Nello storico quartiere di San Frediano, sulle rive dell’Arno, sorge un piccolo gioiello: l’Antico Setificio Fiorentino. A separare questo mondo incantato dal via vai cittadino è un cancello in ferro battuto oltrepassato il quale sembra di entrare in un luogo sospeso e magico. Qui è il suono dei telai a scandire il tempo insieme al ritmo di mani e piedi che si muovono abilmente sui macchinari.
Antico Setificio Fiorentino
Erede indiscusso dell’arte tessile del Rinascimento Fiorentino, l’Antico Setificio Fiorentino è un laboratorio di alto artigianato in cui si lavorano stoffe su telai a mano del 1700 e telai meccanici dell’1800. Maestranze esperte tramandano un patrimonio culturale inestimabile e con le loro stoffe preziose hanno portato nel nuovo millennio la tradizione fiorentina.
Un’arte centenaria
Sin da quando l’arte della seta fu introdotta in Italia intorno al 1100 da missionari cattolici tornati dalla Cina o, come narra la leggenda, da qualche principessa orientale, in Toscana e in particolare a Firenze, trovò terreno fertile per svilupparsi.
L’Arte della seta fiorentina raggiunse l’apice della sua importanza soprattutto nel periodo Mediceo divenendo fonte di prestigio per la città e di ricchezza per i suoi mercanti.
Ingresso
Per tutto il Rinascimento le antiche e nobili famiglie di Firenze si dedicarono alla produzione di tessuti fino a quando, intorno alla metà del Settecento, alcune di esse come i della Gherardesca, i Pucci, i Bartolozzi, i Corsini, gli Agresti, decisero di dar vita ad un unico laboratorio, mettendo in comune i telai, i cartoni ed i disegni delle stoffe.
Dallo stabilimento in Via de’ Tessitori uscivano sete destinate ad arredi, addobbi dei saloni e cappelle di famiglia raggiungendo un successo tale da estendere la produzione e arredare le più importanti dimore europee.
Nel 1786 l’Antico Setificio Fiorentino venne trasferito nell’attuale sede di Via Bartolini.
Dalle famiglie aristocratiche alla nobiltà europea
Il prestigio del Setificio raggiunge importanti residenze private; dalle famiglie aristocratiche di Firenze le stoffe arredano le dimore della nobiltà europea e dell’alta borghesia nel corso dell’Ottocento. Vengono predilette da architetti e arredatori di tutto il mondo poiché permettono personalizzazioni creative grazie alla qualità del loro filato, del disegno e del colore.
Tra i clienti privati, invece, spiccano le Casate Reali Europee, Capi di Stato e grandi famiglie italiane ed estere.
Quando nel dopoguerra furono ristrutturate le dimore storiche fu affidato al Setificio la realizzazione dei tessuti per la Tribuna della Galleria degli Uffizi e le tende di Palazzo Madama a Roma. Tra i tanti luoghi di prestigio che ospitano le sue produzioni, troviamo gli appartamenti privati del Senato e nei saloni di rappresentanza del Quirinale a Roma.
Tessuti Antico Setificio Fiorentino
Seconda rinascita del Setificio
L’acquisizione del Setificio da parte dell’azienda di moda STEFANO RICCI S.p.A., ha permesso di mantenere in mani fiorentine questo storico laboratorio artigianale e la sua tradizione, ampliando sempre di più la clientela.
L’archivio storico dell’Antico Setificio Fiorentino conserva i disegni originali dei tessuti pregiati e, oltre a quelli già in produzione, altri possono essere riprodotti su richiesta del cliente. Oggi il setificio produce un’ampia varietà di damaschi del Rinascimento in seta, broccatelli in seta e lino di diverse epoche e lampassi settecenteschi in seta. Ogni tessuto, rigorosamente prodotto su telai antichi, può essere utilizzato sia per l’arredo moderno che per quello classico.
La lavorazione segue passaggi meticolosi ed accurati. La preparazione sulle macchine non prevede il fissaggio o il trattamento chimico delle stoffe così da poter lavorare con un filo perfettamente sano e non danneggiato.
La tessitura su telai del XVIII e XIX secolo avviene a ritmo lento in modo da creare stoffe resistenti ed inimitabili nel tatto e nella colorazione. Ovviamente nella produzione di alto artigianato la materia prima ha un ruolo fondamentale. I filati sono appositamente elaborati per il Setificio, poiché tali fili lavorati secondo l’antica tradizione tessile fiorentina, non possono essere utilizzati su telai moderni.
Magici riflessi e luminosità dall’abbigliamento ai tendaggi
Tra la grande varietà di stoffe prodotte, l’Ermisino è un tipo speciale di taffettà rinascimentale in pura seta con effetto cangiante; luminosa, vivace e piena di riflessi di luce, questa stoffa in passato era usata per l’abbigliamento come si può notare nei dipinti e negli affreschi dei grandi maestri fiorentini del Rinascimento. Oggi questo tessuto arreda in forma di tendaggi.
Al raso turco, al gros e alla tela di seta, si uniscono le stoffe tipicamente fiorentine come la saia ed autentiche toscane come il Filaticcio: una pesante stoffa rustica di seta e lino o pura seta, usata storicamente nelle case di campagna mentre oggi si trova abbinato negli arredi più raffinati e moderni.
Stoffe in scena e al cinema
Il successo e la qualità di tutta la produzione trova conferma nell’individuazione dell’Antico Setificio Fiorentino come produttore di tessuti per l’allestimento di importanti mostre. Inoltre, gli intensi rapporti con il mondo del cinema, del teatro e della moda lo hanno visto protagonista nella creazione dei costumi storici per alcuni film di Luchino Visconti, come Il Gattopardo o per alcune rappresentazioni al Teatro alla Scala.
La qualità della tradizione toscana incarnata dal Setificio è stata scelta ormai da diversi anni anche dalle contrade storiche di Siena: da San Frediano provengono le bandiere per il Palio in Ermisino in pura seta.
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