COIMA SGR, società indipendente leader nella gestione patrimoniale di fondi da investire in Italia per conto di istituzioni, ha assegnato il concorso internazionale di architettura per Pirelli 39 a Milano agli studi Diller Scofidio + Renfro (DS + R) e Stefano Boeri Architetti.
Il progetto vincitore ha risposto alla call internazionale lanciata nel novembre 2019 a cui hanno preso parte 70 raggruppamenti con 359 studi di architettura, landscape/urban design e ingegneria in rappresentanza di 15 Paesi nel mondo.
Il sito da riqualificare è stato acquistato da COIMA nello stesso anno per conto del fondo di investimento COIMA Opportunity Fund II, finanziato da un pool di banche italiane composto da UniCredit, Intesa San Paolo, UBI Banca e Banco BPM, a seguito di un’asta pubblica del Comune di Milano.

Pirelli 39
La riqualificazione del sito si inserisce nel processo ben più ampio di rigenerazione urbana dell’area iniziato con la riqualificazione di Gioia 22 e si concluderà nei prossimi anni con lo sviluppo di Pirelli 35 e Gioia 20.
L’area era stata dismessa dal Comune di Milano nel 2015 e rappresenta un’importante opportunità per riqualificare ed accrescere il valore della struttura preesistente che, allo stato attuale, è una frattura urbana in contrasto con i quartieri circostanti: ad oggi priva di certificazioni di sostenibilità, non conforme alle norme antisismiche, inefficiente per un uso moderno e, inoltre, con problemi strutturali.
Il progetto Pirelli 39
Concretamente la proposta vincitrice avanzata dai due studi Diller Scofidio + Renfro (DS + R) e Stefano Boeri Architetti prevede un modello di utilizzo misto, con spazi a destinazione pubblica, residenziale e terziari.
Elizabeth Diller, Partner di Diller Scofidio + Renfro ha ammesso il grande esntusiasmo dell’intero studio per il loro primo progetto in Italia. Pirelli 39 si presenta come l’opportunità di elaborare un nuovo modello di sviluppo urbano e di crescita sostenibile in cui ad edifici storici vengono integrate nuove strutture. L’ex Pirellino acquisterà nuova vita con una torre in cui natura e architettura si intrecciano.

Greenhouse Bridge
Struttura-ponte con serra
L’edificio a ponte ridisegnerà il muro di separazione di Via Melchiorre Gioia pur mantenendone il segno architettonico di ponte a scavalco sulla strada. Qui verrà creato un un nuovo hub a servizio della città, aperto ad eventi, spettacoli e mostre con aree incontri e wellness. Uno spazio pensato per essere un laboratorio sull’impatto climatico ed ambientale ed estensione della Biblioteca degli Alberi e, di fatto, uno spazio verde aperto a tutta la città. Punto centrale di questa trasformazione dell’edificio sarà la green house, una vera e propria serra della biodiversità che, oltre ad ospitare una foresta, permetterà di vivere numerose esperienze educative ed interattive tra svariate specie vegetali.
Torre verticale green e sotenibile
Oltre alla riqualificazione dell’ex Pirellino, gli studi hanno previsto la costruzione di una nuova torre residenziale. Un edificio ricoperto da 700 mq di vegetazione la cui distribuzione sui piani verrà studiata in modo da modificare i colori dell’edificio con l’alternarsi delle stagioni. Un vero e proprio bosco verticale che assorbirà 14 tonnellate di CO2 e produrrà 9 tonnellate di ossigeno l’anno. L’operazione è stata così commentata da Manfredi Catella, Founder & CEO di COIMA: “Anche alla luce dell’emergenza sanitaria ritengo che la rigenerazione del territorio rappresenti una chiave industriale strategica di rilancio del Paese, da un punto di vista culturale, ambientale, sociale ed economico. L’Italia è ricca di edifici iconici e luoghi straordinari che […] hanno la necessità di essere riscritti e ripensati secondo criteri di sostenibilità e di innovazione”.

Pirelli 39, Aerial Park
Un progetto molto ambizioso che, soprattutto in un periodo così difficile, rilancia nel mondo la visione di una Milano che scommette sul futuro e affronta con coraggio le grandi sfide della crisi climatica.