Un dialogo tra mito, metamorfosi e arte: 50 opere di Picasso in mostra a Mantova
Dal 5 settembre 2024 al 6 gennaio 2025, Palazzo Te di Mantova ospita la mostra “Picasso a Palazzo Te. Poesia e Salvezza”, a cura di Annie Cohen-Solal, in collaborazione con Johan Popelard. L’esposizione, prodotta dalla Fondazione Palazzo Te con il sostegno del Musée national Picasso-Paris, presenta circa 50 opere del celebre artista, alcune delle quali esposte per la prima volta in Italia.
© Succession Picasso by SIAE 2024. Photo: Gian Maria Pontiroli
L’evento si inserisce nel programma culturale 2024, incentrato sul tema della metamorfosi, con un interessante parallelo tra Giulio Romano e Pablo Picasso. Nel 1930, quattro secoli dopo la realizzazione della Camera dei Giganti, Picasso creò una serie di incisioni ispirate alle “Metamorfosi” di Ovidio, un dialogo straordinario tra il maestro del Rinascimento e l’artista spagnolo.
La mostra esplora il rapporto di Picasso con la poesia, il mito e la metamorfosi come strategie di salvezza. Emigrato in Francia nel 1900, Picasso si trovò inizialmente isolato e accolto solo da un ristretto gruppo di poeti d’avanguardia. È proprio nella poesia che l’artista trovò un mezzo di espressione capace di superare i limiti della sua condizione di straniero.
© Succession Picasso by SIAE 2024. Photo: Gian Maria Pontiroli
Nella prima sezione della mostra, Pablo, Giulio e Ovidio, i visitatori possono ammirare una serie di disegni realizzati da Picasso ispirati alle Metamorfosi ovidiane, in dialogo con un vaso etrusco mai esposto prima, prestato dalla Fondazione Rovati di Milano.
La seconda sezione, Picasso straniero a Parigi… accolto dai poeti, racconta il legame dell’artista con il nucleo poetico della Parigi del primo Novecento, attraverso disegni, sculture e documenti. Tra questi, il Diario-Agenda di Guillaume Apollinaire, che testimonia la stretta relazione tra l’artista e gli avanguardisti francesi.
Nella terza sezione, Quando Picasso diventa Poeta: la Salvezza, viene indagato come la poesia si sia trasformata in una pratica creativa essenziale per l’artista in particolare a partire dal 1935, durante un periodo di profonda crisi. L’artista si esprime in francese, catalano e castigliano, utilizzando il linguaggio con la stessa sperimentazione applicata alla pittura e alla scultura: le sue poesie sono segnate da ibridazioni, trasformazioni e intrecci. Picasso gioca con le lingue, navigando tra i paradossi, e la poesia diventa la sua strategia per superare questo momento critico. Durante questi anni, riprende anche le immagini mitiche delle Metamorfosi di Ovidio, rappresentandole in opere come Donna sdraiata che legge, Sta nevicando al sole o il bronzo Metamorfosi I del 1928. Con. L’ausilio della poesia, Picasso stabilisce un fertile dialogo tra ispirazione e mondo antico, in una continua interazione tra arte e linguaggio.
© Succession Picasso by SIAE 2024. Photo: Gian Maria Pontiroli
Infine, la quarta sezione, La metamorfosi vissuta come strategia, esplora come Picasso abbia usato il tema della metamorfosi per confrontarsi con la propria identità e il suo alter ego mitologico, il Minotauro, rappresentato in dialogo con un grande arazzo e una statua in marmo provenienti dai musei di Antibes e Roma. Simbologia richiamata anche negli affreschi di Palazzo Te, dove, nella Camera di Amore e Psiche, viene rappresentata l’unione di Pasifae con il toro inviato dal dio Poseidone.
La mostra di Mantova parte dell’accordo di collaborazione tra Fondazione Palazzo Te e Palazzo Reale di Milano, è supportata dal Comune di Mantova e da partner locali. La rassegna si affianca alla mostra Picasso lo straniero che si terrà a Palazzo Reale dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025. Con un biglietto d’ingresso, sarà possibile visitare entrambe le esposizioni usufruendo di una tariffa ridotta per il secondo evento.