Incontro nuovamente Francesca Cutini all’interno di Studio 12 (clicca qui per leggere il precedente articolo).
Oggi le chiedo di parlarmi di un progetto che le è stato particolarmente a cuore.
Con una tazza di thè fumante in mano, in questa glaciale mattina di gennaio, uno degli architetti più estrosi di Milano comincia a parlare, con il suo inconfondibile sorriso che illumina, di un incantevole chalet a Verbier, in Svizzera, un progetto di Studio 12.

Trasparenze, legno e corten per la splendida opera di Francesca Cutini per Studio 12, che combina, sapientemente, tradizione e tecnologia.
In una delle località sciistiche più amate, le case sono caratterizzate da una tipologia ben definita, solo chalet di piccole dimensioni con esterni in legno invecchiato e living illuminati da grandi vetrate.

In questo magico luogo, la titolare di Studio 12 di Milano ha progettato uno chalet di 150 mq distribuiti su livelli differenti e collegati, tra loro, da una scenografica scala in vetro.
“Un committente illuminato, innamorato della valle e pazzo per lo scii fuori pista” – racconta sorridendo la Cutini – “ha acquistato questo chalet, dismesso e con gli interni rivestiti di moquette e perline in abete e mi ha chiamato per il restauro. Il progetto è chiavi in mano, una certa fretta, poche deroghe”.
Francesca Cutini si è avvalsa, quasi esclusivamente, di raffinati artigiani italiani, che ha coordinato con grande talento e maestria.

Nasce così la nuova struttura dello chalet, costruita su telai in larice di recupero, posati in orizzontale, una doppia altezza per il living che rappresenta il cuore dello chalet insieme alla cucina che, per una precisa scelta progettuale, si discosta dal legno per i suoi materiali colorati.

“La filosofia del progetto ha previsto il recupero del legno, l’utilizzo di ciottoli per il bagno e per la doccia al rientro da una giornata sulle piste e molte pelli di montagna”, spiega l’architetto Francesca Cutini, titolare di Studio 12.

Le maestose vetrate si affacciano, soavemente, sulle vette del Petit e Grand Combin che dominano la valle; la cucina, dalle forme contemporanee ed il design innovativo, è stata realizzata su misura dalle esperte mani di un artigiano.
Il tavolo è un progetto di Studio 12 in corten e larice.

La piccola spa nella zona suite è stata creata con l’intento di chiudere nel segno del relax la giornata sportiva del padrone di casa.
Lo studio, infine, è stato realizzato con grandi mensole rivestite in legno e disegnate appositamente.

La casa, sviluppandosi in altezza, aveva necessariamente bisogno di una scala di collegamento, che ha rappresentato il punto di partenza della Cutini, la quale, con un abile artigiano della valle, ha ideato questa elegante e tecnologica struttura autoportante in vetro con gradini direttamente incastonati; in tal modo, la modernità della scala contrasta con il legno di recupero.


Nonostante l’abbondanza del legno, l’effetto viene alleggerito dalle vetrate che incorniciano l’ambiente dall’interno, lasciando intravedere il disegno contemporaneo della cucina in vetro colorato e dello studio, ulteriormente abbellito da una vista mozzafiato sulle cime del Gran Combin.

Un vero e proprio capolavoro architettonico ed artigianale, una sinergia di elementi innovativi che recuperano la tradizione conferendole un tocco di sofisticata modernità.
Ringrazio Francesca Cutini per avermi permesso, ancora una volta, di volare con la fantasia.