Melodiosi canti che s’innalzano all’imbrunire, cembali e sonagli che cadenzano un tempo senza tempo, profumi d’incenso che accompagnano cerimonie sacre ai lati di corsi d’acqua, ricchi colori su stoffe leggere, ricami ad henné su pelli ambrate, occhi profondi di chi preserva le ricchezze del passato, raccolte di manoscritti che lasciano il soffio di storie antiche, bracciali e collane che riflettono l’oro nei raggi del caldo sole, tutto questo racconta di Java e delle sue accattivanti bellezze.

Quest’isola, con le sue pianure alluvionali e gli aspri rilievi vulcanici, resta la tredicesima al mondo per ordine di grandezza, ma anche la più popolosa, un brulicante crogiuolo in cui si fondono tradizioni musulmane e buddiste, talvolta con soluzioni anche inaspettate.

Java è una delle molte isole che compongono lo Stato dell’Indonesia e che ne ospita la capitale Giacarta.
Fa parte di un arcipelago a cui appartengono anche il Borneo, Sumatra, Bali e Madua, oltre alla minuscola isola Christmas – politicamente australiana – che chiude la striscia di terra sospesa sull’acqua più a sud. Questo lembo di mondo che si affaccia sull’Oceano Indiano e sul Mar di Java, resta una delle oasi a ridosso dell’Oceano Pacifico più affascinanti e di forte attrattiva turistica.

Il Resort di Amanjiwo, letteralmente anima pacifica, sorge nel cuore della campagna dell’isola, tra le colline di Menoreh che la incorniciano delicatamente facendo emergere tutta la maestosa eleganza del resort.
L’impianto di Amanjiwo si affaccia sulla pianura di Kedu e offre spettacolari scorci che conducono verso Borobudur, il più grande santuario buddhista al mondo.
Gli ospiti respirano l’intensità di questa magnifica terra allungando il loro primo sguardo sull’antico monumento, magistralmente incorniciato dall’entrata regale del resort mediante un gioco di quinte prospettiche che catturano e rendono la suggestione di questo luogo incantato.

Su un monolita calcareo circolare, centrato da una rotonda a forma di campana, s’innalza la struttura principale di Amanjiwo, in cui si aprono le aree comuni. Il grande e arioso portone conduce all’interno dell’imponente struttura dagli alti soffitti, da cui resta però ancora visibile Borobudur in lontananza.

I grandi gradini in marmo introducono verso l’angolo Bar e Ristorante, i cui soffitti decorati a foglia d’argento ed elementi a goccia, i pavimenti in teak e i murales dipinti d’oro ricreano scene dall’epopea indù – Mahabharata, introducendo l’ospite verso la grande cultura del luogo, facendogli assaporare l’immensa ricchezza di questa colorata isola.

Gli ospiti posso respirare gli intensi profumi della locale cucina e assaporare le meravigliose pietanze indonesiane e occidentali che vengono servite nelle ampie sale da pranzo di Amanjiwo.
La specialità della casa è il Makan Malam, una serie di piatti classici giavanesi serviti nelle tradizionali ciotole di ottone.

L’edificio principale del resort resta incorniciato da trentasei suite.
Le pareti in pietra calcarea danno forma a camminamenti scavati nella roccia, come antiche gallerie che collegano le suite all’edificio principale, alla piscina e alla suite Dalem Jiwo, un impianto discreto, completo di due padiglioni con camere da letto indipendenti, una rotonda centrale come area living e una lunga piscina in stile giavanese.

Le suite di Amanjiwo dispongono di tetti a cupola e porte in vetro scorrevoli che si aprono su terrazze in cui esplodono lussureggianti giardini.
Tutte le residenze, molte delle quali con piscine private, includono un letto a baldacchino con sommità decorata da intrecci di paglia, un divano letto e aree dove poter pranzare, anche in riservati spazi all’aperto.

La vista dalle suite si apre su pittoreschi terreni agricoli terrazzati che si allontanano verso le colline di Menoreh o di Borobudur, fino a perdersi nella valle circostante.

Ogni appartamento è arredato con elegante mobilia opera dell’artigianato locale, in cui spiccano pregevoli lavorati realizzati a Sungkai con legno di cocco e di palma, lampade in gres porcellanato, tessuti giavanesi e quadri di vetro antichi che riempiono questi lussureggianti spazi, completando un quadro che riesce a trasportare chi arriva in un sospirato viaggio atto a liberare la mente da ogni problema terreno.

Amanjiwo offre agli ospiti una grande biblioteca attrezzata, in cui la luce naturale sommerge tutta la struttura, una boutique e una galleria d’arte che ospita mostre organizzate a cadenze regolari, allietando lo spirito degli amanti dell’arte.
In una terra in cui la cura del corpo e la bellezza è una etichetta rappresentative di una intera tradizione, non poteva mancare una Suite Spa, progettata appositamente per poter riservare agli ospiti i migliori trattamenti di bellezza tradizionali giavanesi.

Gli amanti dello sport possono trovare il loro ristoro nel campo da tennis immerso nelle colline dietro il villaggio, mentre per coloro che amano le escursioni, vista l’ottima posizione centrale del Resort Amanjiwo, possono esplorare la cultura unica della regione, templi secolari, mercati vibranti, bellezze naturali e feste colorate. Le escursioni personalizzate possono essere organizzate in auto o in bicicletta, in cima ad un elefante, a cavallo in modo da attraversare i profondi canyon.

Il Resort di Amanjiwo – del marchio Aman – resta un luogo di profondo richiamo per coloro che amano conoscere e assaporare la cultura indonesiana non rinunciando al confortevole e appagante relax, uno spazio in cui ritrovare, tra i profumi d’incenso e le innate bellezze di una rigogliosa natura, un eden che sa restituire la ricchezza dello spirito.
Del marchio Aman fanno anche parte gli esclusivi resort di Amanjena e Aman Sveti Stefan.
Clicca sui titoli per leggere gli articoli di Alessandro De Bonis:
– Amanjena: un’oasi di benessere nel cuore di Marrakech
– Un paradiso nel Mar Adriatico chiamato Aman Sveti Stefan