Londra, Parigi, Miami, ma anche Firenze, Torino, Verona. Le destinazioni imperdibili per i collezionisti italiani e internazionali
Il calendario è tratto. Si torna ai ritmi sfrenati pre-pandemia. Prima di passare in rassegna il meglio delle fiere d’arte da una parte all’altra del globo, menzione d’obbligo alle tre più importanti manifestazioni espositive di sempre – riunite negli stessi mesi in via del tutto eccezionale: la Biennale di Venezia (dal 23 aprile al 27 novembre), documenta a Kassel (dal 18 giugno al 25 settembre) e Manifesta a Prishtina, capitale del Kosovo (dal 22 luglio al 20 ottobre). Non solo. Restando in tema non prettamente affaristico, un vero e proprio happening sulle coste adriatiche ha sconvolto la coda dell’estate italiana. Dall’1 al 4 settembre scorso, le vie screpolate di Monopoli, in Puglia, sono state travolte da un’onda di 60 galleristi, 60 artisti, 12.000 visitatori, tutti attirati dalla seconda edizione di Panorama. Una mostra diffusa organizzata dal consorzio ITALICS, a cura di Vincenzo De Bellis – appena nominato direttore delle quattro fiere di Art Basel nel mondo – che ha sparpagliato 70 opere per le strade e i luoghi dell’antico borgo di pescatori. Come l’installazione di Stefano Arienti proposta dalla Galleria Massimo Minini, sipari d’inchiostro metallico tra la navata centrale e gli altari laterali della chiesa di San Salvatore. O ancora la monumentale Famiglia del satiro del caravaggesco Cesare Fracanzano, nella chiesa dei SS. Anna e Giuseppe, a proporla è Giacometti Old Master Paintings.
Ma torniamo all’imminente presente. Dopodomani, 22 settembre, la storica BIAF – Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze, guidata da Fabrizio Moretti, darà la tradizionale mega cena di gala sulle rive dell’Arno, a Palazzo Corsini, curata dalla patinatissima Gucci Osteria da Massimo Bottura. Gong d’inizio della fiera: sabato 24 settembre, c’è tempo fino a domenica 2 ottobre per visitarla. I protagonisti: circa 80 tra i migliori mercanti d’arte antica e alto antiquariato al mondo, dal Rinascimento fiorentino al Novecento italiano e internazionale, con nomi che spaziano dal cinquecentesco Le Tentazioni di Sant’Antonio, offerto dalla Galleria Carlo Orsi per € 1 milione, fino al Carro di Fausto Melotti nello stand di Robertaebasta, stimato € 160.000. Ritorno alle consuete date anche per ArtVerona, in scena dal 14 al 16 ottobre, con un dialogo continuo tra gli attori italiani e internazionali. Alle sezioni consolidate – Main section, Introduction, Next, Evolution, Solo, LAB – si aggiungono nel 2022 nuovi format e iniziative. A partire da Habitat, che presenta gli ambienti di grandi artisti storici italiani, concepiti come spazi immersivi; e poi ancora Visiting Curator, in cui direttori e curatori da tutto il mondo sono invitati a scoprire la ricerca e gli artisti delle più disparate gallerie.
De Jonckheere, Frieze Masters 2021. Photo by Deniz Guzel. Courtesy of Deniz Guzel/Frieze
Stesse date, latitudini lontane. Dal 12 al 16 ottobre in Inghilterra torna Frieze, la regina del contemporaneo composta da Frieze London, dalla sorella “antica” Frieze Masters e per finire da Frieze Sculpture, con lo scenografico parco scultoreo all’aperto, tra i lavori di Robert Indiana, Ro Robertson e Ugo Rondinone. «Il 2022 segna un anno emozionante per Frieze Masters, celebriamo il decimo anniversario della fiera», anticipa il direttore Nathan Clements-Gillespie. «Quest’edizione offrirà un mix imperdibile di arte proveniente da sei millenni di storia, mettendo in luce alcune delle figure più amate e presentando talenti nuovi, finora sconosciuti». Monopoli, Firenze, Verona, Londra. Un altro volo, ultime tappe. Dal 20 al 23 ottobre sotto la Tour Eiffel arriva Paris+ per Art Basel: dopo la Svizzera, Hong Kong e Miami, la fiera più grande al mondo si prende – non senza clamori – il suo slot al Grand Palais Éphémère. Con tanti saluti alla storica Fiac. Poi giù ancora a Torino con Flashback, la fiera dedicata all’arte antica e moderna dal 3 al 6 novembre, in concomitanza con l’immancabile Artissima, per la prima volta sotto la guida di Luigi Fassi (leitmotiv: Transformative Experience). E subito su, ancora e ancora, Parigi andata e ritorno per il terzo polo fieristico appena sorto in città: Fine Arts Paris & La Biennale. In altre parole: La Biennale, precedentemente nota come La Biennale des Antiquaires, che si unisce alla giovane Fine Arts Paris. Per un totale di 80 gallerie – dagli old masters all’arte moderna e contemporanea, passando attraverso a mobili preziosi, manoscritti, ceramiche e arte tribale. Se lo cercate, qui, c’è. Ma più raro e più prezioso di quanto potreste immaginarlo.
Chiude la nostra rassegna la scintillante Art Basel Miami Beach (1-3 dicembre). Tra le palme della Florida si concentrano in una settimana oltre 20 fiere d’arte sparse a macchia d’olio per la città – da Art Miami a Context, da Scope a Untitled – e un’infinità di eventi più o meno kitsch, più o meno glamour, per uno degli appuntamenti più seducenti e suggestivi dell’anno artistico. Palate patinate di arte, moda, lusso ed esagerazione ad ogni livello che gravitano sul Convention Center a South Beach, sede di Art Basel. La chiosa migliore – eccentrica, esasperata, cangiante – per quello schizofrenico luna park che è il sistema dell’arte.