Con due mostre Triennale Milano rende omaggio al fotografo Giovanni Gastel (Milano, 1955 – 2021): fino al 13 marzo 2022 sarà possibile visitare The People I Like realizzata in collaborazione con il MAXXI di Roma e I gioielli della fantasia in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea.
Giovanni Gastel – Photo Credit: Tommaso Gesuato
The People I Like, a cura di Uberto Frigerio con allestimento di Lissoni Associati, presenta oltre 200 ritratti che mostrano la lunga carriera di Gastel, contrassegnata da un’ampia varietà di incontri: volti, pose e sogni di personaggi del mondo della cultura, dell’arte, della moda e dello spettacolo ma anche della politica.
Tra i personaggi ritratti incontriamo Barack Obama, Bianca Balti, Franca Sozzani, Vasco Rossi, Roberto Bolle, Bebe Vio, solo per citarne alcuni.
Bianca Balti
Con centinaia di fotografie, esposte senza un ordine preciso né un’appartenenza a un determinato settore o categoria, la mostra documenta una parte sicuramente fondamentale del suo lavoro.
Lo stesso titolo dichiara come Giovanni Gastel nel corso della sua carriera abbia consacrato il “ritratto” ad opera artistica per eccellenza. Ognuno di esso, infatti, non è una semplice fotografia che immortala la fisionomia del soggetto ma ha un significato interiore più vero: ogni immagine indaga ciò che va aldilà dell’esteriorità, riuscendo a cogliere la complessità del soggetto. Ogni ritratto indaga nella sfera psicologica del personaggio di cui traspare qualcosa dalla posa, dall’espressione del volto o dalla sua teatralità.
Franca Sozzani
“Giovanni Gastel è stato un sofisticato ritrattista del mondo. Non solo visi, ma corpi, mode, gioielli, tessuti, ambienti. Con un sorriso, faceva sembrare facile il gesto infallibile e preciso di un grande fotografo”, così ha affermato Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano.
Stefano Boeri
Da un seminterrato milanese sul finire degli anni Settanta, Giovanni Gastel impara le tecniche base del mestiere che lo avrebbe poi portato al successo.
Tra il 1975 e il 1976 lavora per la casa d’aste londinese Christie’s, mettendo in pratica ciò che aveva appreso. La svolta alla sua carriera arrivò nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda.
Carolina Crescentini
Lo sviluppo di campagne pubblicitarie per le più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo lo porta ad un enorme successo in Italia e anche a Parigi, in Spagna e nel regno Unito.
Sebbene la carriera inizi nel mondo della moda, Gastel che necessità anche di progetti con fini prettamente artistici: arriva così la consacrazione artistica nel 1997, quando proprio Triennale Milano gli dedica una personale curata da Germano Celant. Questa mostra lanciò Gastel ai vertici dell’élite fotografica mondiale e il suo successo professionale si consolidò fortemente.
Questo successo professionale permette al fotografo di esplorare un altro lato del repertorio fotografico di Gastel finora inesplorato: il ritratto.
Vasco Rossi
Parallelamente, l’esposizione I gioielli della fantasia, nata dalla collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea, presenta uno dei primi lavori che ha dato a Giovanni Gastel la sua notorietà internazionale. Triennale Milano permette ai visitatori di ammirare 20 fotografie donate da Lanfranco Colombo a Regione Lombardia e conservate presso il Museo.
Esse sono parte di un progetto più ampio commissionato all’autore da Daniel Swarovski Corporation nel 1991 per l’omonimo libro, tradotto in quattro lingue, e per la mostra di gioielli del XX secolo, entrambi curati da Deanna Farneti Cera.
Dopo la prima tappa al Museo Teatrale alla Scala, la mostra si è spostata in alcuni dei più importanti musei europei di arte applicata tra Zurigo, Londra, Berlino, Colonia fino a raggiungere anche gli Stati Uniti.
Giovanni Gastel, I gioielli della fantasia, 1991 dal progetto della Daniel Swarovski Corporation © Eredi Giovanni Gastel – Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea, Milano-Cinisello Balsamo
Da queste immagini si comprende chiaramente tutta la straordinaria vena creativa di Gastel che dà vita a una reinterpretazione fantastica e immaginaria dei gioielli.
In questi scatti, infatti, si percepisce tutta l’eleganza stilistica e i temi centrali della sua ricerca artistica, nonché il dialogo sincretico tra il mondo degli oggetti e quello della figura umana. Ironia, maschera, travestimento e metamorfosi sono un filo rosso che accompagnerà per tutto il suo itinerario creativo.
Accanto a tale capacità interpretativa troviamo la grande precisione della pratica artigianale e della sperimentazione tecnica: dopo aver fotografato le modelle in pose predefinite con Polaroid, il fotografo posiziona su di esse i gioielli per poi rifotografare la composizione d’insieme.
In Apertura: ® Triennale Milano – Photo Credit: Gianluca Di Ioia
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