Soho House, il concept fondato nel 1995 da Nick Jones arriva per la seconda volta a Stoccolma; la nuova struttura si trova nel distretto di Östermalm, all’interno di una chiesa sconsacrata che conserva molti elementi caratteristici che contribuiscono a donarle un fascino unico.

Soho House Stockholm
Gli alti soffitti a volta originali risalgono al 1894 e la storia dell’edificio viene mantenuta viva nella struttura accuratamente restaurata: emergono le intricate vetrate, colonne originali e dettagli dipinti sulle pareti in pietra.
Soho House a Stoccolma dispone di un ampio spazio per i soci al primo piano, dove è possibile socializzare mangiando o rilassandosi su morbide poltrone rivestite con uno dei tessuti iconici di Josef Frank, la stampa Barranquilla; mentre i piani dei tavolini sono caratterizzati dalla brillantezza intensa del Granite Patagonia e del Rosso Luana. Il mezzanino è uno spazio progettato dalla designer svedese Sofia Olsson e dalla designer americana Cassandra Bradfield di base a Copenaghen ed è collegato al piano del club tramite un’elegante scala a spirale.
Le tonalità stagionali di Stoccolma hanno ispirato la palette di colori, espressivi e profondi, enfatizzati dai tessuti sviluppati con i designer svedesi Josef Frank e Cathy Nordström e i designer danesi Nina Bruun e Tronhjem Rømer.

Library
Ogni elemento tessile è stato scelto con la massima cura per trovare il giusto abbinamento con le tonalità rosse, gialle, verdi, blu e viola delle vetrate della chiesa presenti in tutti gli spazi del club.
Dal livello stradale si raggiunge la reception tramite una scala elicoidale rivestita in radica arrivando così al cuore del club vero e proprio, ossia l’ampio spazio della chiesa, con al centro un imponente lampadario a quattro livelli, in lino, sospeso al soffitto.
Anche alla zona centrale appartiene uno stile e una forma degli arredi fortemente influenzati dai temi scandinavi. I tavolini in marmo cloudy green e l’arredamento in legno si integrano al meglio con le tonalità dei tessuti e degli elementi architettonici.
Due divani dalle forme rotondeggianti, creati appositamente per lo spazio del Club, sono collocati al centro della sala e presentano un rivestimento in cotone misto lana, distribuendosi attorno a tavolini in marmo realizzati su misura.
In tutti gli spazi del club, i mobili e l’illuminazione vintage sono stati creati da designer provenienti dalla terra scandinava, come Hans Bergström, Hans J. Wegner e Jac van den Bosch, per trasmettere maggiormente il senso di appartenenza al luogo. Le lampade vintage sono decorate con tessuti e paralumi pieghettati di ispirazione svedese.
I pavimenti, sia dello spazio principale del club che del mezzanino, sono in legno di pino recuperato, perfettamente abbinati alla pavimentazione originale dell’edificio quando ancora era una chiesa.

The Club
Al piano inferiore, la Biblioteca si ispira ad un salotto svedese. Qui, in uno spazio accogliente e più appartato, spiccano grandi poltrone con poggiatesta laterali e un ricco divano arancione incassato all’interno dei pannelli delle pareti che sono delicatamente illuminati da lampadari in vetro fumé.
L’elemento di spicco di questo spazio è il bar, con pannelli frontali laccati a formare una sorta di scacchiera contemporanea a blocchi di colore e il piano in ottone massiccio.
Di fronte alla Biblioteca, il Club Cecconi’s è caratterizzato da un ampio pavimento a mosaico a strisce verdi, bianche e color melanzana. L’iconica sedia Cecconi’s è rivestita da un tessuto a righe verdi e bordeaux del produttore tessile scandinavo Kjellerup, completata da sgabelli da bar dal colore rosso intenso allineati di fronte al bancone con piano in marmo di Carrara e pannello frontale in legno smerlato.
Oltre a piatti d’ispirazione svedese come i ravioli con sedano rapa fermentato e tartufo nero e le pappardelle al cinghiale, il Club Cecconi’s propone alcune specialità provenienti dalle cucine di tutto il mondo: non mancano piatti ispirati all’Italia come il vitello tonnato, la cacio e pepe e gli spaghetti all’astice.
Ogni portata è realizzata con i migliori ingredienti e pasta fresca fatta a mano ed è sempre presente un tocco scandinavo.
In tutti gli spazi della House, è possibile sorseggiare una selezione di cocktail classici e di alcuni drink creati appositamente.

Soho House
Divanetti e morbide sedute arredano anche la terrazza di cui gli ospiti possono approfittare tutto l’anno. Il cortile è impreziosito da lampadari pendenti in vetro marmorizzato e punteggiato da applique di ispirazione svedese color senape. La palette colori, caratterizzata dalle tonalità tenui e pacate del rosa perla, viene completata da vivaci colori foglia di tè e strisce più tenui.
Anche la Soho House di Stoccolma possiede al suo interno una collezione d’arte di oltre 70 opere realizzate esclusivamente da artisti nati, residenti o cresciuti in Svezia, con un’elevata percentuale di artisti residenti a Stoccolma.
Tra i nomi più affermati figurano Ranga Bley, Carsten Höller, Anna Bjerger, Annika Elisabeth von Hausswolff, Paul Fägerskiöld, Charlotte Johannesson, Linda Hofvander, Andreas Eriksson, Lotta Antonsson, Nathalie Djurberg e Hans Berg. Insieme ad emergenti come Afrang Nordlöf Malekian, Anna Choutova, Elina Birkehag, Joséphine Kamoun Johansson, Judit Kristensen e Julia de Ruvo.
Le opere in collezione giocano con lo spazio e, laddove possibile, capovolgono gli stereotipi su come potrebbe essere l’arte in una chiesa.