“Jo” come Josephine, “Bo” come Bonaparte, questo il significato che si cela nel nome dell’esclusivo hotel di charme Jobo, a Parigi.
La musa ispiratrice del Jobo Hotel è proprio Josephine Bonaparte, icona di stile ed eleganza tipicamente parigina; da qui il nome Jobo, nato per dare all’hotel un tocco contemporaneo, giocando con le prime sillabe che compongono il suo nome, esattamente come un nickname.

Grazie al suo fare irriverente ed assolutamente sopra le righe, nonostante gli anni in cui ha vissuto, Josephine viene apprezzata da tutto il mondo. Grande seduttrice e donna dal fascino indiscusso, possedeva un giardino segreto a Malmaison, fuori Parigi, dove coltivava più di 240 specie di rose provenienti da tutto il mondo e vantava una serra riscaldata per numerose piante tropicali.
Il Jobo Hotel si ispira ad una figura anticonvenzionale, di grande personalità e carisma, che ha dato il nome ad uno degli alberghi più glamour di Parigi.
L’hotel Jobo fu costruito sui resti di un convento del XVII secolo; la sua decorazione è stata affidata a Bambi Sloan ed al suo irresistibile gusto.

Bambi Sloan, interior designer franco-americana, ama giocare mescolando stili diversi fra loro. La sua filosofia può essere riassunta dalle sue parole: “L’interior design somiglia alla moda, nel suo modo di volersi esprimere, ma almeno non devi ricominciare daccapo ogni 6 mesi. Una tenda non la cambi 2 volte l’anno”.

L’idea cardine dell’originale designer è quella di dar vita alla creazione d’interni che durino nel tempo, senza seguire effimere mode di passaggio.
“Non seguo mai i trend” – spiega – “cerco di creare atmosfere atemporali“.
Ed è proprio ciò che realizza al Jobo Hotel, all’interno del quale carte da parati dai motivi più disparati coesistono con intarsi di vari periodi, senza mai scadere nel banale.

Bambi reinterpreta lo stile Directoire, corrente d’arredamento in voga fra gli anni 1795 e 1803, caratterizzata da forme semplici e sobrie, giocando con i colori e conferendo un tocco Rock’n Roll alle varie ambientazioni, tratto distintivo dello stile Sloan.

Per le carte da parati del prestigioso Jobo hotel, Bambi consultò gli archivi tessili francesi più rinomati e fu proprio Maison Pierre Frey che ristampò, appositamente per lei, le collezioni La Cocarte e La Folle Moncea.
I tappeti furono disegnati appositamente per il Jobo, un luogo magico e surreale, dove tessili pregiati in stampa di leopardo convivono, armoniosamente, con i motivi floreali dei divani in un tripudio di colore e velluti.

Regna ovunque, sovrana, l’eccentricità e l’esuberanza che Bambi Sloan è riuscita a ricreare attraverso questi incantevoli interni.
Celato dietro ad un elegante cortile, il Jobo Hotel possiede magnifici saloni e 24 incantevoli stanze come la Junior Suite che mi lascia, letteralmente, senza parole.

Uno spazio contemporaneo dove la massima attenzione ai dettagli si manifesta nelle sontuose carte da parati in bianco e nero, esaltate da eleganti mobili dai toni dell’oro e del nero.

Non posso che concludere il mio viaggio all’interno di questo unico e suggestivo hotel di charme con una frase della geniale Bambi Sloan: “Il lavoro dell’interior designer somiglia a quello di uno psicologo, Il cliente si sdraia sul lettino e tu devi ascoltarlo, porgli domande, ma anche annusarlo e lavorare d’istinto”
