Nell’Upper Midtown, non distante della Fifth Avenue, il vero paradiso dello shopping moderno, s’innalza l’eccezionale spazio creativo del Whitby Hotel, erede del popolare Crosby Street nel cuore di SoHo.
L’Hotel – poco distante dal Museum of Modern Art e dalla cattedrale di San Patrizio – è concepito dall’audace design contemporaneo di Kit Kemp, la designer britannica ricercata per i suoi approcci originali e colorati nell’arredamento e organizzazione degli spazi, Design Director di varie proprietà Firmdale dislocate tra Londra e New York.
Il Midtown, nell’area centrale della dinamica Manhattan, è un mini cosmo a se stante, sede di un tesoro di gioielli architettonici, di Tiffany, di Carnegie Hall e il punto di lancio verso l’oasi verde del Central Park che raccorda e unisce i vari edifici definendo il cuore della Grande Mela.
Questo luogo rappresenta l’identità stessa di New York, ciò che molti visitatori immaginano ancor prima di vedere la città, l’area in cui giocano a rincorrersi tra loro importanti edifici pubblici – quali il Grand Central Terminal e la New York Public Library – e scenografici grattacieli come il Chrystaller Building e l’Empire State Building, oltre alla grandezza dell’Art Deco del Rockfeller Center. A rendere unici questi luoghi sono anche i profumi e i colori di Koreatown, capaci di rendere appieno la frenetica vita newyorchese, luoghi che sembrano ritrovare un’apparente tranquillità solo durante le poche ore notturne.
Rispettando lo scenario architettonico che lo circonda, il Whitby Hotel presenta una sobria ed elegante facciata in pietra calcarea e ampie finestre dalle sofisticate rifiniture in acciaio che lo inseriscono perfettamente nel tessuto urbano della vicinissima Fifth Avenue.
L’Hotel, che si sviluppa su più livelli, presenta camere e suite tutte arredate in stile individuale contemporaneo secondo l’estro creativo della Kemp, luoghi che offrono un variegato e unico mix di colori, pattern, texture e arte, in cui la contemporaneità si fonde con l’antiquariato.
Un vissuto di vita come racconto su stoffa.
In tutte le stanze e aree comuni è possibile riconoscere lo slancio energetico, dinamico e colorato della Kemp che, come un’impronta distintiva, regala a ogni stanza una storia utilizzando le opere di molti artisti, offrendo all’ospite una rassegna di arredi e oggetti d’arte che rendono ogni spazio unico e distintivo. Si rimane affascinati nel contemplare i classici e coloratissimi tessuti, inebriando gli animi di vorticosi “giri-rigiri-giri” delle molteplici decorazioni, in grado di generare profondi stati emozionali e sensoriali capaci di catturare la parte più profonda dell’anima umana.
Ad emergere, a primo impatto, è una naturale essenza dinamica data dai colori decisi e vivaci delle stoffe, che induce chi guarda a recuperare i caratteri più integri e primordiali di una prima giovinezza vissuta ma non troppo lontana, a cui si frappongono i sofisticati e ricercati disegni geometrici, ricavati con ricami, stampe, arazzi e lavori applicati, che riportano lo spettatore ad una pacata razionalità emotiva.
È possibile combattere al fianco di cavalieri, perdersi negli scenari e decorazioni floreali dipinte sulle raffinate porcellane dell’Orangery Room, percepire la storia di un mobile antico toccandolo con le dita, sentire animali mitologici fremere e udire il passo di donne indiane cadenzato dal suono di cembali e sonagli come a volersi staccare dalla carta da parati di Bollywood su cui si trovano a decorazione, o respirare il profumo agreste emanato dai cesti di vimini del Galles disposti sul bancone del bar a cui si fonde, in primavera, il dolce profumo delle arance e delle rose in fiore che si propaga dal giardino.
Ciò che la Kemp propone al Whitby Hotel è un vero risveglio di sensi, alternando con ingegno e maestria propria dei grandi artisti, la pacatezza del ricercato relax degli spazi più intimi, contrapposta al dinamismo frenetico e vivace delle aree comuni.
Si concepisce lo spazio come una vasta sala espositiva in cui l’architettura è fusa e funzionale all’opera che si deve esporre e che deve raccontare la storia di un viaggio racchiuso in un determinato spazio. Per questo Kit Kemp introduce negli arredi anche opere prestigiose e d’impatto, come le sculture di Stephen Cox, gli orologi di Maarten Baas e le lampade e porcellane della giovane Martha Freud, pronipote di Sigmund Freud e di Clemente Freud.
Di Cox, lo scultore britannico noto per le sue opere pubbliche monolitiche, fusioni di tradizioni italiane, egiziane e indiane, Kemp sceglie e dispone tre sculture, perfettamente integrate, sempre come una sorta di contrapposizione tra staticità monolitica e esplosività del colore, nel contesto dinamico e frizzante di base.
L’aspetto del dinamismo, legato alla irrazionale concezione del tempo che scorre, risulta enfatizzato anche mediante l’utilizzo di orologi firmati dal celebre Baas, l’estroso designer austriaco capace di mescolare nelle sue creazioni solide, la reale celebrazione dell’immaterialità del tempo, focalizzando – ancora una volta – l’accento sull’apparente contrapposizione dell’oggetto e degli spazi.
La ricerca emotiva, legata ad un risveglio emozionale profondo generato dalla luce, ha indotto la designer all’inserimento di varie lumi creati dalla Freud che, nelle sue lampade e porcellane ispirate al mondo della natura, utilizza la luce come mezzo per plasmare profondità e generare collegamenti tra gli spazi indefiniti.
È appagante fermarsi a contemplare la grandezza della città assaporando la sofisticata cucina dalle terrazze angolari delle Junior Suite, sedersi nei colorati salotti comuni per sorseggiare un aromatico tè dal profumo intenso e deciso che rievoca le terre britanniche, incontrare amici e colleghi nel bar e ristorante, nelle sale dedicate ad incontri di lavoro come l’Araminta e Anrep Room o, ancora, liberare la mente e il corpo nell’area cinema o nell’ampia zona fitness.
I momenti più memorabili di New York possono dunque esseri vissuti proprio all’interno del Whitby Hotel, in cui le unicità creative di Kit Kemp, affiancate alle opere di grandi artisti in puro stile contemporaneo, palesano l’innovativa forza di un’arte giovane, facendo trasformare questa struttura in una vera e propria galleria d’arte contemporanea, in cui gli occhi si riempiono di bellezza e di colore, riuscendo a stimolare i sensi e le emozioni mediante le molte storie che la stessa struttura riesce così a raccontare.
Da sempre simbolo di New York, Tiffany presenta nel 2020 un nuovo progetto per i gioielli Tiffany. Everything is possible sarà dedicato alla clientela italiana per scoprire l’eccellenza Tiffany on line.