Fino all’8 Maggio 2016, la maison Hermès celebra l’eccezionale talento del naturalista e artista Robert Dallet con una mostra ospitata al GAM di Milano.
“Forte e fragile: I grandi felini nell’arte di Robert Dallet”, realizzata in collaborazione con Panthera, l’organizzazione mondiale per la tutela dei felini selvatici con sede negli USA, proseguirà dopo Milano il suo percorso itinerante a Monaco di Baviera, Hong Kong, Taiwan e Bombay. L’esibizione comprende più di 60 opere tra quadri, disegni e schizzi dell’artista, selezionati dalla collezione Emile Hermès e dalla collezione privata della famiglia di Robert Dallet. Un omaggio non solo alla collaborazione ventennale dell’illustratore con la maison parigina, ma anche un potente messaggio di tutela e sensibilizzazione sulla precaria esistenza dei felini selvatici e dei loro habitat a livello globale. Thomas S. Kaplan, presidente di Phantera ha così commentato: “Il progetto Robert Dallet Initiative for Wild Cat Conservation è una riaffermazione concreta dell’intuizione di Leonardo da Vinci secondo cui “l’arte è la regina di tutte le scienze, essa trasmette conoscenza a tutte le generazioni del mondo”.

Nato nel 1923 nella Francia nordoccidentale, Robert Dallet si appassionò al disegno fin dalla tenera età e, durante un soggiorno parigino, rimase colpito dallo zoo del Jardin des Plantes studiando gli animali in cattività.
La carriera che intraprese per Air Afrique nel 1975 lo portò a viaggiare nel continente africano e ad immergersi nella natura per osservare e conoscere la vita e gli istinti degli amati felini. Una passione che emerge in ognuno dei quadri e delle gouaches presenti al GAM. Si resta affascinati quanto fedeli siano le rappresentazioni che l’artista propone nelle sue opere, è un’armonia di dettagli e sfumature potente e magnetica.

Verso la fine degli anni ’80, l’allora presidente di Hermès, Jean-Louis Dumas, rimase colpito da quel talento naturale, frutto di una intensa fusione tra arte e scienza e commissionò a Rober Dallet il suo primo carré per la maison, Kenia. Fu il primo di una lunga serie, in tutto 25, a cui seguirono l’iconico Jungle Love nel 2000 e Les Tigreaux del 2012.
“Li ho dipinti per omaggiare la loro bellezza e per invogliarvi a condividere la mia passione, che è la mia ragione di vita” diceva Robert Dallet.
Una mostra da non perdere!