Elliott Erwitt in mostra: 70 immagini per raccontare uno dei più grandi fotografi contemporanei e ripercorrere tutta la sua carriera a ritroso.
Fino al 24 gennaio 2019, le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia ospiteranno la retrospettiva Icons, che raccoglie ed espone settanta delle foto di Elliott Erwitt più famose.
Surreale e romantica la vena artistica che si apre dinnanzi al visitatore. La storia del Novecento riproposta attraverso la tipica ironia e occhio critico nei confronti della società del tempo. Elliot Erwitt, fotografo universalmente riconosciuto per l’abilità di presentare la realtà circostante attraverso scatti fotografici che gettano uno sguardo sulle assurdità presenti nella nostra società piuttosto che alle sue malattie. Con un grande umorismo, Erwitt considera la fotografia uno degli strumenti più importanti per descrivere il quotidiano e la società che lo abita. L’artista ha, infatti, sempre sostenuto l’estrema importanza dell’umorismo nelle sue fotografie: “Far ridere le persone è uno dei piu’ grandi che si possano raggiungere. È molto difficile, per questo mi piace”.
Elliot Erwitt: novant’anni in mostra in 70 iconici scatti
Cogliere il momento, imprimerlo per sempre nella storia della memoria collettiva e farlo diventare icona costituivano gli obiettivi principali dell’artista francese. È il caso della lite tra Nixon e Kruschiev, dell’immagine di Jackie Kennedy durante il funerale del marito, del celebre incontro di pugilato tra Muhammad Alì e Joe Frazier, del fidanzamento di Grace Kelly con il principe Ranieri di Monaco.
Il percorso espositivo persegue attraverso un incontro ravvicinato di alcuni dei ritratti più famosi che disseminano il racconto dello scorso secolo. Che Guevara, Marlene Dietrich, Marilyn Monroe, sono solo alcuni dei volti più famosi che sarà possibile ammirare nelle sale delle Scuderie. Proprio grazie alla loro forza romantica come il California Kiss, o l’aspetto più intimo e privato, come quello relativo alla nascita della sua primogenita neonata sul letto, osservata dalla mamma, consentono di ammirare l’artista da vicino.
La sottile e puntigliosa ironia del matrimonio di Bratsk, o quelle dei suoi cani, uno dei suoi soggetti preferiti, per via del loro atteggiamento naturale e irriverente, pongono in luce il modo in cui Erwitt ama prendere gioco la società nonché se stesso. Tra le varie sezioni della mostra, ne troviamo una documentale con i giornali e le pubblicazioni originali su cui comparvero per la prima volta le immagini.