Nasce il GMT Master II, evoluzione del GMT Master lanciato nel 1955 sulla scia del crescente sviluppo dell’aviazione civile mondiale. Il suo scopo? Quello di indicare due fusi orari, un compito solo apparentemente semplice, svolto con dedizione per oltre 60 anni.
Alla fiera di Basilea edizione 2018, il nuovo GMT Master II è stato il grande protagonista tra le novità presentate da Rolex alla stampa internazionale.
La storia è semplice. Dopo il secondo conflitto mondiale l’aviazione civile cambia il mondo e con esso il modo di vivere di coloro che lo abitano. L’aereo accorcia le distanze, ma soprattutto i tempi di percorrenza. E di conseguenza la gente inizia a viaggiare ed a raggiungere con più frequenza mete sempre più lontane, trovandosi di fronte a una necessità: quella di riuscire a tenere a bada non più un solo orario, ma due. Quello di casa e quello del posto. Nasce così, nel 1955, l’Oyster Perpetual GMT Master che, non a caso, diviene subito l’orologio ufficiale della Pan American World Airways (Pan Am). Perfetto aiuto alla navigazione ma, soprattutto, autentico e fondamentale strumento di lavoro per chi inizia a vivere spostandosi di continuo. Un modello che Rolex non ha mai smesso di innovare a livello tecnico come dimostra, nel 1982, il passaggio dalla versione a lancette sincronizzate a quella con lancetta delle ore libera e indipendente. E, con essa, l’evoluzione al GMT Master II.
Nel 1982 l’arrivo di un nuovo calibro ottimizzato cambia il modello e la sua denominazione da GMT Master a GMT Master II. La novità? La possibilità di regolare la lancetta delle ore indipendentemente da quella dei minuti e delle 24 ore.
Negli anni il doppio fuso orario di Rolex è divenuto uno dei modelli più riconosciuti e apprezzati della casa coronata, che periodicamente lo ha riproposto con costanza, ma solo ogni qualvolta l’evoluzione di tecnica e materiali rendesse consigliabile e utile farlo. Perché in Rolex, in fondo, la concretezza è sempre stata un dogma. Così, per esempio, nel 1959 il disco graduato in plexiglass della lunetta ha lasciato il posto a quello in alluminio anodizzato, che a sua volta ha ceduto il passo alla ceramica, dapprima mono-tono nel 2005 e in seguito bicolore a partire dal 2013. Senza dimenticare naturalmente la data spartiacque del 1982 a partire dalla quale, come detto, in seguito a un attento lavoro sul movimento fa la sua comparsa il GMT Master II. Un modello le cui ultime interpretazioni, presentate nel corso della fiera dell’orologeria di Basilea 2018, hanno riscosso l’ennesimo grande successo.
Perché da un po’ di anni a questa parte anche il GMT Master II (e non solo il Daytona) è divenuto un autentico oggetto da caccia al tesoro. Ambito perché di difficile reperibilità per via delle quantità limitate consegnate da Rolex alle sue boutique. Trattamento che lo ha progressivamente trasformato in un ambito “must have”. Risultato? Liste d’attesa affollate, desiderabilità alle stelle e tempi di consegna stimati in anni. Esattamente quello che è successo al nuovo GMT Master II 2018 (specialmente nella versione in acciaio) a partire dal giorno successivo al lancio ufficiale, addirittura cioè con circa quattro mesi di anticipo rispetto al suo lancio ufficiale sul mercato in programma a luglio. GMT Master II proposto in tre nuove versioni: acciaio Oystersteel con bracciale Jubilé e disco graduato in ceramica rosso/blu, acciaio Oystersteel & oro Everose con bracciale Oyster bi-materiale e disco graduato in ceramica marrone/nero, e infine oro Everose con le medesime specifiche.
Due le prime assolute del nuovo GMT Master II: l’abbinamento tra il disco graduato della lunetta nei toni rosso/blu e il bracciale Jubilé (nella versione in acciaio), e l’elegante colore marrone per la lunetta in Cerachrom (per le referenze in oro e in oro e acciaio).
Ma quelle sul lato estetico sono solo le variazioni più evidenti del nuovo GMT-Master II, naturalmente non le uniche. Perché Rolex il suo Oyster Perpetual GMT Master II lo ha sottoposto anche a un sottile lavoro di affinamento che ha riguardato la linea della carrure così come quella delle anse, con inevitabile riprogettazione della cassa. Una cosa non da poco che ha coinciso con un’altra introduzione a suo modo epocale sul modello: quella del nuovo calibro meccanico automatico 3285. Un movimento di ultima generazione certificato Cronometro Superlativo la cui precisione, testata una volta incassato, si attesta sui -2/+2 secondi al giorno di scarto, ovvero più di due volte superiore a quella normalmente richiesta dagli standard del COSC.
La cassa del nuovo Oyster Perpetual GMT Master II è impermeabile a 10 atmosfere. Il bracciale, sia Jubilé e sia Oyster, è dotato invece di fermaglio di chiusura Oysterlock e sistema di allungamento rapido Easylink (5 mm).
Un movimento particolarmente efficiente il 3285, oggetto di 10 brevetti e sviluppato in casa dalla stessa Rolex. Realizzato con componenti insensibili ai campi magnetici come la lega di nichel/fosforo (per lo scappamento), ottimizzato nel suo rendimento energetico e preciso anche a seguito di forti sollecitazioni.
Se sei un appassionato di orologi di lusso e ami il marchio Rolex non perdere l’articolo sul Rolex Batman, il Rolex GMT Master II lanciato nel 2019.