Da Parigi a Marrakech, il volume Yves Saint Laurent At Home, edito da Assouline, celebra gli spazi sacri di Yves Saint Laurent.
Yves Saint Laurent e il suo compagno di vita Pierre Bergé hanno ideato e abitato case fantastiche, pensate in ogni particolare, legate ai tratti delle loro personalità e ispirate alla letteratura, alla moda e al cinema. Collezionisti esperti e amanti del bello, nel corso degli anni hanno riempito le loro dimore con una serie di opere uniche ricercate in tutto il mondo che spaziano dall’arte contemporanea ad antichissimi pezzi orientali.

“Yves Saint Laurent at Home, testi di Jacques Grange. Prefazione e fotografie di Marianne Haas. Introduzione di Laurence Benaïm. Edito da Assouline, Assouline.com. Prezzo al pubblico 195 euro”.
Edito da Assouline, il volume “Yves Saint Laurent at Home”, ci racconta le case di Yves e Pierre attraverso i meravigliosi scatti della fotografa Marianne Haas, i testi e i contributi di Jacques Grange e di Catherine Deneuve, Louis Benech, Betty Catroux e altri della cerchia esclusiva di Yves e del suo compagno. Il volume, curato da Grange che di Yves e Pierre fu oltre che amico designer di fiducia, ci accompagna in un eccentrico tour da Parigi a Marrakech aprendoci le porte di questi veri e propri musei privati ricchi di tesori e curiosità.

Yves a Parigi, tra le braccia l’opera di Fernand Léger “Composition, dans l’usine” © Jean-Luc Luyssen/Getty Images
Ogni dimora dei due artisti racconta una storia: 55 Rue de Babylon, l’appartamento di Parigi, ci parla del loro amore per l’arte e per la Francia. Le opere di De Chirico, Warhol, Goya, Picasso, Matisse e Legarin abitano le stanze in stile Art Déco e lo stile barocco della sala da pranzo è ispirato alle scenografie di Christian Bérard ne “La bella e la bestia”. La biblioteca rivestita interamente in legno è invece un omaggio a Coco Chanel così come la camera da letto e la sala da pranzo.

Il giardino d’inverno dello Château Gabriel © Marianne Haas
Spazi e atmosfere barocche in un ambiente moderno l’indicazione che Saint Laurent diede a Jacques Grange per disegnare gli interni della sede della sua casa di moda e dell’atelier in Avenue Marceau 5 dove riceveva clienti e star da tutto il mondo. Rosso e oro sono i colori dello studio privato di Yves e una palette verde smeraldo è protagonista in tutti gli altri ambienti. Le scenografie delle pellicole di Visconti e i personaggi de “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust sono state poi le fonti d’ispirazione principale per gli arredi dello Château Gabriel di Deauville: il castello neogotico in Normandia tra le cui stanze e giardini Yves amava immaginarsi in Baviera. La magione si estende per oltre trenta ettari tra giardini e dependance; bellissima la Dacia nascosta nella foresta e ispirata ai palazzi russi.

Villa Oasis, Marrakech. © Marianne Haas
Uscendo dal caos della Medina di Marrakech e attraversando i giardini Majorelle c’è un’oasi di pace: è Villa Oasis, ricordata da Grange come il trionfo dell’arte orientale in tutte le sue forme; probabilmente il posto preferito di Yves che era nato in Oran (Algeria) ed era profondamente legato all’Oriente e alle sue magiche vibrazioni. Rosa, blu, verde e viola per gli esterni e rosso oro e bronzo per gli interni.

Villa Oasis, Marrakech. Poltrona disegnata e dipinta da Yves per la sua prima casa nella Medina © Marianne Haas
Gli scatti della Haas restituiscono la sensazione di quella che si può considerare un’opera d’arte viva e in movimento: le piante esotiche e rare del giardino Majorelle, i meravigliosi soffitti lignei decorati, l’art deco che sposa lo stile moresco e gli innumerevoli omaggi a Matisse.