Il design è di casa, nelle sale di Palazzo Serbelloni. Alla vigilia della nuova asta, online dal 16 al 23 aprile, la coordinatrice dell’incanto ci introduce gli highlights della vendita meneghina di Sotheby’s, da Gio Ponti ad Alessandro Mendini fino al Brasile contemporaneo di Alê Jordão. Con una panoramica a 360° sul collezionismo di settore.
Iniziamo con una breve presentazione. Qual è stato il tuo percorso, prima di approdare da Sotheby’s?
Subito dopo la laurea triennale in Economia e Gestione dei Beni Culturali sono entrata in Triennale Milano. Qui, per otto anni, ho avuto la fortuna di incontrare, incrociare, conoscere e relazionarmi con i grandi maestri del design, italiano e non solo, con i grandi curatori del nostro tempo, e ancora di avvicinarmi sempre di più al design – inteso come oggetto d’arte da preservare, elogiare, studiare e ammirare. Dopo questa fantastica esperienza nel mondo museale, nel 2023 sono approdata da Sotheby’s, a Milano, prima come Project Manager, mentre ora mi occupo del dipartimento di Design in Italia.
Milano, Triennale, Sotheby’s, Palestro, Palazzo Serbelloni, il design… La tua relazione con la città? I posti che ami?
Milano è la mia città natale, un luogo dove sono cresciuta e che porto nel cuore. È una città frizzante e in costante trasformazione: proprio in questo dinamismo affonda le radici la mia passione per il design, ed è precisamente questo che rende Milano l’ambiente ideale per nutrire la mia curiosità e la mia voglia di sapere. Tra i miei posti del cuore ci sono ovviamente la Triennale, che adesso ospita una mostra di Alessandro Mendini, Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini; il Museo Poldi Pezzoli, dove attualmente è esposto il Polittico Agostiniano di Piero della Francesca; e infine il quadrilatero del silenzio, tra Villa Invernizzi con i suoi fenicotteri, La Ca’ Dell’Oreggia e Villa Necchi Campiglio.

Eugenia Fassati, 20th Century Design, Sotheby’s Milan
Il ruolo del design da Sotheby’s Milano.
Sotheby’s ha introdotto vendite dedicate al design a Milano nel 2022, in risposta alla crescente domanda da parte dei collezionisti di oggetti di designer italiani e internazionali all’avanguardia. Da allora, le vendite di questo tipo di Sotheby’s, in Italia, hanno raccolto un grande successo, accogliendo un afflusso di nuovi acquirenti e partecipazioni da tutto il mondo. Il presidio di Milano si inserisce infatti in un dipartimento globale, guidato da Florent Jeanniard da Parigi. Da quest’anno, proprio in risposta alla forte domanda dei collezionisti, Sotheby’s Italia ha deciso di implementare le vendite di design organizzando due aste all’anno, una ad aprile (durante il Salone del Mobile) e una a dicembre. La prima, più sartoriale, comprenderà una selezione di lotti dall’animo contemporaneo e includerà progetti che, anche se realizzati 60 anni fa, mantengono un’assoluta contemporaneità. La seconda vendita sarà invece focalizzata sui grandi maestri del design e prevederà all’incirca un centinaio di lotti.
Ci sveli qualche dettaglio della tua prima asta, in calendario fra un paio di settimane?
Si terrà dal 16 al 23 aprile, in concomitanza con il Salone del Mobile, e presenterà un’offerta di pezzi che, insieme, mostrano l’influenza del design italiano sullo sviluppo della categoria dal XX secolo fino ai giorni nostri. Parte dell’offerta – da Barovier e Toso ad Arman, da Gio Ponti ad Antonio Cagianelli, da Isamu Noguchi ad Alessandro Mendini – sarà inoltre esposta nelle gallerie di Sotheby’s a Milano e sarà visitabile dal 18 al 21 aprile. Grande novità di quest’anno è che abbiamo collaborato con l’acclamato chef Davide Oldani, che ha selezionato alcuni dei suoi lotti preferiti, tra cui la splendida poltrona Proust di Alessandro Mendini e l’installazione Carnaval di Ale Jordao, creata per rendere omaggio alla Sala da Ballo Lutrario di Carlo Mollino.

Gaetano Pesce, Alzata “Half Ball” in resina colata, stima € 5,000 – 6,000, Courtesy of Sotheby’s
Parliamo di strategie. Come avvicinare i collezionisti al design?
Negli ultimi cinque anni, Sotheby’s ha svolto un ruolo fondamentale nella crescita della base di collezionisti di design del XX secolo – che tradizionalmente è costituita da clienti che effettuano transazioni solo all’interno della categoria. Negli ultimi cinque anni, Sotheby’s ha ampliato notevolmente questa base di collezionisti, suscitando un nuovo interesse da parte di clienti che sono soliti collezionare belle arti come l’arte impressionista, moderna e contemporanea. Ciò ha accresciuto il numero di offerenti totali per il design del XX secolo e ha sbloccato il potere di offerta superiore di questi collezionisti cross-over. E per fare questo bisogna in primo luogo essere presenti sul mercato, organizzare talk, iniziative, selling exhibitions, guardare sia ai collezionisti established che alla next generation.
In generale, come gira il mercato italiano, dal punto di vista del design? E come si inserisce Sotheby’s in questo dialogo?
Questa stagione segnerà la nostra terza asta dedicata al design a Milano. La vendita di debutto ha quasi raddoppiato la minima stima pre-incanto per un totale di 1 milione di euro, e da allora la categoria ha realizzato complessivamente all’incirca 2 milioni di euro. Abbiamo deciso di introdurre vendite dedicate al design qui in Italia, in risposta alla crescente domanda di design da parte dei collezionisti della regione e di altri Paesi. Per dare un po’ di dati, la nostra prima asta ha portato oltre un terzo di acquirenti nuovi per noi, mentre nella seconda abbiamo visto offerte da 26 Paesi. Tutto ciò a testimonianza di quanto sia crescente la domanda sia per il design italiano che per quello internazionale.

Antonio Cagianelli, Mobile Bar “Piramide”, stima €8,000- 10,000, Courtesy of Sotheby’s
A livello mondiale, invece?
A livello globale Sotheby’s è leader indiscussa del mercato, e da oltre cinque anni continua a realizzare le vendite più alte in questa categoria rispetto a qualsiasi altra casa d’aste. L’esempio più recente è rappresentato dalle aste di New York dello scorso dicembre, tra cui la Important Design che, da sola, ha totalizzato quasi 16 milioni di dollari.
Design e trend. Che cosa c’è nell’aria?
Più che un artista o un trend in particolare, credo che il fenomeno a cui stiamo assistendo sia piuttosto una riscoperta del design stesso. Di oggetti non solo puramente funzionali, ma anche da ammirare, contemplare, rispettare e riscoprire. Oggi le persone stanno riscoprendo la propria casa, stanno riscoprendo il piacere di creare uno spazio proprio che sia accogliente e unico.
Per concludere: che cosa non può mancare nella tua casa ideale?
Sicuramente delle sedute intorno al tavolo di Gio Ponti e una lampada di Sottsass per celebrare il passato. Mentre, per stare al passo con il presente, una bella libreria di Martino Gamper e la seduta Polipo di Ronald Sasson.
