J.J. Martin direttore creativo e fondatrice di La DoubleJ e Salviati custode dell’arte vetraria veneziana di Murano creano una linea di bicchieri.
Conservare l’anima veneziana e al contempo, darle una nuova vita adatta alla personalità del padrone di casa.

Tutti a bordo del vaporetto! L’ultima fermata di La DoubleJ nel tour all’insegna dell’eccellenza italiana è l’isola veneziana di Murano, culla dei più antichi e prestigiosi vetrai nel mondo. Dalla collaborazione con Salviati – che tiene viva la sempre più rara arte del vetro dal 1859 – sono nate due linee di bicchieri presentati durante il Salone del Mobile di Milano.
La missione di La DoubleJ è riaccendere i riflettori sul meglio del design storico italiano, per questo sono stati esplorati gli archivi di Salviati per portare alla luce alcune scoperte incredibili.
“Quando ho visitato il museo del vetro di Murano insieme a Salviati non potevo credere ai miei occhi” afferma J.J. Martin, direttore creativo e fondatrice di La DoubleJ, “ho capito subito di dover riprodurre questi magnifici bicchieri antichi”.

Salviati dal 1859 è il custode della sublime arte vetraria di Murano. La DoubleJ ha fatto rieditare sei calici in limited edition da modelli storici che vanno dal diciassettesimo al diciannovesimo secolo.
Questi bicchieri dal design arabescato e fiabesco e con steli ornamentali nelle loro versioni originali sono esposti nel museo storico del vetro di Murano e furono originariamente creati per collezioni private e museali d’Europa e d’Inghilterra. Conosciuti come tipetti, questi calici sono stati selezionati in esclusiva da J.J. Martin e portati a nuova vita dagli ultimi artigiani attualmente capaci di eseguire queste storiche e rare tecniche vetraie caratterizzate da una minuzia indescrivibile.
Ogni calice è assolutamente unico e rappresenta la riproduzione del design originale del XIX secolo.
I calici, come da tradizione, sono realizzati saldando tre parti ancora calde. Normalmente il primo passo è la creazione del gambo, tenuto caldo in tempra con bruciatori a gas. In seguito viene attaccato il piede. Infine la coppa viene saldata al resto, sempre a caldo. L’operazione richiede massima precisione e coordinazione tra i membri del laboratorio e nel processo vengono usati solo gli antichi tradizionali della tecnica di Murano.

Invece, “IL SOLE” è composto da un calice trasparente giallo limone, la parte superiore del gambo include una composizione complessa a medaglione costituita da un elemento tubolare con fili di bianco, rosso e verde che si intrecciano, oltre che tre delicati fiori rosa. I fiori su ogni calice sono realizzati a mano, petalo per petalo, dal maestro, prima che inizi la produzione del pezzo finale.

Partendo dal calice più tortuoso da elaborare, per la difficoltà iniziale nel produrre la spirale attorcigliata, “Il DRAGONE” è realizzato in vetro fumé color ambra. La parte centrale è realizzata con un gambo rigato in filigrana attorcigliata, con due fili di pasta turchese lavorate in undici volute a formare il design complesso. Due dragoni con lunghe creste in foglia d’oro, occhi neri e lingue rosso rubino, sono posizionati alle due estremità inferiori del gambo.

A differenza “LO ZIG ZAG” è caratterizzato da una tecnica particolarmente avanzata: realizzato in cristallo e vetro fumé, include una base a colonnetta con una doppia spirale decorativa a zigzag, nota come morisa, con punte tonde color acquamarina; una morisa di cristallo unisce il vetro soffiato al medaglione, composto da una cannula gialla attorcigliata in vetro rigato che racchiude una lampadina di vetro soffiato.

L’unico calice trasparente di tutta la collezione è “IL TURCHESE” che ha un calice in turchese opaco. La base è collegata da una colonnetta ornata con tre foglie verdi e tre fiori turchesi: due con corolle mirtillo e una trasparente.

Il quinto tipetto calice colorato è “LA ROSA” dove un medaglione è posizionato su una morisa e costituito da una cannula attorcigliata in vetro “rigadin” bianco, rosso e verde avventurina decorato con fiori violetti e corolla trasparente. La decorazione è completata da alette a pinza e arricciature con archi e morise a ponticello.

L’ultimo per la sua silhouette più affusolata è “IL MEDAGLIONE ANELLO”. Il calice è trasparente con un bordo rosa. Questo modello del XIX secolo ha un gambo con scanalature unito alla base da una siela con anse a cannula rosa e morise trasparenti. L’importante medaglione al centro è costituito da quattro anelli a cannula in vetro rigato rosa con due fiori turchesi al centro.
Questi capolavori non sono adatti a cene qualsiasi: sono realizzati da artigiani abilissimi solo su ordinazione e ci vogliono ben due giorni di lavoro per crearne uno. I tipetti sono caratterizzati dalle irregolarità tipiche dei vetri di Murano: bolle d’aria e assimetrie sono simbolo di unicità e prova della tecnica artigianale. Ogni coppa è di altezza variabile, è numerata a mano e certificata per l’autenticità del vetro di Murano.
Immagine di copertina credits Alberto Zanetti