14 settembre 2023: Phillips sbarca a Milano
La data – almeno per gli addetti del settore – è di quella da passare e ripassare con l’evidenziatore giallo. Fluo. Perché, senza girarci attorno, le cose stanno che uno dei più importanti attori del mercato dell’arte internazionale (il fatturato 2022 è stato di 1,3 miliardi di dollari) apre una nuova sede in Italia. E ciò significa tre cose: scommessa, espansione, visione. La major alza quindi il sipario nel cuore della capitale finanziaria italiana, tra le vie della porzione più antica (ed elegante) della città, quella che guarda Sant’Ambrogio. Via Lanzone, precisamente. Palazzo Visconti, per essere pignoli. E proprio qui, in occasione dell’apertura degli spazi dedicati, abbiamo incontrato la – copio e incollo per sicurezza – Specialist, Associate Director Italia Margherita Solaini. Parliamo di una delle figure chiave del prossimo corso della casa d’aste, giunta a Milano (come Phillips, che però rimane salda anche nella sua sede di Berkeley Square) dopo anni di Swinging London. Da qui partiamo, da Londra, dalle rive del Tamigi in cui scorre la Brexit e un Paese intero…
… com’è cambiata la città in questi ultimi mesi?
Oggi Londra è una città diversa rispetto a quella dove mi sono trasferita tanti anni fa per frequentare il King’s College. Come per ogni altra città del mondo, la pandemia ha infatti messo in pausa molti progetti culturali, ma adesso le cose sembrano tornate alla normalità. Frieze si terrà il mese prossimo (11-15 ottobre) e, come sempre, i collezionisti di tutto il mondo si ritroveranno a Londra in concomitanza con la settimana delle aste. A ogni stravolgimento geopolitico segue un periodo di stabilizzazione, ma Londra continua a essere un epicentro fondamentale per il mondo dell’arte a livello internazionale.
Mostre?
Londra ha una tradizione storica e una posizione di preminenza molto consolidate nel sistema dell’arte, che permettono a gallerie e musei di proporre al pubblico mostre di livello straordinario. Una delle mostre che aspetto con maggiore trepidazione e visiterò durante Frieze Week è la grande retrospettiva di Marina Abramovic che aprirà alla Royal Academy a fine settembre, la prima di un’artista donna nelle gallerie principali del museo. Cinque anni fa Arturo Galansino ha curato una mostra magnifica a Palazzo Strozzi a Firenze e non vedo l’ora di vedere di nuovo questa artista grandiosa a Londra.
Mercato?
Londra è ancora la piazza con il volume d’affari più grande dopo New York. Oggi l’Italia è il secondo Paese d’Europa per numero e valore di opere d’arte vendute da Phillips, quindi Milano rappresenta l’estensione ideale per noi, adesso e per il futuro.
Phillips Milano © Ugo Dalla Porta
Ti ringrazio per l’assist: Milano. Proprio oggi (14 settembre) sbarcate in città con una mega sede in Via Lanzone. Parliamo del tuo lavoro a Phillips: in cosa consisteva e, ora, da Specialist, Associate Director in Italia in cosa consiste?
Il lavoro da Specialist consiste in due parti. La prima è relativa allo studio e alla conoscenza delle opere, che si impara prima con lo studio e l’aggiornamento costante e poi sul campo, trascorrendo intere giornate a guardare le opere, toccarle, misurarle, controllarne lo stato di conservazione, osservarle sotto la lampada a raggi UV. La seconda è basata sulla cura del rapporto con i collezionisti che potenzialmente possono comprare le opere o, al contrario, scelgono di affidarsi a noi per venderle. Prima mi occupavo di tutta la parte relativa alle opere a Londra e di quella delle relazioni con i clienti a Milano e in Italia. Adesso potrò dedicarmi a entrambe qui.
Cosa fa un Associate Director?
Come Associate Director di Contemporary Art, ho un ruolo di rappresentanza e il mio compito è far conoscere Phillips a ogni livello, dagli studenti di arte dell’Istituto Marangoni di Firenze, al pubblico della Biennale dell’Antiquariato dove nel corso dell’ultima edizione ho parlato di donne e arte con il direttore Fabrizio Moretti e il grande collezionista Christian Levett, ai collezionisti che incontro alle fiere o alle cene.
La tua giornata-tipo lavorativa?
Non esiste, ed è una delle cose che preferisco di questo lavoro! Si passa da giornate più simili a quelle degli accademici, dedicate allo studio e alla ricerca, a quelle interamente passate a contatto con i clienti, che vogliamo aggiornare costantemente sugli ultimi trend e consigliare sul momento giusto per vendere o comprare un determinato lavoro o artista. Quando siamo in deadline con l’uscita del catalogo dell’asta, poi, i ritmi diventano serratissimi, perché dobbiamo impegnarci su tutti i fronti per fare sì che le opere che ci sono state affidate vengano riprodotte nel modo più accurato possibile in modo da massimizzarne anche il rendimento finanziario. È come lavorare per una casa di moda dove l’asta è la sfilata, lo spettacolo finale. È di grande impatto scenico e dura poco, ma dietro c’è un lavoro immenso.
Margherita Solaini © Maria Moratti
Che dimensione assumerà Phillips a Milano? Che obiettivi vi siete posti a breve e lungo termine?
Siamo davvero emozionati di aprire a Milano in un magnifico spazio disegnato da Luigi Caccia Dominioni, e abbiamo lavorato a stretto contatto con la figlia e la nipote per arredarlo in modo da preservarne l’essenza. Il risultato assomiglia a una raffinatissima abitazione privata, dove classico e contemporaneo si mischiano per dare vita a una nuova realtà. Stiamo ancora definendo il programma, ma mi piace pensare che questa sarà la missione di Phillips qui, diventare un luogo di aggregazione culturale in grado di catalizzare selling exhibitions, cene, talk e collaborazioni con altre realtà milanesi e italiane.
Potresti descrivere Phillips in poche parole? Cosa vi distingue dalle “altre”?
Come sai, Phillips ha scelto di focalizzarsi solo su sei categorie di mercato, che riteniamo siano quelle dove il mercato d’asta è più forte e le prospettive di crescita più elevate. Rispetto ai nostri competitor abbiamo un business model più snello, che ci permette di rinnovarci costantemente e prendere decisioni e renderle concrete molto velocemente. Inoltre, avere meno dipartimenti li molto coesi e coerenti fra loro. Arte contemporanea e design, per esempio, possono dialogare meravigliosamente fra loro!
Lavorare in una realtà come Phillips è l’aspirazione di moltissimi neo-laureati. Consigli?
Il mio primo consiglio è di essere sempre pronti a cogliere le occasioni mano a mano che si presentano. Il secondo è di vedere più arte possibile, a Milano abbiamo istituzioni come Fondazione Prada e Hangar Bicocca, che ci portano artisti e curatori internazionali di livello altissimo. Anche le fiere come MiArt e Artissima sono molto utili per farsi l’occhio. Infine, credo che un’esperienza a livello internazionale sia imprescindibile oggi, penso a Londra, a New York, a Hong Kong, ma anche a Seoul!
Phillips Milano © Ugo Dalla Porta
Qual è lo stato di salute del mercato dell’arte, ora, nel 2023?
Siamo in un momento di stabilizzazione del mercato. Il Covid, come ogni situazione di emergenza, ci ha abituato a risultati stellari nell’arte, che è considerata un bene rifugio. Adesso siamo tornati più in linea con la normalità, che ci mette al riparo da possibili bolle speculative che nel lungo periodo fanno più male che bene. Inoltre, la qualità premia sempre e una bella opera farà sempre un risultato.
Artisti contemporanei da tenere sott’occhio?
Comincio con la pittrice Sarah Miska, che ha debuttato nella nostra asta New Now a Londra, e dipinge dettagli del mondo equestre, come la coda di un cavallo o gli speroni di un fantino, con una precisione scultorea paragonabile a Domenico Gnoli. C’è una tensione erotica nei suoi lavori che trovo davvero rara.
Oppure la giovanissima Georg Wilson, che ha appena inaugurato una mostra a Palazzo Monti, e crea mondi fantastici popolati da creature prive di genere sessuale, che vivono in armonia con gli animali e l’ambiente.
La scorsa settimana sono riuscita a trascorrere ventiquattro ore a L’Aquila, dove ha avuto luogo la terza edizione di Panorama, e mi hanno colpito i lavori di Ad Minoliti, rappresentata da Peres Projects, e un neon di Yael Bartana, un’artista più established di Raffaella Cortese, con la monumentale scritta “Patriarchy is History” Ti ho menzionato quattro artiste donne, quindi forse comincia a essere vero!
Post inaugurazione di Milano: i prossimi appuntamenti da segnare sul calendario?
L’appuntamento più importante saranno le aste del 12 e il 13 ottobre a Londra, concomitanti con Frieze. A novembre invece siamo molto fieri di avere una partnership con la prima mostra italiana di una grandissima artista donna internazionale. Non posso dirti altro per adesso, ma frequentando e seguendo il nostro nuovo spazio Phillips a Milano saprai presto di più!