L’Hôtel d’Évreux, in Place Vendôme a Parigi, ospita dal 10 settembre al 14 novembre 2021 la mostra Florae: una passeggiata onirica in un giardino immaginario in cui oltre un centinaio di creazioni storiche e di gioielli contemporanei firmati Van Cleef & Arpels dialogano con le fotografie dai colori vibranti di Mika Ninagawa.

Mika Ninagawa
Fondata nel 1906, Van Cleef & Arpels trae costante ispirazione dalla natura trasformando le infinite e vitali metamorfosi della flora in poetiche creazioni tramite gemme e materie preziose.
La fotografa Mika Ninagawa pone al centro del suo lavoro il colore e condivide con la Maison la stessa passione per i fiori, di cui desidera cogliere la bellezza e l’unicità. Nelle sue fotografie, dalie, rose o fiori di ciliegio prendono vita, esprimendo con intensità tutte le loro sfumature.
La mostra si compone di tre parti, ognuna delle quali si concentra su un’interpretazione dei fiori comune a Mika Ninagawa e alla Maison. La prima è dedicata all’estetica cosiddetta “naturalistica”: qui vengono predilette raffigurazioni di carattere realistico in cui spiccano colori naturali, volumi e trame dei fiori, dalle corolle ai petali: dettagli esaltati tanto dagli scatti fotografici quanto dalle creazioni di alta gioielleria quali la clip Pivoine in Serti Mystérieux del 1937 o l’orologio Myosotis.

Florae – Photo Credit: Takuji Shimmura
Nella seconda parte l’elemento fil rouge dell’esposizione è il bouquet che si rintraccia in numerose e preziose creazioni di Van Cleef & Arpels degli anni Trenta e Quaranta. Bouquet appaiono come rigogliosi cespugli in fiore cari alle immagini della fotografa giapponese.
Infine, è proposta una visione stilizzata della flora, in cui le linee grafiche rendono l’impressione di movimento e gli abbinamenti cromatici prevalgono sulla rappresentazione fedele della natura. In questo caso è evidente una contaminazione con altri universi artistici, come la moda per le spille Silhouette che contribuiscono alla nascita di un nuovo repertorio stilistico-formale.
Così come le foto immortalano i fiori nello schiudere le loro corolle splendenti sulle pareti di vetro dell’allestimento, così le creazioni floreali della Maison sbocciano delicatamente all’interno di vetrine quasi invisibili.
Le tonalità dei materiali preziosi richiamano quelle multicolore delle fotografie, creando dei legami in cui si celebra la ricchezza della flora in perpetuo rinnovamento.

Florae, Mika Ninagawa
Mika Ninagawa ha dichiarato di fotografare i fiori per poter immortalare la loro bellezza così come appare in un preciso momento: cercare di catturare lo splendore effimero di qualcosa che è destinato a scomparire velocemente, rendendolo così eterno.
“La particolarità delle sue fotografie è l’approccio immersivo. Non si sofferma sul dettaglio, ma crea un universo, proponendo delle immagini che ci immergono nella natura.” Così ha descritto l’arte della fotografa Nicolas Bos, Presidente di Van Cleef & Arpels.
È proprio questa modalità di scatto che ha ispirato Mika Ninagawa e Tsuyoshi Tane nell’allestimento della mostra.
Caleidoscopio e labirinto
Il dialogo artistico tra gioielleria e fotografia è stato diretto da Tsuyoshi Tane, fondatore di ATTA, Atelier Tsuyoshi Tane Architects, con sede a Parigi che, insieme all’artista, ha realizzato un labirinto avvolgente, una scenografia immersiva basata su giochi di luce e di riflessi.

Collana Fleur e Clip amovibili, 1940, Oro giallo, zaffiri, rubini Collezione Van Cleef & Arpels – Photo Credit: Van Cleef & Arpels
La combinazione degli effetti cromatici sfaccettati tipici del caleidoscopio e l’invito a “perdersi” proprio di un labirinto immergono il visitatore in una dimensione onirica. Lo spazio si compone grazie a pareti di vetro che, se illuminate, mostrano le fotografie di Mika Ninagawa, mentre, oscurate, riflettono l’ambiente circostante. I gioielli Van Cleef & Arpels sono esposti all’interno di discrete teche che riescono a fondersi perfettamente nell’insieme e appaiono come sospese in un giardino meraviglioso.
Il percorso espositivo è una vera e propria esperienza sensoriale: la percezione del luogo cambia continuamente, le nozioni di scala e di distanza svaniscono e si scoprono alternativamente fotografie e gioielli, in un continuo dialogo tra pietre preziose e immagini.

Bird brooch, 1924, Platinum, emeralds, sapphires, rubies, onyx, diamonds Van Cleef & Arpels Collection – Photo Credit: Van Cleef & Arpels
Come la fotografa giapponese, anche la Maison è affascinata dalle metamorfosi della natura e cerca di rappresentare il movimento dei fiori nei gioielli.
Non mancano creazioni dalle linee stilizzate che riflettono, nelle forme e nei colori, la creatività della Maison e il suo savoir-faire in costante evoluzione. La scelta di linee astratte in cui l’oro è abbinato a pietre scintillanti appartiene a Van Cleef & Arpels sin dagli anni Dieci del Novecento.
Influenzato dalle grandi correnti artistiche del XX secolo, il design geometrico di fiori come quelli dei Bouquets de pastilles in Serti Mystérieux ricorda lo stile Art Déco o il Modernismo, mentre le clip Silhouette, realizzate in filo d’oro giallo, richiamano il mondo della moda.

Clip e orecchini Narcisse,1968, Oro giallo, platino, diamanti
Collezione Van Cleef & Arpels – Photo Credit: Van Cleef & Arpels
Grazie alla sua maestria, Van Cleef & Arpels ha saputo rendere le forme e il dinamismo dei fiori nelle materie più preziose. Componendo un vero e proprio erbario ha scelto di rappresentare numerose specie floreali e vegetali secondo uno stile figurativo; essa mostra l’interesse per i gioielli trasformabili con un design ricercato e moderno che può essere indossato in diversi modi: collana corta o lunga, bracciale o cintura, completato da clip amovibili.
Ad esempio, il taglio e la lucidatura di pietre quali i rubini o la corniola riescono a tradurre l’aspetto setoso di una peonia o il volume bombato di un elleboro.