Sister Parish è un nome entrato nella storia del design che incarna la quintessenza del gusto e conferisce al decor un tocco inconfondibile di romanticismo glamour.
Opulenza, ispirazioni retrò e suggestioni provenzali pervase da elementi vittoriani, caratterizzati dal fil rouge del suo stile iconico.
Il concetto di estetica della Parish, influenzato dalla campagna inglese e dall’opera artistica di Sibyl Colefax, Jhon Flowe e Nancy Lancaster.
Nelle sue opere si respira un passato che rivive, come per incanto, in una vecchia soffitta polverosa, tra bauli sommersi di polvere e antiche foto ingiallite.
Fortemente malinconico, ma dalla grande valenza simbolica e dotato di un’intrinseca eleganza, il suo interior design è entrato, a pieno titolo, nella storia.
Interior Decor - Down East
La vita dell’eclettica interior designer narra di una donna forte e volitiva che convolò, nel 1930, a nozze con il rinomato banchiere Henry Parish II, con il quale si trasferì a Far Hills, nel New Jersey.
In questo luogo bucolico la giovane Sister comincia a coltivare il suo amore per il mondo del design ed a sperimentare fantasiose creazioni artistiche come l’utilizzo di carte da parati a righe o il dipingere il pavimento di uno scarlatto rosso ciliegia con tocchi di diamante.
L’eccentrica impronta stilistica di Sister Parish, seppur in forma embrionale, è già presente nei suoi primi lavori, e si fonda su una magica sinergia tra tradizione e modernità.
Interior Decor - Casa di Famiglia a New York
“L’innovazione è spesso l’abilità di raggiungere il passato e perdere il buono, il bello è utile e il durevole” con queste parole Sister Parish descriveva gli ambienti da lei decorati, “personali, confortevoli, amichevoli e lieti. Non sono un’autorità” – proclamava la designer – “non so nulla, nulla! E’ solo che ho un trucco. Dico, voglio un pizzico lì o una spinta la.”
Interior Decor - Stanza Verde Kennedy
La sua vita è, tuttavia, scandita da momenti di grandi difficoltà e quando gli effetti della depressione, causata dalla crisi economica del ’29, gravano pesantemente sulle finanze del marito, Sister Parish affittò una piccola stanza dove realizzò il suo studio.
La targhetta che appese sulla porta del suo studio così recitava: “Mrs Henry Parish II, interiors“. In poco tempo la sua attività ottenne un grande successo, grazie, anche, al passaparola dei suoi amici, ai quali aveva in passato abbellito e decorato le sontuose dimore.
Il decor sembrava scorrerle nelle vene, impresso nei suoi geni. Ottenne, così, in breve tempo, un successo internazionale: fortemente voluta e richiesta da nomi sacri come Getty, Astor, Whitney, Rockfeller e Kennedy.
Ed è proprio dopo aver decorato la residenza di Georgetown dell’allora Senatore Kennedy, che, successivamente la designer venne incaricata dall’inarrivabile Jaqueline Kennedy di curare l’interior design della Casa Bianca, dove, tutt’oggi, spiccano tracce evidenti del suo stile.
Sister Parish si dimostrò una designer speciale tanto che venne chiamata per curare l’interior design della Stanza Ovale alla Casa Bianca.
Interior Decor - Yellow Oval Room White House
La carriera di Sister Parish entrò nella storia grazie, anche, al sodalizio con Albert Hadley, interior designer e decoratore del Tennessee.
I due designer influenzarono il decor americano per più di 30 anni ed il loro studio costituì un valido punto di partenza per intere generazioni di designer.
A tutti gli effetti la Parish è considerata l’antesignana dello stile country americano, con i suoi pavimenti dipinti, il mobilio anglo francese e le irrinunciabili stampe botaniche. Il suo stile è stato paragonato dal New York Times, alla stessa rivoluzione che avvenne nella moda in seguito del New Look di Christian Dior.
Interno Decor a cura di Sister Parish e Albert Hadley
Uniche le sue realizzazioni come le sue indimenticabili stanze da letto che, come sosteneva Bill Balduin, erano “le più belle, seducenti e lussuose mai decorate in America, semplicemente la casa migliore che ci fosse mai stata nella storia dell’arte.”