Dopo un lunghissimo restauro, La Samaritaine Paris Pont-Neuf, riapre al pubblico. Situata nel cuore della città, in un quartiere in rapido cambiamento, La Samaritaine mantiene le sue radici nel passato Art Nouveau e Art Déco ma guarda decisamente verso la modernità.
La Samaritaine Paris
Gli interni, lussuosi e pieni di luce, sono stati ridisegnati dallo studio canadese Yabu Pushelberg che ha portato il suo stile raffinato e caloroso in tutti i piani dell’edificio di proprietà del gruppo LVMH.
La riqualificazione esterna della struttura di 70 mila metri quadrati è opera dello studio giapponese SANAA che ha restaurato il caratteristico tetto in vetro dell’edificio in stile liberty e progettato ex novo due lucernari.
La facciata su Rue de Rivoli ha una doppia superficie in vetro che riflette il tessuto cittadino che la circonda: materiali tipici dell’Art Nouveau, vetro e acciaio, vengono riletti in chiave contemporanea riuscendo a creare una struttura cangiante che enfatizza l’eleganza e la leggerezza dell‘edificio.
La Samaritaine Pont-Neuf – Photo Credit: Matthieu Salvaing
Anche internamente è stato fatto un enorme lavoro di riqualificazione. Lo studio Yabu Pushelberg, da oltre 40 anni nel mondo del design, si occupa di esperienze e brand identity attraverso l’uso della creatività. I fondatori George Yabu e Glenn Pushelberg sono autorevoli progettisti in tutte le discipline del design e spaziano dall’architettura all’ambiente, dall’interior all’illuminazione, dall’arredamento all’oggettistica, al tessile, al branding e alla grafica. Un approccio integrale che ha trasformato Yabu Pushelberg in un’agenzia creativa a tutti gli effetti in grado di ridefinire il concetto di ‘lusso moderno’ in tutto il mondo.
Elemento architettonico emblematico de La Samaritaine Paris è l’atrio che si erge nel cuore dell’intero edificio ed incarna pienamente lo spirito di questo shopping center.
Traendo ispirazione da strutture simili, come il Grand Palais o il Palais de Tokyo, i pannelli di vetro curvi montati su strutture metalliche a incastro permettono di introdurre accenti moderni pur mantenendo l’originale architettura Art Nouveau.
La conformazione fisica degli spazi non permette al visitatore di avere una visibilità immediata e completa di tutto il magazzino ma lo incoraggia a spostarsi lentamente e a scoprire ogni angolo del negozio. Una vera e propria passeggiata nel pieno spirito parigino.
Fashion woman – Photo Credit: Matthieu Salvaing
Al piano terra si apre Les Coulisses, uno spazio che gioca con la luce e l’oscurità per creare un’atmosfera teatrale come se si fosse nel backstage di un teatro. Un ambiente buio da attraversare dove la modernità si manifesta sotto forma di arredi scavati in metallo morbido e scuro che offrono una variazione semplificata dell’estetica Decò che, invece, si trova nell’atrio con la sua originale struttura in ferro.
Di fronte ad esso si incontra la Loggia moderna. Con il suo colonnato di vetro, questo spazio offre un’ulteriore reinterpretazione dello stile Art Nouveau, pur mantenendo riferimenti all’architettura classica. Pensati specificamente per questo progetto, gli eleganti espositori e le colonne introducono la modularità nello spazio, mentre il loro motivo Art Déco richiama lo stile architettonico parigino.
Shoes woman – Photo Credit: Matthieu Salvaing
L’idea delle colonne è ripresa anche negli spazi dedicati alle marche: l’ingresso ad ogni boutique è così delimitato da una cornice di pietra nuda che trasmette un’impressione di sofisticata semplicità e offre ai vari marchi la possibilità di investire i locali con la propria identità.
Fil rouge che si ritrova su diversi piani della Samaritaine è il pavimento disegnato appositamente per questo progetto e ispirato ai sampietrini della capitale così come anche la segnaletica del padiglione strizza l’occhio ai segnali stradali parigini, portando il patrimonio della capitale all’interno dell’edificio.
Interno – Photo Credit: Matthieu Salvaing
Sette piani per un totale di 70 mila metri quadrati dedicati al lusso e alla Art de Vivre parigina poiché oltre allo shopping viene proposto un nuovo modello d’intrattenimento e lifestyle.
Al suo interno 600 brand di moda e bellezza, una Spa, ristoranti e bar esclusivi; non solo: anche ma un asilo nido e unità abitative pubbliche gestite da Paris Habitat.
In uno spazio così inclusivo non può non entrare anche l’arte: il pop-up store di Perrotin esporrà libri d’arte, gadget firmati dagli artisti che della galleria come Xavier Veilhan, Takashi Murakami, Paola Pivi, Johan Creten e Daniel Arsham. Altro elemento innovativo è la Factory, uno spazio pensato per i giovani, alle cui pareti sono ospitate grandi tele bianche su cui gli artisti potranno creare liberamente le loro opere.