Inaugurata in occasione della Design Parade, Nouvelle Vagues è la mostra curata da India Mahdavi nelle sale del Cercle Naval di Toulon: fino al 24 novembre 2019 circa 60 esemplari tracciano l’evoluzione della seduta dal Modernismo alla Pop Art, molti di essi provenienti dal Centre Pompidou che ha prestato alcuni dei pezzi più emblematici della sua collezione di design del XX secolo.

Nouvelles Vagues Photo Credit: © Luc Bertrand
Righe dalle spiagge di ogni epoca
India Mahdavi, poliedrica designer francese di origine irachena, ha ideato un percorso tra epoche e stili che si snoda all’interno di uno scenario comune caratterizzato da una trama di strisce dai colori accesi: le tipiche righe bianche e azzurre o rosse delle sdraio e delle cabine da sempre associate alla spiaggia nell’immaginario collettivo in Costa Azzurra e non solo.
Righe che modificano il loro orientamento adattandosi ai cambiamenti d’epoca ma rimanendo una presenza negli scenari balneari.

Nouvelles Vagues – Photo Credit: © India Mahdavi
Sedute firmate dal rigore al pop
Al piano terra sono mostrate alcune chaise longue vere e proprie pietre miliari del design: dalla B 306 di Le Corbusier, Pierre Jeannaret e Charlotte Perriand (1928-1932) alla N°39 di Alvar Aalto in legno lamellare (1936) insieme alla sedia a dondolo di Franco Albini (1940).
La seconda parte dell’esposizione esplora forme più ondulate e in queste nuove sedute degli anni Pop viene meno il rigore precedente: compaiono materiali inediti e forme insolite per le quali i designer tengono conto dell’andamento dei corpi e di un nuovo modo di vivere.
Icone degli anni Sessanta, in questa sezione troviamo sedute firmate da Joe Colombo con le sue 4801 per Kartell (1963) e Tubo per ABS (1969), Olivier Mourgue con la serie di poltroncine per Airborne (1965) o Pierre Paulin con la ‘lingua’, la Siège 577 (1967).

Nouvelles Vagues – Photo Credit: © Luc Bertrand
Oltre il pop: sedute gonfiabili
Un crescendo di vivacità, energia e colori fino ad arrivare alla conclusione con le sedute gonfiabili che hanno fatto la loro prima apparizione tra gli anni Sessanta e Settanta. Quasar, Nguyen Manh Khan’n, è stato uno dei primi con la serie Aerospace presentata alla Triennale di Milano nel 68/69 in cui colore e gioia inondano lo spazio.
Ad incrementare il dinamismo dell’esposizione contribuiscono i piani display inclinati, giocando con l’ortogonalità degli spazi.

Nouvelles Vagues – Photo Credit: © India Mahdavi
Tra i grandi nomi in mostra troviamo Alvar Aalto, Joe Colombo, Eero Saarinen, Gaetano Pesce, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Aldo Rossi, Osvaldo Borsani, Robert Mallet-Stevens, Le Corbusier, Marcel Breuer.
India Mahdavi si concentra sulla poltrona Transat, capolavoro modernista di Eileen Gray che mutua le sue linee dalle deck chair delle navi da crociera. Con i tempi moderni e industriali siamo di fronte ad un nuovo concetto di vacanza in cui il corpo abbandona la posizione verticale per una seduta più distesa che introduce un nuovo linguaggio nel design.
Il Cercle Naval in cui la mostra ha sede è un edificio Art Déeco, dichiarato patrimonio UNESCO, parte integrante della Design Parade, manifestazione annuale che si divide tra il Festival di Architettura d’Interni di Tolone e il Festival Internazionale del Design che si tiene nella cittadina di Hyères, presso Villa Noailles.
È il luogo perfetto per tessere il racconto su questi arredi di design nell’arco di un secolo; dall’industrializzazione e standardizzazione dei primi modelli realizzati su scala, passando per la ricerca ergonomica dei grandi maestri del modernismo fino alle linee più gioiose e ironiche, addirittura ispirate alla forme organiche come quelle di Pierre Paulin.