David Prescott Barrow, parlando di Marrakech la descrive come una “città strana”, raccontandola in poche frasi: “la città si trova a circa venti miglia dai piedi delle montagne dell’Alto Atlante che qui mostrano le altezze maggiori. Lo spettacolo delle montagne è stupendo. Attraverso l’aria limpida del deserto l’occhio può seguire i contorni aspri da nord verso est. Le nevi invernali, con il loro manto bianco e il cielo turchese, creano un ambiente con le rocce grigie e le cime scintillanti di incomparabile bellezza”.
Basta questa breve descrizione per far comprendere la ricchezza naturalistica che racchiude il luogo, in cui scorci indefiniti sembrano volgere i loro orizzonti oltre i limiti terrestri per varcare l’immaterialità dell’immaginazione.
Scorcio verso la città – General resort – Giardini con piscina principale
Tra le antiche mura della città rossa di Marrakech sorge il Royal Mansour.
In un affascinante scenario naturalistico si apre l’immenso giardino del Royal Mansour, una straordinaria opera verde realizzata dal designer spagnolo Luis Vallejo, circondato da filari di palme da dattero e fiorenti uliveti, dove a dominare è la superba architettura arabeggiante dell’esclusivo resort, un’oasi serena poco fuori dalla città antica di Marrakech, in cui l’immensa tranquillità del luogo si affianca ad una comoda accessibilità del posto.
Basta arrivare nelle vicinanze del grande parco che circonda la struttura per capire di essere giunti in un regno divino, in cui i colori, gli arredi e le musiche berbere non fanno altro che enfatizzare il luogo rendendolo magico e accattivante, come se fosse la magica creazione concretizzata soffiando su un pugno di sabbia.
Gardens – scorci su diversi angoli del grande giardino – Aree comuni adibite ad aree ricettive per grandi eventi
Ricordata tra le principali città del Marocco Marrakech, con le sue pareti rosse, è la più importante dei quattro centri imperiali dell’intera regione. Pur se abitata sin dal neolitico da contadini berberi, la metropoli trova la sua fondazione solo nel 1062 per mano di Abu Bakr ibn Umar, capo e cugino degli Almoravidi, il re Yusuf ibn Tashfin, periodo in cui fu anche meglio organizzata la medina fortificata cuore della città vecchia e centro pulsante dell’artigianato locale.
Il Royal Mansour accoglie ed enfatizza tutto questo, rendendo uno spazio in cui la cultura berbera è respirata in ogni suo angolo, pur mantenendo uno stile ed un lusso che lascia agli ospiti un comfort sconfinato.
Affiancati a ben sette piscine all’aperto, i vari Padiglioni e Maison sono contemporanee interpretazioni delle tradizioni marocchine, fuse con la cultura andalusa. I graziosi archi, i cortili in pietra e le scenografiche fontane riflettono il patrimonio moresco della regione. I suoi colori audaci – il rosso, il verde e il blu – sono un chiaro omaggio a quelli della città rossa e del suo patrimonio reale, pur non mancando trionfi di candide strutture in bianco che decorano l’intera Spa.
I padiglioni e le maison sono eleganti e raffinati abitazioni in cui tappeti berberi sparsi su pavimenti piastrellati zellige enfatizzano la presenza della locale cultura, a cui si affiancano entrate arcuate, soffitti a volta e spaziosi cortili. Tutti gli appartamenti, arredati con materiali e rifiniture di alto artigianato, offrono padiglioni con scenari unici, dove si rincorrono camere lussuose, aree living e piscine, anche riscaldate, che consentono agli ospiti di essere avvolti nel totale confort.
Camere e aree comuni interne ai vari appartamenti – Royal Mansour Marrakesh Grand Riad
Il rilassante suono dell’acqua che scorre nelle fontane e nelle piscine sale dai lussureggianti giardini e spazi comuni, mentre le poltrone e sdraio accanto ai grandi bacini d’acqua, illuminati alla sera dalla luce fioca di mille candele, fanno rivivere l’atmosfera classica marocchina donando un angolo in cui è facile ritrovare il beato benessere.
Un’accurata biblioteca, rifinita con soffitti decorati da bordature arabeggianti, è il luogo ideale per i curiosi che amano rilassarsi avendo tra le mani un buon libro. Non da meno sono le piacevoli chiacchierate tra amici nella cigar room o nella stanza con camino, a cui si affiancano le bellissime serate trascorse nel sofisticato e confortevole bar, in cui il design rimane accurato e di classe.
Il puro relax è ciò che ha ispirato anche la creazione della SPA arredata secondo il classico stile marocchino, un’area dove il bianco degli arredi riesce a regalare un momento di puro piacere fisico e mentale, grazie anche alle specifiche terapie curative e di benessere messe a disposizione degli ospiti, accolti da professionisti selezionati che riescono a regalare una totale rinascita capace di liberare la mente da ogni stress accumulato. Accanto alla Spa si aprono una grande palestra e campi sportivi, in cui gli appassionati possono rilassarsi seguendo i differenti circuiti, assaporando il tono di un delineato e prelibato lusso.
Di pregio restano anche l’elegante ristorante interno e a bordo piscina nella bella stagione, posti ai lati dei grandi bacini d’acqua o al di sotto di scenografici lucernari che regalano un’area illuminata da luci calde e soffuse, in cui si possono degustare i piatti avvolgenti della cucina locale, ma anche sofisticati menù preparati dalle sapienti mani dello Chef Yannick Alléno Invents.
Il Royal Mansour regala varie opportunità per esplorare le terre circostanti e anche la città antica, grazie al collegamento diretto della struttura con oltre 45 riad pronti all’ospitalità e sparsi tra le mura dell’antica Marrakech. L’oasi del grande hotel resta un facile snodo da cui potersi muovere con facilità verso escursioni ad alta quota, avventure sahariane, o visite alle vicine città costiere, come quella di Essaouira con la sua medina patrimonio mondiale dell’UNESCO.