Fondatrice e direttrice creativa dell’omonimo brand di gioielli ed erede di quarta generazione di Fendi, Delfina Delettrez debutta come guest curator per il progetto Sotheby’s ‘Contemporary Curated Milan’.
@_m_a_r_c_o_b_a_r_o_n_i_ @jacopo_pergameno
Aperta alle offerte dal 10 al 17 dicembre su sothebys.com, l’asta Contemporary Curated Milan comprende 114 opere ed include lotti con prezzi di partenza attorno ai € 400. L’occasione rappresenta una splendida opportunità rivolta a tutti i millenials collezionisti e amanti dell’arte per avvicinarsi all’universo culturale di Sotheby’s. E magari fare il primo acquisto di un’opera di artisti contemporanei emergenti e non solo. Perché la speciale selezione di Delfina Delettrez-Fendi comprende anche nomi altisonanti, conosciuti al grande pubblico, come: Lucio Fontana, Giorgio Morandi, Joan Miró, Carla Accardi, Robert Rauschenberg, Fortunato Depero e Fausto Melotti.
Sotheby’s ‘Contemporary Curated Milan’, Lotto 70, HERMAN NITSCH, Ohne title, olio su juta, firmato e datato 1995 sul retro, base d’asta €15,000–20,000
Non è la prima volta che Sotheby’s si affida alla curatela di giovani talenti internazionali e attraverso la loro eclettica visione propone una antologia dal forte impatto contemporaneo. Lanciato nel 2014, il progetto Contemporary Curated ha visto prima New York e poi nel 2016 Londra come capitali ospitanti l’asta, mentre tra i guest curator si sono susseguiti Erdem, Margherita Missoni e Oprah Winfrey.
Sotheby’s ‘Contemporary Curated Milan’, Lotto 43, LUCIO FONTANA, Concetto spaziale – Teatrino, serigrafia e cartone sagomato, firmato e numerato 39/75 sul retro, eseguito nel 1968 da Edizioni Plus, Baden Baden, in 75 esemplari, di cui 20 numerati in numeri romani. Base d’asta €10,000–15,000
Definita dalla rivista The Times come “una delle designer di gioielli più innovative in circolazione”, Delfina Delettrez Fendi è entrata a far parte della collezione permanente del Musée des Arts Décoratifs del Louvre nel 2009. Cresciuta tra Roma e Rio de Janeiro, nell’atmosfera culturale rivolta al Bello e all’eccellenza che da sempre la famiglia Fendi promuove nel nostro paese, la designer è in prima persona una vera e propria intenditrice e amante dell’arte. “Guardando la mia collezione mi rendo conto che comprende principalmente artisti italiani. In particolare lavori di Cesare Tacchi, Alberto Burri e Lucio Fontana; amo anche collezionare disegni a matita su piccola scala di Hans Bellmer, Carol Rama e Ugo Rondinone. Quando eravamo piccoli, mio fratello aveva un bellissimo dipinto di dinosauro nella sua stanza e sono cresciuta credendo che fosse stato magistralmente dipinto da lui, fino a quando un giorno ho scoperto che in realtà era un’opera del genio di Schifano!”, racconta Delfina a Sotheby’s.
Lotto 61, MARIO SCHIFANO, Al Mare, 1965, smalto e grafite su tela, firmato sul retro. Base d’asta €40,000–60,000
Mario Schifano compare infatti tra i suoi artisti preferiti anche per questa speciale selezione delineata per Sotheby’s, con il lotto n. 64 dal titolo Al Mare, uno smalto e matita su carta, eseguito nel 1965 con base d’asta tra €40,000 – 60,000. “Sorrido sempre vedendo un’opera di Mario Schifano, mi riporta alla mia infanzia”, spiega la designer che tra le 15 opere scelte per ‘Contemporary Curated Milan’ ha inserito anche l’artista trapanese Carla Accardi, con un vivace smalto su sicofoil del 1967. Segni rosa n. 2 porta con sé lo spirito ribelle della talentuosa pittrice che nel secondo dopoguerra, in un panorama artistico pressoché maschile, riuscì a imporre la propria visione artistica diventando la prima astrattista italiana di fama internazionale. Nel dialogo vibrante tra il materiale trasparente lucido, il sicofoil, e il colore fluorescente del suo riconoscibile tratto, risaltano l’intensa ricerca della luce e la riflessione sullo spazio.
Lotto 92, JOAN MIRO’, Serie III (D. 90), eseguito nel 1970, acquaforte e acquatinta con colorazione a mano, una delle 13 impressioni uniche colorate a mano su pergamena oltre all’edizione numerata di 50 su carta tessuta Arches, stampato da Lacourière, pubblicato da Maeght, Parigi.
Mi sono dedicata a questa edizione di “Contemporary Curated Milan” così come mi relaziono al mio lavoro e al collezionismo, attratta dalle opere più evocative”, spiega Delfina Fendi parlando dell’asta on line. Guardo molto all’arte cinetica, sono affascinata dai bei meccanismi. Come si può apprezzare dal mio bracciale Tourbillon dove l’antica tradizione artigiana italiana si unisce a una sorta di visione post-apocalittica, senza rinunciare alla cura dei dettagli realizzati a mano”. L’arte ha sempre ispirato la creatività della designer che, dal lancio della prima collezione di gioielli nel 2007 presso il concept store parigino Colette, ha rivoluzionato l’idea di contemporary jewelry. I suoi monili anatomici, l’occhio vittoriano “lover’s eye” e i celebri bracciali one of a kind hanno definito con il loro spirito avanguardista, fuori dalle regole e dalle convenzioni, una nuova gioielleria contemporanea concettuale.