Roma, dal 27 luglio al 27 gennaio, si contorna di storicità legata agli antichi e leggendari Re della città: quella che fu la Roma dei Re è in scena nei Musei Capitolini.
Un racconto archeologico che attraversa i momenti più salienti relativi alla nascita della capitale d’Italia, un tuffo nel lontano passato che permetterà di svelare scenari unici e spettacolari.

I Musei Capitolini accendono i riflettori sull’antica storia di Roma
Gli inizi di Roma sono spesso circoscritti ai miti di fondazione tramandatici dagli storici antichi: dalle vicende legate alla Lupa che allatta i Gemelli nei pressi del Palatino, alla disputa tra Romolo e Remo per il controllo dei possedimenti cittadini. Questo immaginario è fortemente rafforzato dal fatto che l’aspetto di Roma resta maggiormente legato ai simboli e agli edifici d’Età Imperiale; residenze imponenti che regalano un’immagine colossale dell’antico insediamento, restando più difficoltoso rintracciare opere immediatamente riconducibili alle fasi più arcaiche di vita della città.
La mostra in scena presso i Musei Capitolini “La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia”, è la prima di una serie di esposizioni temporanee che permetteranno il recupero – attraverso le stratificazioni archeologiche raccontate da testimonianze tangibili – delle fasi di fondazione della città di Roma che, nonostante il passare dei millenni, incidono ancora nella vita degli odierni cittadini: lo sviluppo della società, la gestione del territorio e l’interazione con le altre comunità restano infatti i valori principali avvertiti dalla città.
Riti Sepolcrali databili tra il 1000 e il 500 a.C. e oggetti di lusso
La rassegna, promossa Roma Capitale (l’ente territoriale del Comune di Roma), Assessorato alla Crescita Culturale – Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sotto la cura di Isabella Damiani e Claudio Parisi Presicce, è ospitata nel Palazzo Caffarelli e nell’Area del Tempio di Giove dei Musei Capitolini.
Si tratta di un racconto che, prendendo il via dall’attenta lettura dei dati archeologici, accende i riflettori sulla fase più antica della storia di Roma, mettendone in evidenza i principali aspetti fondativi della città più conosciuta al mondo. Si ricostruiscono con abilità costumi, ideologie, capacità tecniche, contatti con ambiti culturali diversi, trasformazioni sociali e culturali delle comunità che vivevano quando Roma, secondo le fonti storiche, era governata da re, coloro che hanno guidato la città durante quella che viene comunemente definita Età Repubblicana.
Grazie alle lunghe attività di ricomposizione e di restauro curate dalla Soprintendenza Capitolina, con la collaborazione del Parco Archeologico del Colosseo, di “Sapienza” Università di Roma, dell’Università della Calabria e dell’University of Michigan, sono stati messi a disposizione i risultati delle ricerche nell’area nord-est del Palatino, sulla Velia e a Sant’Omobono nel Foro Boario.
Sarà possibile ammirare dei bellissimi reperti mai esposti prima, i cui ritrovamenti hanno una profonda importanza documentaria, in grado di far percepire l’enorme importanza legata ai primi insediamenti di Roma, svelando parte del fitto mistero che ancora oggi avvolge la sua fondazione e sviluppo a partire dalla sua primordiale storia.
Il percorso espositivo – che inizia a partire dal VI secolo a.C. per scendere fino al X secolo a.C. – si svela in diverse sezioni: santuari e palazzi nella Roma regia, con reperti provenienti dall’area sacra di Sant’Omobono presso l’antico approdo sul Tevere; i riti sepolcrali a Roma tra il 1000 e il 500 a.C., con corredi tombali dalle aree successivamente occupate dai Fori di Cesare e di Augusto e dal Foro romano; l’abitato più antico: la prima Roma, con il plastico di Roma arcaica per un viaggio a ritroso nel tempo dalla Roma di oggi a quella delle origini; scambi e commerci tra Età del Bronzo ed Età Orientalizzante, con testimonianze provenienti in massima parte dalla necropoli dell’Esquilino, uno dei complessi più importanti della Roma arcaica; le sezioni Indicatori di ruolo femminile e maschile con oggetti di lusso e di prestigio, oltre a corredi funerari che mostrano reperti e oggetti provenienti anch’essi per lo più dalla necropoli dell’Esquilino a testimonianza di quella che poteva essere la ricchezza originaria della necropoli.
Fonte: museicapitolini.org
Indicatori di ruolo e tavolo con materiale tattile
La Roma arcaica rappresenta il mito, il mistero, la forza e l’intraprendenza, il carattere di trasformazione di un territorio che da piccolo insediamento di pastori presso l’area paludosa del Tevere riesce a trasformarsi regalando, con la sua evoluzione da villaggio a città imperiale, la vera essenza e sapore di quella magnificenza che si rivelerà unica e incontrastata nel tempo.
Roma è il centro del potere nell’antichità, il polo di attrazione per l’energetica modernità che ama evolversi guardando alle sue profonde radici.
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