Nel cuore delle Alpi, dove le montagne custodiscono silenzi antichi e i boschi disegnano il paesaggio con pennellate di verde profondo, il legno non è solo materia: è memoria, identità, cultura viva. In Valle d’Aosta, la lavorazione del legno affonda le sue radici nella quotidianità rurale di un tempo, quando ogni oggetto nasceva per necessità ma prendeva forma con cura artigianale. Oggi quella tradizione si rinnova nelle mani di scultori, intagliatori e artigiani che trasformano il legno in arte, proprio come fa Luciano Tousco a Gaby, suo paese natale.

Luciano Tousco, valdostano classe 1963, è un artigiano falegname specializzato nella creazione di complementi di arredo su misura. Si avvicina al mondo del legno da bambino, realizzando i tipici giocattoli valdostani chiamati cornailles, fischietti e galletti. ©Laila Pozzo per Doppia Firma
Nato ai piedi del Monte Rosa, Luciano Tousco è da sempre innamorato della sua terra; cresce tra boschi, montagne, profumi e neve, nella bellezza della natura e nel suo rispetto. Elettricista prima, maestro di sci e allenatore poi, ha sempre avuto nel sangue l’amore per il legno (suo padre e suo zio erano falegnami). Nel 2002 decide di immergersi nella lavorazione di questo meraviglioso materiale, sulle orme dell’eredità familiare: restauro, mobili antichi e nuove produzioni, rispettose della tradizione, osservando però il mondo e le nuove linee. Nel 2015 cambia vita, lascia la grande falegnameria di Charvensod ad Aosta e ritorna nel suo piccolo paese natale. Riapre qui la falegnameria dello zio e del papà: è tempo di apprezzare nuovamente la bellezza dei propri luoghi e i ritmi della montagna.

Luciano Tousco, tavolo “Levet” (leggero, dal franco-provenzale). Il piano è spesso 14 millimetri, costruito con un sandwich in legno di rovere e fibra; la struttura della base è ispirata agli anni ‘60; il tutto viene assemblato con quattro magneti. ©Chiara Bruno
«Il legame tra la materia “legno”, l’artigianato e il saper fare tipico del territorio è intriso da un insieme di fattori che tutti quelli nati in Valle d’Aosta come me si portano dietro sin da bambini. Diventati un po’ più grandicelli, ad esempio, è consuetudine ricevere in regalo un opinel, coltellino a serramanico, con il quale iniziare a intagliare e scolpire la materia. Bastoni o giocattoli rudimentali sono spesso i primi esperimenti artistici di ogni giovane valdostano», racconta l’artigiano.

Luciano Tousco, sedia “Vena”. Il nome trae ispirazione dalla venatura centrale del legno di noce che attraversa l’intero schienale. Anche le assi che fanno da seduta hanno questa particolare venatura. ©Chiara Bruno
«Io vivo nella valle di Gressoney, dove abbiamo influenze culturali fortemente germaniche: i Walser sono un popolo che ama le cose belle e questa attitudine ci è stata trasmessa, così come l’insegnamento di una vita trascorsa in armonia con la natura. Tutte queste condizioni, abbinate alla frequentazione di artigiani che amano la condivisione e il confronto artistico, fa sì che da noi si parli tanto di legno, di materia. Partendo dal restauro (i miei inizi) alla costruzione di mobili consapevolmente progettati (oggi) il mio mantra è la “pulizia” delle linee, cerco infatti spesso di nascondere i sistemi di ancoraggio dei miei arredi, per restituire al mio pubblico un prodotto a regola d’arte», spiega con entusiasmo.

Luciano Tousco (a destra) con Andrea Mancuso, designer romano basato a Milano. Il duo creativo, qui ritratto all’interno della falegnameria a Gaby (Aosta), è stato selezionato per l’edizione 2025 di Doppia Firma da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e Living Corriere della Sera. ©Laila Pozzo per Doppia Firma
Le produzioni di Luciano Tousco sono intrise di equilibrio, sobrietà e cura per il particolare: per questo ha ricevuto dalla Fondazione Cologni il titolo di MAM-Maestro d’Arte e Mestiere lo scorso settembre 2024: «Questo riconoscimento ha rappresentato in primis l’orgoglio di essere parte di un gruppo, di una rete di artisti-artigiani di alto livello, e in secondo luogo la consapevolezza di aver proposto delle scelte stilistiche nel mio settore che non piacciono solo a me ma sono apprezzate da un pubblico molto più ampio, anche fuori dalla mia Valle incantata. Questo premio mi sprona a continuare a fare sempre meglio», confida Luciano, che dal 2021 vanta anche il titolo di Maestro artigiano delle Regione Valle d’Aosta.

Luciano Tousco, sedia “Leggera” in noce. La sedia è composta da cartelle da 4 millimetri incollate a 45 gradi e poi assemblate. La seduta è ottenuta intrecciando legno di nocciolo. ©Chiara Bruno
Proprio in questi giorni, fino al 29 giugno, sarà protagonista, insieme ad altre prestigiose coppie creative designer-artigiano, dell’edizione “estiva” di Doppia Firma 2025 al Forte di Bard: un evento fortemente voluto dal Presidente della Regione Valle d’Aosta, dall’Assessore allo sviluppo economico e dal Presidente de L’Artisanà, nonché dal MAV-Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione. «Doppia Firma (partendo dall’esperienza milanese del Salone del Mobile) è per me un’occasione irripetibile: l’essere preso in considerazione per parteciparvi e portato in un mondo che ho sempre pensato essere irraggiungibile è un sogno. Essere presente al Forte di Bard mi riempie d’orgoglio, sono felice del fatto che un progetto così importante – che mette in prima linea il rapporto tra artigiano e designer – venga portato in Valle d’Aosta; è un qualcosa di unico, esserne parte è un bellissimo traguardo!».

Luciano Tousco e Andrea Mancuso, seduta “Silva”. L’opera, commissionata ad hoc per Doppia Firma 2025 è composta da una seduta in legno di noce e dai rami di castagno e essenze varie. È stata costruita con la tecnica di unione a spina con cuneo di rinforzo. ©Laila Pozzo per Doppia Firma
Da oltre vent’anni, inoltre, Luciano Tousco partecipa annualmente come espositore fra i più apprezzati alla storica Fiera di Sant’Orso ad Aosta: un appuntamento molto atteso dagli appassionati di artigianato locale e dai moltissimi turisti che giungono in Valle per respirare una bellezza dalle radici millenarie!











