Inaugurato ad agosto 2022, Vocabolo Moscatelli è un boutique hotel ospitato all’interno di un ex monastero duecentesco a Calzolaro, un tranquillo paesino verdeggiante nel cuore dell’Umbria. “Un luogo dove ci si sente a casa e si può sentire battere il grande cuore verde dell’Italia” ha affermato Frederik Kubierschky, co-fondatore di Vocabolo e direttore generale del progetto.
Vocabolo Moscatelli
Kubierschky, nato in Germania e cresciuto in Italia, ha trascorso più di dieci anni come Chef Concierge nei migliori hotel a cinque stelle della Svizzera. Ha scelto l’Italia come paese in cui condensare tutta la sua esperienza nell’ospitalità; al Vocabolo Moscatelli, lui e la sua compagna Catharina Lütjens assicurano un servizio straordinario e personalizzato.
I tre edifici che compongono il monastero sono stati restaurati magistralmente da Jacopo Venerosi Pesciolini dello studio Archiloop, a cui Kubierschky e Lütjens si sono rivolti anche per il design degli interni. Nell’intervento di restauro è stata conservata la campana che i monaci olivetani di Gubbio suonavano quando era il momento della preghiera.
Pesciolini ha progettato ogni spazio, dal ristorante e bar alla piscina, dalle camere alle suite degli ospiti. Alla struttura originale è stato apportato un tocco contemporaneo attraverso spazi ariosi e aperti, colori freschi e arredi personalizzati di ispirazione italiana. Ogni ambiente ha una propria identità, espressa attraverso diverse tavolozze di colori, materiali e arredi.
Piscina
Nonostante questa personalizzazione, ci sono degli elementi comuni usati in tutta la proprietà, come i pavimenti in legno, i soffitti con travi a vista originali, i mattoni in terracotta e le pareti con i camini in pietra naturale, oltre a dettagli in ferro e ottone.
Questi elementi rimandano alla tradizione del territorio e caratterizzano spazi in cui convivono anche arredi contemporanei realizzati da artigiani locali raggiungendo un mix di storia e modernità, in cui il passato convive con un design contemporaneo senza tempo.
Inoltre, gli spazi del Vocabolo sono arredati da opere d’arte la cui selezione è stata curata da Matteo Pacini e realizzate da oltre dieci artisti, tra cui Louis Boujac, Domenica Regazzoni e Massimiliano Poggioni. Ulteriori decori sono stati prodotti dal marchio umbro Endiadi Ceramics.
All’interno della villa principale si trovano otto delle dodici sistemazioni, mentre le altre quattro sono localizzate nella vicina dependance. Come gli spazi comuni curati da Archiloop anche le camere sono progettate in modo esclusivo con arredi unici, personalizzate nei colori e nei materiali ma tutte mantengono inalterata la generale atmosfera di calore e intimità.
Vocabolo Moscatelli
Alcune camere dispongono di letti a baldacchino realizzati da Lispi & Co., secolare marchio umbro mentre altre hanno giroletti realizzati a mano da Tosconova, esperti di design toscano. Due suite nella villa principale dispongono di ampie terrazze arredate con mobili firmati dalla designer italiana Paola Lenti e lussuose vasche da bagno con vista sulla campagna. Le camere nella dependance, invece, sono dotate di giardini privati arredati dall’azienda veneziana Varaschin. Infine, un’ulteriore azienda toscana, Samarreda, ha realizzato la maggior parte degli arredi a muro in tutte le stanze. Ogni bagno, sebbene diverso, è caratterizzato da tocchi di colore grazie alle piastrelle in cotto Etrusco, terracotta parzialmente smaltata.
Al piano terra della villa principale gli ospiti possono trovare il bar Matite e il ristorante Vocabolo Moscatelli. Nonostante l’Umbria sia una regione nota per la sua eccellente carne, il ristorante offre anche un menu vegetale con ingredienti locali: la cucina umbra si reinventa impiegando prodotti selezionati a km zero.
Suite con pavimento in legno e travi a vista
Al Matite, esperti mixologist preparano cocktail unici da un bar rifornito di liquori. Il bancone è posizionato centralmente, quasi come una postazione di cucina dal vivo, per incoraggiare gli ospiti a riunirsi e socializzare attorno ad esso.
Il verde dell’Umbria circonda Vocabolo Moscatelli, tra sentieri e fitti cespugli di rosmarino, querce antiche e giardini. Una pergola di 30 metri, forgiata su misura dal centenario marchio italiano Lispi & Co., si estende fino al boschetto, dove l’agronoma Isabella Dalla Ragione e la sua onlus, la Fondazione Archeologia Arborea, hanno piantato alberi da frutto dimenticati originari dell’Umbria.
Il Vocabolo Moscatelli è entrato a far parte di Design Hotels, laboratorio itinerante per l’ospitalità esperienziale che trasforma gli hotel di tutto il mondo in centri temporali di esplorazione tematica.
L’azienda tramite un’attenta selezione di oltre 300 hotel indipendenti in più di 60 paesi in tutto il mondo, è un raccoglitore di storie: ogni struttura riflette le idee di un albergatore visionario, qualcuno con la passione per l’ospitalità genuina, l’autenticità culturale, il design e l’architettura stimolanti.