Venezia, città romantica e suggestiva per antonomasia, deriva dal latino Venetia ma anche da Venetika, che secondo lo studio di alcuni ricercatori, era un termine utilizzato dai Bizantini per indicare la fascia costiera occupata dalle incantevoli isole della magica laguna di Venezia. Patrimonio mondiale dell’Unesco, Venezia è composta da innumerevoli canali e romantici ponti ad arco che la rendono un vero e proprio capolavoro architettonico. Tanti gli appuntamenti con l’arte e l’architettura, Venezia vanta, inoltre, delle collezioni permanenti al Peggy Guggenheim.
In questo contesto surreale uno degli incanti di questa città unica al mondo è l’Aman Venice Hotel. Dotato di una posizione strategica, questo lussuoso hotel in un palazzo del ‘500, offre ai suoi ospiti più di 20 raffinati alloggi dal design esclusivo, con stanze affrescate e dotate di preziosi bassorilievi che rievocano la storia centenaria di una delle città più belle al mondo. Un palazzo del cinquecento dove gli arredi contemporanei, i tessuti pregiati, le magnifiche decorazioni sono protagonisti assoluti di uno dei più prestigiosi hotel di lusso che si affacciano maestosi sul Canal Grande.

Nel parlare di tessuti preziosi non si può non parlare di Rubelli. Trame delicate ed eleganti, un pout pourri di colori intensi e vivaci ma pur sempre sofisticati e dalla spiccata personalità. Materiali pregiatissimi come cotone, seta e viscosa sia lucida che opaca e disegni che spaziano dal floreale ai moduli geometrici per assecondare le volontà della sua clientela esigente e raffinata. Questa maestosa realtà nasce nella seconda metà dell’Ottocento, da un’idea di Lorenzo Rubelli che rileva la ditta Trapolin, che produceva passamerie e velluti, ed ottiene fin da subito un grandissimo successo. Con il passare del tempo, l’azienda si adatta alle esigenze contemporanee e decide di affacciarsi al mondo moderno sfornando stoffe dai motivi innovativi e contemporanei ma senza mai abbandonare la tradizione e l’artigianalità che contraddistingue questa realtà. Rubelli vanta collaborazioni con grandi nomi come Gio Ponti e Vittorio Zecchin, e vari tessuti vengono esposti con successo ad eventi internazionali come la Biennale di Venezia e la Triennale di Milano. I tessuti Rubelli vengono scelti da nomi eccellenti come Grace Kelly che in visita ufficiale a Venezia sfoggia una prestigiosa borsa in velluto Rubelli, e questa splendida azienda non conquista solo l’europa, ma anche gli Stati Uniti e l’asia, che grazie alla sua ricca e straordinaria collezione di damaschi e tessuture la rende una delle aziende più amate e prestigiose nel settore.

Una tappa assolutamente fondamentale per i visitatori che scelgono Venezia come meta è il Guggenheim Museum. I musei Guggenheim sono presenti nelle più suggestive città del mondo, da New York, passando per Bilbao ed infine appunto a Venezia, e sono assolutamente imperdibili per gli appassionati d’arte contemporanea. Il polo italiano è ospitato a Palazzo Venier, ed è presente la collezione personale di Solomon Guggenheim, collezioni sul futurismo, il surrealismo, il cubismo, vanta la presenza di nomi come Magritte, Picasso ma anche Warhol e Dalì. La storia del Guggenheim ci racconta che il palazzo, prima di diventare proprietà di Peggy Guggenheim, fù di proprietà di varie famiglie nobiliari. All’interno del museo è presente una collezione permanente che era, dapprima, la collezione privata della stessa Peggy Guggenheim e che comprende opere d’arte che toccano le più importanti correnti artistiche del Novecento. Di forte impatto la collezione di Gianni Mattioli e manifesti futuristi.

Venezia, città elegante e raffinata dai mille colori, e per concludere citiamo Iosif Brodskij che riguardo Venezia afferma:
“Qualunque meta tu possa prefiggerti nell’uscire di casa, sei destinato a perderti in questo groviglio di calli e callette che ti invitano a percorrerle fino in fondo, ti lusingano e ti ingannano, perché in fondo c’è quasi sempre l’acqua di un canale. (….) Questa città non ha né un Nord né un Sud, non ha né Est né Ovest; non ti indica una direzione, sempre e solo vie traverse. (….) Non ti aiutano molto nemmeno le frecce gialle agli incroci, perché sono tutte curve, anche loro. Non ti confortano: ti confondono.”
Credits: www.aman.com, www.rubelli.com, www.guggenheim-venice.it