Ospitata fino all’11 settembre nelle sale del Mudec, la mostra David LaChapelle. I Believe in Miracles a cura di Denis Curti e Reiner Opoku racconta un viaggio tra le opere provenienti direttamente dallo studio dell’artista, per presentare la visione di un mondo nuovo e una nuova umanità possibile.
Un percorso caratterizzato da oltre 90 opere
La grande mostra personale “David LaChapelle. I Believe in Miracles”, al Mudec di Milano, con oltre 90 opere, è il risultato di un percorso di ricerca artistica che dura da una vita e che racconta LaChapelle da un punto di vista inedito e inaspettato. Accenti di cultura pop, acquisiti a seguito della sua formazione con Andy Warhol, nella New York degli anni ’80, illustra lo sfaccettato vissuto di David LaChapelle. Una fotografia artistica unica nel suo genere, caratterizzata da un’acuta consapevolezza del tempo in cui viviamo, ci accompagna attraverso una serie inedita di opere che fanno parte della nuova e visionaria fase di produzione. Con questo nuovo progetto, curato da Reiner Opoku e Denis Curti, insieme allo studio LaChapelle, il Museo delle Culture ospita un percorso espositivo che mette al centro uno sguardo critico sull’animo umano attraversato da gioie, dolori, solitudini, passioni, insicurezze e ideali.
David LaChapelle The Holy Family with S. Francis 2019 Hawaii ©David LaChapelle
Un’analisi incentrata sull’uomo e il rapporto con la realtà circostante
Un’analisi incentrata prettamente sull’uomo e il rapporto con sé stesso, con l’ambiente circostante e nella società umana e nella Natura. Una visione personalissima che il Mudec attraverso l’allestimento di questa retrospettiva presenta l’animo interiore dell’artista da un punto di vista antropologico unico.
David LaChapelle The Holy Family with S. Francis 2019 Hawaii ©David LaChapelle
Un intersecato viaggio personale
Una dimensione più profonda e spirituale che continua a rinnovarsi attraverso linguaggi e liturgie figlie del nostro tempo, mantenendo uno stile riconoscibile. Partendo da opere che denunciano la vulnerabilità del pianeta e la fragilità dell’uomo, insieme a un repertorio che guarda alla pop culture e lo star system del cinema, della musica, dell’arte, la mostra si snoda attraverso immagini rivelatrici della visione dell’artista verso un mondo nuovo, che cerca una natura incontaminata e lussureggiante dove possono convivere spiritualità, amore e bellezza e dove uomini e donne possono vivere finalmente liberati dall’alienazione e in connubio con il contesto naturale. Un intersecato viaggio personale attraversato da sentimenti e memorie, esperienze di vita che alla fine si ritrovano tutte sullo stesso piano.
David LaChapelle After the Deluge: Statue 2007 Los Angeles ©David LaChapelle
Analizzare il segno artistico di LaChapelle
Dai soggetti classici della storia dell’arte alle pop star più famose, tutte rivisitate con caratteristiche estetiche proprie per la serie Deluge e quella successiva After the Deluge. Tra gli altri quadri appartenenti alle serie Land Scape, Revelations, New World giocano con tematiche attuali come l’antropocentrismo e ci presentano un punto di osservazione rinnovato. Scatto dopo scatto è possibile osservare come lo stile dell’artista cambi di passo diventando sempre più intimo e riflessivo, abbandonando la dimensione surreale per abbracciarne una più realista.