Gaspare Patti è un maestro ceramista che si distingue in Sicilia per le sue opere, che rappresentano una simbiosi plastica ed edonistica da cui prendono forma le sue famose sculture.
Nella sua antica bottega “Casa Infontaneta” si respira aria di arte e storia grazie, anche, alla sua collocazione geografica fra i vicoli di Sciacca.

Passeggiando per le pittoresche vie e gli incantevoli vicoli di Sciacca, ci siamo trovati dinnanzi un antico cortile pieno di suggestive sculture.
Al termine di questo luogo incantato si trova la bottega di Gaspare Patti, uno dei più importanti maestri ceramisti siciliani. Gaspare Patti è uno dei più prestigiosi nomi della ceramica artistica, le sue opere rappresentano una simbiosi plastica ed edonistica da cui prendono forma le sue famose sculture a tutto tondo “dai corpi esili e longilinei, trattate con lo smalto che l’artista compone su supporti modulari, stabilendo una simbiosi, quasi un rapporto plastico di vuoti e pieni, di luci ed ombre, che danno vita a volumi morbidi e delicati.“


Il cortile dove regna sovrana l’antica bottega di Gaspare Patti prende il nome di “Casa Infontaneta”, un cortile sormontato da una bifora, con ogni probabilità quella finestra strategica per collocazione che, trovandosi vicino ai Bastioni della città, consentì, nel 1528, a Sigismondo Luna ed ai suoi cento soldati l’accesso a Sciacca al fine di tendere un agguato all’acerrimo nemico Giacomo Perollo (secondo caso di Sciacca).
Un posto intrinseco di storia che è il simbolo della fortuna “di quei figuli che già al tempo del “Casa di Sciacca” erano riusciti a trasformare un modesto artigianato di antichissima tradizione in una vera e propria espressione d’arte.”
Ed è proprio qui che Gaspare Patti da vita alle sue straordinarie realizzazioni citate dai più importanti cataloghi d’arte. Il suo immenso amore per la cittadina di Sciacca lo ha spinto a donare alcune delle sue opere più belle che arricchiscono, con una mostra permanente, l’incantevole spazio del complesso, sapientemente ristrutturato, di Sant’Anna, il primo tassello per la realizzazione del prestigioso progetto del Museo della Ceramica.

Gaspare Patti ci accoglie con un dolce sorriso e comincia a raccontarci la sua storia attornianti da un numero indefinito di sculture che ci osservano in un silenzio solenne che parla di una storia antica. Una storia che narra di un materiale povero, come la terra, che l’artista riesce magistralmente a plasmare forgiando la materia con una magica armonia che le restituisce tutta la nobiltà della sua esistenza ed il suo equilibrio perfetto.
Nel 1984 collabora con il registra Pietro Germi per importanti dettagli cinematografici del film “sedotta e abbandonata”, nel 1984 ha realizzato degli stupefacenti elementi coreografici per le “Orestiadi” di Caltagirone, dal 1985 al 2000 ha preso parte alla realizzazione dei carri allegorici, delle vere e proprie opere d’arte del carnevale di Sciacca.
Gaspare Patti, un uomo dotato di grande creatività e di forte tratto umano “uno dei pochi ceramisti che può riassumere in poco più di sessant’anni un’infinita ricchezza di motivi formali, spesso anche in profonda contraddizione tra loro, così abilmente oscillante tra il rispetto delle tradizioni ed i doveri della modernità”.
Photographer Amedeo Burgio