Grande attesa per la nuova installazione di Michel Compte esposta fino al 1° gennaio 2018 nelle sale della Triennale di Milano.
Dopo l’inaugurazione di Light al MAXXI di Roma del 14 novembre, l’artista ci svela la seconda tappa di un percorso espositivo che mette in luce l’attenzione legata ai cambiamenti climatici.
Il linguaggio poliedrico dell’arte contemporanea, ci consente di parlare concretamente di tematiche importanti, proprio come questa. Con lo studio dei paesaggi naturali attraverso sculture su larga scala, fotografie, video installazioni e proiezioni, Michel Comte mette in evidenza il rapido processo di cambiamento del clima, l’innalzamento dei livelli degli oceani e la progressiva riduzione delle superfici dei ghiacciai, essenziali per la nostra sopravvivenza su questo pianeta. Due mostre vanno a inscriversi in questa cornice: Light a Roma presso il MAXXI dal 14 novembre al 10 dicembre 2017 e Black Light, White Light alla Triennale di Milano dal 28 novembre al 1 gennaio 2018.

Appassionato di arrampicate e aviazione, Compte nel corso della vita ha avuto l’opportunità di osservare da vicino questi grandi giganti bianchi di tutto il mondo. L’installazione alla Triennale di Milano invita i visitatori in un mondo immerso nel silenzio e nella luce, dove sarà possibile apprezzare e toccare con mano la preziosa energia che il pianeta Terra – insieme all’umanità – può produrre. In questa seconda tappa del percorso espositivo, l’artista prevede che sia possibile immaginare come le traiettorie possano essere definite; che il nostro destino non sia semplicemente scritto nelle stelle. Black Light, White Light rivela come il potere della natura e della bellezza ci può ispirare per creare un mondo migliore.
“Siamo al punto di svolta, e grazie alle nuove tecnologie e alla conoscenza di oggi abbiamo la possibilità di intraprendere un reale cambiamento verso il meglio.” sottolinea l’artista Michel Comte. “I visionari hanno dimostrato ciò che un uomo con una vera convinzione e un piano d’azione sia in grado di raggiungere. La nostra visione deve essere chiaramente orientata verso la luce.”
Light e Black Light, White Light sono solo le prime tappe di un lungo percorso espositivo previsto nei prossimi mesi, dislocato in diversi luoghi del mondo. Non si tratta soltanto della presentazione di una raffinata serie di opere, ogni tappa ha l’ambizione di agire come richiamo alla realtà e alla verità, come dichiarazione politica e chiamata alle armi.
