Up The Heavis è il titolo della mostra personale dell’artista tedesco Peter Wächtler. Costruita interamente su un gioco di opposti, le opere presenti saranno in esposizione fino al 15 agosto 2020 alla Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano.
Ossimori in stretto dialogo tra loro
Il titolo Up the Heavies, letteralmente “Sollevare i pesanti”, anticipa il tema sviluppato nel percorso espositivo della mostra, che fino al 15 agosto sarà ospitata nelle sale della Fondazione. Le opere esposte, apparentemente prive di collegamenti lineari, sono caratterizzate da relazioni opposte di velocità e lentezza, pesantezza e leggerezza, astrazione e figurazione, grandezza e piccolezza, narrazione e rappresentazione, specificità e generalismo. Ossimori in stretto dialogo tra loro, che portano a incrementare l’attenzione visiva e il coinvolgimento cognitivo continuo dell’osservatore, il cui sguardo è continuamente sollecitato a una nuova possibilità di lettura.

PETER WÄCHTLER. UP THE HEAVIES.
Installation view at Fondazione Antonio Dalle Nogare.
Photo Jürgen Eheim
Courtesy Fondazione Antonio Dalle Nogare
Dialettica di opposti
Esposte nella grande sala al piano terra, tre serie di sculture figlie della manualità gestuale dell’artista, frutto della forza delle sue braccia. Fiori, animali, gru realizzati in bronzo, acciaio e vetro. Apparentemente di facile e immediata realizzazione, la loro espressività è la testimonianza di un lavoro meticoloso, primario, quanto ossessivo. Accanto alle sculture troviamo, in una dialettica di opposti, un ciclo di fotografie in bianco e nero e una serie di acquerelli. Da una parte, elementi naturali, provenienti dall’ambiente esterno, dall’altra la gru, simbolo dello sviluppo industriale, della costruzione e della costante cementificazione delle nostre città: una rappresentazione fotografica della dicotomia che la quotidianità ci fa vivere ogni giorno. Una sperimentazione continua di forme e figure passate, presenti e future nate dall’animo creatore di Wächtler, artista berlinese che si lascia contaminare dall’animo controverso della città.

PETER WÄCHTLER. UP THE HEAVIES.
Installation view.
Photo Jürgen Eheim
Courtesy Fondazione Antonio Dalle Nogare
Lavorazione di materiali
Le due sculture in bronzo che rappresentano due animali: un lupo ed un orso sono raffigurati come due marinai in movimento continuo. Volutamente abbozzate, sono realizzate in uno dei materiali nobili della scultura classica e sono definite nei minimi particolari.

PETER WÄCHTLER. UP THE HEAVIES.
Installation view.
Photo Jürgen Eheim
Courtesy Fondazione Antonio Dalle Nogare
Fotografie come documento
Alle pareti troviamo, invece, da una parte, fotografie che documentano una serie di scatti realizzati a Bolzano in luoghi tipici, poco riconoscibili, della città, dall’altra acquerelli che rappresentano paesaggi generici, quasi fantastici. Ancora una volta a colpire lo sguardo il contrasto generato dall’iconografia delle opere: chiaroscuri delineati, contro acquerelli dai colori delicati, ma dai confini poco riconoscibili e velati.

PETER WÄCHTLER. UP THE HEAVIES.
Installation view.
Photo Jürgen Eheim
Courtesy Fondazione Antonio Dalle Nogare
Untitled Vampire. Continua dicotomia
A chiudere la mostra, il film dell’artista il quale interpreta un vampiro, da qui il nome della pellicola Untitled (Vampire). Tutto ruota intorno a lui e al suo mondo, ai suoi desideri e alla sua lussuria. Egli esiste in una continua dicotomia tra vita e morte, ma anche tra realtà e finzione.