Fino a maggio 2022 il MAXXI Roma, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, ospiterà la prima personale italiana di Cao Fei dal titolo Supernova.
Per la prima volta protagonista di un’esposizione in Italia, Cao Fei (1978, Guangzhou, vive a Pechino), è tra le più innovative e visionarie artiste della scena contemporanea, nella sua produzione unisce film, media digitali, fotografia, scultura, installazioni e performance con un impegno artistico ma anche sociale.

Cao Fei, Nova, 2019
La mostra al MAXXI, a cura di Hou Hanru e Monia Trombetta, presenta un insieme di opere in un percorso immersivo che unisce in un’unica grande installazione multimediale tutti gli elementi che appartengono al suo lingueggio, raggiungendo un mix tra spazi pubblici e privati della vita dell’artista.
Già nella lobby del MAXXI i visitatori incontreranno uno dei personaggi ricorrenti nei video di Cao Fei: un gigantesco polipo gonfiabile, sospeso.
L’allestimento inizia con HX, insieme di opere appartenenti a un progetto a lungo termine ancora in corso e che prende il nome dal quartiere di Hongxia a Pechino, dove l’artista vive e lavora. Al suo interno si trova anche il film Nova e un cospicuo insieme di materiali di ricerca: una selezione di fotografie, un documentario, un libro d’artista e l’installazione The Eternal Wave. Quest’ultima, esperienza interattiva fruibile attraverso dei visori VR, è un viaggio surreale, che parte da un luogo fisico e tangibile, la cucina dell’artista, per trasportare il pubblico verso scenari ignoti, in una dimensione virtuale che attraversa i confini dello spazio e del tempo e invita lo spettatore a diventare parte attiva di questo viaggio.

Cao Fei, RMB City – A Second Life City Planning, 2007
I lavori di Cao Fei, a metà tra reale e virtuale, documentario e fiction, tradizione e innovazione, tracciano una linea che attraversa centinaia di anni e ci proietta verso il futuro.
Così come quelle esposte al MAXXI Roma, le sue opere si incentrano sulle trasformazioni della società e delle metropoli cinesi, sul passaggio da tradizioni millenarie a un presente tecnologico, iperproduttivo e travolgente.
Il destino delle grandi città ossessionate dallo sviluppo, l’analisi dell’individuo e delle sue relazioni in una società in continuo cambiamento e sempre più alienante sono solo alcune delle questioni contemporanee che l’artista affronta con un linguaggio poetico ma anche critico e ironico.

Cao Fei, Isle of Instability, 2020, Commissioned by Audemars Piguet Contemporary
La mostra al Museo MAXXI di Roma è una preziosa occasione per scoprire la sua opera più recente, Isle of Instability (2020), opera commissionata da Audemars Piguet Contemporary e realizzata da Cao Fei a Singapore durante i lunghi mesi di lockdown.
Immaginata e prodotta nel suo appartamento, quest’opera è un’installazione multimediale che richiama le prime opere low-tech e fai-da-te dell’artista.
Qui Cao Fei esplora le ripercussioni psicologiche della crisi pandemica e dell’isolamento a partire dalla sua esperienza personale: insieme alla sua famiglia si trovava a Singapore, impossibilitata a rientrare a casa a causa delle restrizioni, per nove mesi.

Cao Fei, La Town – Center Plaza, 2014
Anche in quest’opera al MAXXI, quindi, l’artista si impegna socialmente con un tema che ha sconvolto il mondo intero e offre una riflessione sul trauma universale causato proprio dalla pandemia e, di fatto, unico punto di contatto fra tutte le persone che l’hanno vissuto.
In un momento in cui le certezze sono diventate un lusso ed è facile sentirsi persi, l’umanità si è trovata di fronte ad una grande sfida da cui si può uscire in due modi: ancora più alienati di prima oppure più uniti, consapevoli e responsabili.
Sicuramente quest’opera riesce ad offrire spunti di discussione sui modi in cui l’umanità affronta l’incertezza.
Isle of Instability al MAXXI comprende due stanze che il pubblico può visitare e attraversare; in una sono objets d’art del periodo di lockdown, nell’altra è replicato l’ambiente domestico in cui Fei e la sua famiglia hanno vissuto.

Cao Fei, Haze and fog, 2021
“La Supernova è l’esplosione di una stella che aumenta la propria energia e luminosità fino alla sua stessa deflagrazione. Anche il nostro pianeta, travolto da un forsennato sviluppo, sembra destinato alla dissoluzione. Cao Fei interroga sé stessa e il pubblico sulla possibile distruzione cui stiamo andando incontro, proponendo come soluzione di investire sulle potenzialità degli esseri umani in termini di creatività e immaginazione”, così ha commentato la mostra e la scelta del suo titolo Monia Trombetta, co-curatrice dell’esposizione.
In Apertura: Cao Fei, Nova, 2019
Photo Credit: MAXXI ROMA
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