Dal 6 luglio 2022 al 22 gennaio 2023, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi celebrerà le audaci creazioni di Elsa Schiaparelli (1890, Roma – 1973, Parigi) con una mostra dal titolo Shocking: The Surreal World of Elsa Schiaparelli.
Trascorsi quasi 20 anni dall’ultima retrospettiva dedicata alla couturière di origini italiane, il museo di Arti Decorative parigino dedica un nuovo importante spazio al lavoro di questa straordinaria designer rivisitando i suoi legami con l’avanguardia francese degli anni ’20 e ’30 ed evidenziando la costante ispirazione trovata tra le mura del Museo.

Horst P Horst, Vogue USA, March 15th, 1937
La mostra parigina, curata da Olivier Gabet e Marie-Sophie Carron de la Carrière, espone oltre cinquecento opere, tra le quali si trovano sagome e accessori della stessa Schiaparelli, accanto a dipinti iconici, sculture, gioielli, profumi, ceramiche, locandine e fotografie dei suoi più cari amici: Man Ray, Salvador Dalí, Jean Cocteau, Meret Oppenheim e Elsa Trioletto.
Oltre alla sua produzione, la retrospettiva presenterà anche le creazioni progettate in onore della designer da indiscusse icone della moda tra cui Yves Saint Laurent, Azzedine Alaïa, John Galliano e Christian Lacroix.

Leonor Fini & Fernand Guéry-Colas — Shocking perfume bottle 1937 Crystal and glass © Schiaparelli Archives © Adagp, Paris, 2022
Stilista, costumista italiana ma naturalizzata francese, Schiaparelli ha rivoluzionato in modo innovativo lo stile femminile a cavallo tra le due guerre offrendo, con i suoi design sofisticati e spesso eccentrici, un brivido di novità nel mondo dell’haute couture.
L’indiscusso legame tra moda e arte che oggi diamo per scontato è il risultato di un processo iniziato decenni fa, alla cui riuscita poche personalità hanno contribuito più di Elsa Schiaparelli. Cresciuta in un ambiente umanista, “sarta ispirata” come si definiva lei stessa, ha sin da subito immaginato questa forte intesa tra moda e arte.
Giocando con disegni haute couture, ha liberamente esplorato il mondo dell’arte grazie anche a personalità importanti che lo vivevano in prima persona, molti delle quali la consideravano un’artista a pieno titolo.
Shocking: The Surreal World of Elsa Schiaparelli è disposta su due livelli e, seguendo un percorso tematico e cronologico, racconta i momenti chiave nella carriera di questa poliedrica artista, mostrando anno dopo anno le sue collezioni più straordinarie accanto alle opere che l’hanno ispirata.

George Platt Lynes — Salvador Dalí 1939 Photograph © Estate of George, Platt Lynes
Nella sala introduttiva, vasta ed immersiva, è possibile osservare disegni della couturière il cui numero permette di comprendere l’importanza che ha avuto nel mondo della moda. È messo in luce anche il fondamentale ruolo che il designer Paul Poiret ha avuto come mentore nella vita dell’artista a partire dal 1922.
Nel corso della sua carriera, Schiaparelli ha inaugurato una serie di collaborazioni con importanti artisti, tra cui Ela Triolet, Jean Cocteau e Salvador Dalí. In particolar modo, ispirandosi apertamente all’Estetica surrealista, ha sviluppato un acuto senso del dettaglio, introducendo novità importanti nel mondo della moda come materiali in plastica trasparente, metalli ed elementi particolari: un sodalizio che portò a considerare prodotti di alta moda come vere e proprie opere d’arte, un traguardo del tutto rivoluzionario in quell’epoca.

Marcel Vertès — Schiaparelli, 21 place Vendôme, 1953 – Gluing and painting on panel © Schiaparelli Archives
Esempio è il suo abito a cassetti, riferimento all’opera Venere di Milo di Salvador Dalì o il Lobster dress, l’abito aragosta indossato da Wallis Simpson.
Elsa Schiaparelli trae ispirazione anche dalle antichità italiane, dalla natura e dalla musica; la Pagan Collection rimanda all’Antichità con riferimenti alle Metamorfosi di Ovidio mentre la Butterfly Collection è una vera e propria ode agli insetti, altra preziosa fonte di ispirazione che condivide con gli artisti surrealisti.
Straordinaria è stata la collaborazione tra Elsa Schiaparelli e Salvador Dalí, esaltato dallo stesso gusto eccentrico e provocatorio; una sala dell’esposizione evidenzia questo magico legame e i suoi frutti: sono esposti l’iconico Lobster Dress o il famoso Hat Shoe, entrambi con un fascino tutto surrealista.

Elsa Schiaparelli — Evening coat, Winter 1938-1939 – Wool, silk and china, Musée des Arts décoratifs © Les Arts Décoratifs / Christophe Dellière
In soli venticinque anni, Elsa Schiaparelli ha decisamente rivoluzionato la moda rendendola un elemento naturale dell’avanguardia; un mondo in cui l’interazione tra donne e femminilità, fascino e spirito incarnando una visione di una Parigi luminosa e vibrante, curiosa e libera.