Dopo tre mesi, Triennale Milano ha riaperto al pubblico il 4 giugno annunciando l’avvio di Triennale Estate, manifestazione in partenza da metà mese che avrà luogo nello splendido giardino dell’istituzione.
Si partirà il 15 giugno con un ricco calendario di iniziative per far tornare a vivere la città: proiezioni, lecture, cabaret, eventi live, festival, laboratori per bambini. Fino al 30 settembre il pubblico potrà scegliere tra numerosi incontri dedicati a design, architettura, città, arte contemporanea, fotografia, letteratura e filosofia.

Stefano Boeri, Photo Credit: Giancluca di Ioia
Le attività curate dal Comitato scientifico della Triennale (Umberto Angelini, Direttore artistico di Triennale Milano Teatro, Lorenza Baroncellli, Direttore artistico di Triennale Milano, Lorenza Bravetta, curatore per la fotografia di Triennale Milano, Joseph Grima, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano) e dai curatori del Public Program (Leonardo Caffo, Paola Nicolin e Gianluigi Ricuperati) sono sviluppate in stretto dialogo con organizzazioni culturali milanesi, come AriAnteo, Amici della Triennale, Fondazione Maimeri, I Ludosofici e Dynamo Camp. In qualità di istituzione culturale consolidata nel panorama milanese, la Triennale vuole porsi come centro propulsore attivo per la ripartenza di Milano e della Lombardia dopo un periodo estremamente difficile che ancora oggi si fatica a superare.
Cambiamento nella comunicazione e nella fruizione culturale
Alla luce di quanto successo negli ultimi mesi è assolutamente necessario un cambio radicale per musei, teatri, istituzioni culturali che devono ripensare le modalità della loro produzione culturale. È quanto sostiene Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano.
L’istituzione milanese, già durante il lockdown, aveva ampliato la propria comunicazione in digitale proponendo sul proprio canale instagram il format Triennale Decameron, appuntamenti in diretta con performance artistiche, musicali e danza live dalla Triennale.
Gli spazi aperti delle nostre città, come parchi e giardini, dovranno avere un ruolo cruciale per la promozione culturale in questa fase di ripartenza. Per ospitare Triennale Estate è stata accuratamente studiata la sistemazione del Giardino dell’istituzione predisponendolo ad accogliere gli eventi e le performance in un clima di relax e spensieratezza, rispettando le misure di sicurezza per il pubblico.

Gaetano Pesce Tramonto a New York 1980 Cassina, Photo Credit: Giancluca di Ioia
Cinque sezioni tematiche per Triennale Estate
Lo spazio esterno è stato diviso in cinque sezioni tematiche. L’area Cinema ospiterà proiezioni, cabaret, appuntamenti dedicati a design, live arts e fotografia. Il cinema all’aperto, con una programmazione ampia e diversificata, toccherà importanti produzioni italiane e internazionali ma anche titoli per le famiglie. Settimanalmente l’arena cinema diventerà cabaret.
Durante gli incontri della serie “Fermo immagine” a cura di Lorenza Bravetta, tra fotografia e video,si discuterà il tema dell’immagine nella società contemporanea sullo sfondo dell’emergenza sanitaria.

Alessandro Mendini Poltrona di Proust 1978 Atelier Mendini, Photo Credit: Giancluca di Ioia
Nell’area Tratrino di Alessandro e Francesco Mendini si svolgerà il ciclo di incontri curato dagli Amici della Triennale e i talk di letteratura. L’anno senza primavera a cura di Gianluigi Ricuperati è il titolo scelto per un format con un taglio narrativo della stand up tragedy incentrata sulla cultura. Si porrà l’attenzione su come dal 21 febbraio al 4 giugno, solo in Italia, sono stati annullati o non sono usciti: 720 libri, 52 film in programmazione nelle sale, 60 spettacoli teatrali, 15 grandi mostre, un numero imprecisato di mostre nelle gallerie.
Nella stessa sezione, Arte e lockdown. Generazioni di artisti a confronto, a cura di Elena Tettamanti, Presidente degli Amici della Triennale, presenterà dialoghi inediti fra coppie di artisti appartenenti a generazioni diverse, che si confronteranno su come l’esperienza della pandemia abbia inciso sull’aspetto creativo e sulla fruizione dell’esperienza artistica.
Nella Rotonda il pubblico troverà incontri di filosofia. Il tema scuola ed educazione sarà al centro di Una scuola grande come il Mondo, che mette a confronto i punti di vista di direttori di musei, artisti, ricercatori, insegnanti ed economisti.
Nell’area Bosco in cui è collocata l’installazione di Italo Rota saranno presentati talk sulle trasformazioni urbane, l’arte contemporanea e i new media. Il Caffè del Giardino nello spazio Radura, allieterà le serate estive all’insegna della cultura.
Alle iniziative proposte, si affianca per tutti e quattro i mesi della manifestazione, l’opportunità di visitare gratuitamente la collezione del Museo del Design Italiano con i pezzi più iconici e rappresentativi della storia del design.

Giorgio de Chirico, Bagni misteriosi, Photo Credit: Giancluca di Ioia
Giardino tra arte e natura
Gli spazi della Triennale sono nuovamente offerti al pubblico che frequentandoli tornerà a far rivivere questi luoghi. All’interno del Giardino intitolato a Giancarlo De Carlo quel dialogo tra arte, design, natura e spazio pubblico di cui oggi si ha estrema urgenza è già in atto. È emersa negli ultimi mesi la necessità di porre l’attenzione su nuove modalità di fruizione delle opere e su un nuovo tipo di rapporto da instaurarsi tra visitatori, elementi naturali e spazio aperto. Da sempre Triennale Milano affronta queste tematiche: Bagni Misteriosi di Giorgio de Chirico, realizzata per la XV Triennale del 1973 è una delle opere che arricchisce artisticamente il giardino della Triennale, insieme a Gaetano Pesce a Ettore Sottsass, Carlo Ramous, Pinuccio Sciola, Alessandro e Francesco Mendini così come la Panchina rosa triangolare di Corrado Levi, ripensamento del tradizionale monumento in senso relazionale e politico.
Gli spettatori di Triennale Estate potranno ammirare anche una grande varietà di alberi tra i quali tredici esemplari di Cedri deodara, piante di Caco americano, ippocastani, aceri: una ricchezza vegetativa che allieta e rende ancora più piacevole la permanenza all’interno del Giardino affacciato sul verde di Parco Sempione.
In copertina: Triennale Milano – foto Gianluca Di Ioia