Torna il Caravaggio a Milano in una nuova e grande esposizione. Un’esperienza artistica immersiva, multisensoriale elaborata in un continuum tra immagini, suoni, musiche, evocazioni e suggestioni.
Il Museo della Permanente a Milano è pronto ad aprire i battenti, il 6 ottobre 2018, alla mostra Caravaggio. Oltre la tela: La mostra immersiva.
Una straordinaria esperienza multimediale originale e inedita, che ha visto il coinvolgimento di oltre 50 professionisti di cinque nazionalità diverse andando a realizzare un progetto unico e inedito. Un racconto per immagini d’eccezione, che costituisce il secondo capitolo della grande esposizione che l’ha preceduta. Organizzata da Mondo Mostre Skira, con la consulenza scientifica di Rossella Vodret e il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ci aspetta un viaggio all’interno della vita e dell’opera dell’artista milanese.
L’uomo e il suo genio sono le tematiche centrali di questa produzione artistica di grandissimo livello. I capolavori di Caravaggio, una lettura inedita di tutta la sua opera, in un incontro emozionante per scoprire da vicino la sfera più intima e privata della sua travagliata esistenza. Un mix di fattori portano lo spettatore a vivere in prima persona, con gli stessi occhi del genio lombardo, l’operato realizzato.
I quadri del Caravaggio in un percorso emozionante e coinvolgente
Si potranno appunto ammirare, quadri inediti e troppo delicati per essere trasportati, ma anche opere custodite in luoghi privati, inamovibili dalla propria sede, in cui emergono dettagli unici e indispensabili per capire realmente il genio del Merisi. Tra le tante opere troviamo, i quadri della Cappella Contarelli a San Luigi dei Francesi o della Cappella Cerasi a Santa Maria del Popolo, così come le opere del Louvre, estremamente fragili, come la scandalosa Morte della Vergine – dipinta per essere posizionata sull’altare di Santa Maria della Scala a Roma e rifiutata dai committenti – e ancora il dipinto murale del Gabinetto Alchemico del casino Ludovisi o la gigantesca tela con la Decollazione del Battista conservata nella Concattedrale de La Valletta a Malta, che valse a Caravaggio la Croce di Malta, o la Medusa conservata agli Uffizi e tanti altri ancora.
Grazie all’utilizzo del video mapping, le opere verranno proiettate in un gioco di sequenze nella loro integralità architettonica dando la possibilità al visitatore di fruirle, capendo la loro genesi creativa.
La mostra sul Caravaggio a Milano impiega nuove e sofisticate tecnologie per accompagnare il visitatore in un percorso immersivo cinematografico. Un viaggio emozionante e coinvolgente, che lo rende partecipe in prima persona della storia dell’uomo che si cela dietro al nome di Caravaggio. Il percorso della durata di 45 minuti è accompagnato da una narrazione intensa che presenta i luoghi dell’anima del pittore: dalla gioventù milanese – segnata dal flagello della peste – alla spiaggia della Feniglia, luogo della sua morte, passando attraversato la straordinaria Roma del primo Seicento. Crocevia di potenti nobili e porporati, artisti, e movimenti artistici.
Quattro atti illustrano la vita del pittore e oltre quaranta opere ne raccontano da vicino il personaggio. Una crono storia che ripercorre, come una narrazione teatrale, i momenti salienti della sua vita.
Nella prima parte, dedicata alla gioventù e formazione si vede il giovane artista diventare apprendista a Milano e successivamente trasferirsi nella Capitale dove inizierà la sua carriera. Cuore pulsante artistico d’Europa invaso da centinaia di artisti all’opera, avrà modo di mettersi in gioco dipingendo le sue prime opere straordinarie quali Riposo nella fuga in Egitto, la Buona Ventura e I Bari.
Il secondo atto sono gli anni del trionfo. Nel 1600, la svolta, con la commissione della Cappella Contarelli a San Luigi dei Francesi: un enorme successo. Dipingerà poi il Gabinetto Alchemico e la Cappella Cerasi, la sua fama giunge a Firenze con la Medusa commissionata dal Cardinal del Monte per Federico I de’ Medici.
Il terzo atto guarda da vicino la vita privata di Caravaggio. Il gioco d’azzardo, le taverne, la frequentazione di prostitute fanno tutte parte di questa sezione. Ne nascono capolavori come Giuditta e Oloferne, Amore Vincitore, la criticata Madonna dei Pellegrini, la Madonna dei Palafrenieri, la Morte della Vergine che viene rifiutata dai Carmelitani Scalzi. Di lì a poco ucciderà in una rissa Ranuccio Tomassoni e fuggirà finendo per essere giustiziato a morte.
L’ultimo atto è dedicato agli anni della fuga. Prima a Napoli poi a Malta dove dipingerà capolavori come il Ritratto del Gran Maestro Alof de Wignacourt, o la Decollazione. Ma anche da Malta, dopo una lite, dovrà scappare in Sicilia dove lascerà opere straordinarie come il Seppellimento di Santa Lucia o la Resurrezione di Lazzaro. Rientrerà a Napoli dove dipingerà il Martirio di Santo’Orsola, suo ultimo quadro e si imbarcherà per tornare verso Roma. Morirà il 18 luglio 1610 a Porto Ercole senza aver compiuto quarant’anni.