Il 2020 segna un importante cambiamento nella tradizione Ruinart che arriva a spingersi oltre le tradizionali confezioni regalo singole. La più antica Maison di Champagne propone una second skin case ecosostenibile che si sposa perfettamente con l’inconfondibile ed elegante silhouette della bottiglia Ruinart
Ruinart Blanc de Blancs e Rosé, Second Skin
Innovativa, eco-concepita e autentica
Il nuovo involucro in fibre di legno naturale è il coronamento dell’impegno della Maison per la sostenibilità. L’interesse per le prassi di eco-design è stato implementato da oltre dieci anni nell’azienda che mostra una particolare attenzione all’indice di sostenibilità ambientale in tutti i suoi progetti compreso il packaging.
Infatti, i materiali usati, imballaggi di cartone e cofanetti in legno, provengono dalla Francia o dall’Europa Occidentale e sono ricavati da foreste gestite in modo ecosostenibile con certificazione FSC o PEFC. Anche la fibra naturale usata per realizzare l’innovativo packaging rientra in questa tipologia.
Second Skin Case, l’involucro e il monogramma inciso
Due anni di dialogo tra i team della Maison e i suoi partner di produzione, Pusterla 1880 e James Cropper, per mettere a punto una second skin case perfetta che potesse risolvere due problematiche tecnologiche di primaria importanza.
Lo studio dei materiali è stato fondamentale per individuare un componente che permettesse di rendere l’involucro impermeabile ad ogni tipo di luce evitando una possibile alterazione del vino soprattutto nelle bottiglie di vetro trasparente. La carta non è una protezione sufficiente e così è stata sviluppata una nuova tecnica, arricchendo il mix di cellulosa con un ossido metallico naturale, che, rinforzando l’opacità, riesce ad aggiungere uno strato protettivo.
Second Skin Case Ruinart, processi di realizzazione
Inoltre, l’involucro doveva garantire la protezione del vino fino alla sua degustazione senza deteriorarsi e mantenendosi integro anche se posto a lungo a contatto con l’acqua o in un secchiello del ghiaccio. Dopo sette prototipi si è arrivati ad un involucro in fibra di cellulosa che rispondesse a tutte le esigenze.
Packaging innovativo senza precedenti
“Volevamo fare tutto il possibile per ridurre al minimo il nostro impatto ambientale, sfidando quindi le finiture, l’estetica, e gli utilizzi”, ha dichiarato Violaine Basse, Direttore Marketing e Comunicazione della Maison Ruinart.
L’eco-sostenibilità scelta dalla celebre Maison di Champagne non dimentica l’estetica e l’art de vivre alla francese di cui l’azienda è indiscusso emblema.
Essenziale nella sua purezza ma estremamente ricercata, la seconda pelle eco-sostenibile è sagomata tridimensionalmente a mano lungo i profili della bottiglia per abbracciarne le curve sinuosamente. Il design minimalista è ispirato al gesto e all’eleganza con cui il maître avvolge un tovagliolo bianco intorno alla bottiglia di Champagne.
Il monogramma della Maison è inciso sul sistema di chiusura della carta in modo discreto ma intuitivo. L’assenza di spigoli è ottenuta con un taglio preciso a getto d’acqua ad alta pressione.
Al tatto, la carta è opaca e setosa con una texture finemente incisa con dettagli eleganti che rende omaggio alle Crayères, le storiche cantine dell’azienda, dichiarate patrimonio mondiale UNESCO dal 2015.

Champagne Ruinart – Photo Credit: Ruinart
Art de vivre consapevole
La rivoluzione dell’imballaggio è alla base delle scelte di Ruinart per uno sviluppo sostenibile: la sostituzione della confezione regalo con un involucro interamente riciclabile composto al 100% di fibre di legno naturale si mostra decisamente al passo con i tempi e con le esigenze globali. È necessario il ritorno alla natura e a quanto esiste di naturale, puntando così a ridurre i rifiuti e riciclare i materiali senza snaturare l’esperienza o il gusto.