Henri Samuel può essere, a pieno titolo, definito un creatore di spazi dall’allure intramontabile. Con il suo stile raffinato, ha incarnato la quintessenza dell’eleganza nel mondo del design francese.
Amatissimo dagli esponenti delle famiglie più blasonate, fu fortemente voluto da nomi del calibro di Edmond de Rothschild, i Vanderbit, il Principe Satin Aga Khan o Valentino Garavani, che scelse lo stile di Samuel per arredare il suo incantevole castello a Saint Nom la Bretèche, ad ovest di Parigi.
Henri Samuel nacque in una famiglia facoltosa e respirò, fin dalla nascita, il fascino dell’alta società che lo portò alla frequentazione del jet set internazionale.
A soli 21 anni ebbe il suo primo incontro lavorativo, nel settore del design, presso la celebre Maison Jansen. Il futuro genio del decor divenne così, ben presto, assistente di Stephane Baudin, rinomato architetto d’interni e, dopo aver lavorato da Ramsay e da Alavaine, nel 1965, Henri Samuel fondò la prestigiosa Maison che porta ancora oggi il suo nome, simbolo indiscusso dell’eccellenza nell’interior design.
Ad un anno dalla fondazione del suo brand, il trendsetter ante litteram viene ingaggiato per restaurare le camere imperiali di Versailles. Da questo momento in poi la sua clientela si amplia espandendosi sino a Londra, Lisbona, Monaco, New York e Los Angeles.
L’impronta stilistica di Henri Samuel divenne famosa in tutto il mondo imponendosi come sinonimo di eleganza a livello internazionale, un percorso che lo portò a diventare, meritatamente, il più intelligente interior design di Parigi.
Una delle peculiarità che decretarono il suo successo, fu la sua straordinaria abilità di mixare periodi storici e generi differenti a partire dal suo appartamento, sito in Rue Fauborg Saint Honorè, caratterizzato da giustapposizioni eclettiche e ambientazioni classiche, in un vero e proprio tripudio di classe scevro di qualsiasi confine temporale.
Le sue contaminazioni stilistiche divennero, ben presto, un tratto distintivo dei lavori di Henri Samuel ed un modello da imitare.
La sua rivoluzione, dell’interior design del XX secolo, ha trovato la sua massima espressione nelle abitazioni più illustri del pianeta e, soprattutto, nell’aver commissionato molti dei lavori degli artisti, oggi famosi, incorporandone le opere nella creazione delle sue scenografiche ambientazioni, da Francois Arnal a Philippe Hiquil, da Guy de Rougement a Cesar fino a giungere a Diego Giacometti.
Nel suo appartamento parigino è possibile rintracciare quelle che possono essere considerate le fondamenta del suo stile, deliziosamente espresso da poltrone in plexi/brass, sedie dal gusto neoclassico, o da un tavolo di Giacometti datato 1965. L’arancio è stato il colore prescelto nell’originale palette cromatica del genio del design, una magica miscela di colori per un patchwork stilistico di grande impatto visivo.
Henri Samuel è stato proclamato l’iniziatore del design moderno, il suo merito è stato quello di creare un ponte di collegamento ideale tra gli artisti underground e i clienti facoltosi.
Una figura di grande spessore culturale ed artistico, come sostiene il noto designer francese Jacques Grange, che ebbe l’onore di lavorare con il maestro agli esordi della sua carriera: “Lavorando con lui ho imparato l’arte di saltare con grande libertà dal classicismo alla modernità“.