In occasione della settimana del Salone del Mobile 2017, la Galleria Carla Sozzani, presenta un’esposizione unica e particolare, Pierre Cardin. Les Sculptures Utilitaires. Un omaggio allo stilista che ha disegnato il futuro e dato forma alla materia. Da martedì 4 aprile a lunedì 1° maggio 2017.
Pierre Cardin nel suo studio - credits Galleria Carla Sozzani
“I miei mobili sono sculture. Mi piace lavorare come uno scultore, è la mia vita, la mia passione, la mia felicità e la mia gioia. La ragione del mio lavoro.”
Pierre Cardin, l’eccentrico stilista, precursore di forme e idee, ha dato vita nel tempo, a progetti di design, che negli anni Settanta hanno definito la visione del grande couturier.
Accanto alle sue creazioni di moda, i mobili hanno occupato un ruolo di rilievo nella sua vita. (clicca qui per leggere l’articolo completo a lui dedicato)
Pierre Cardin accanto al suo aereo - credits Galleria Carla Sozzani
Le “Sculptures Utilitaires”, ora in mostra alla Galleria Carla Sozzani, è una collezione di mobili di design creata dallo Studio Pierre Cardin.
Arredi e luci in cui lo scultore della moda traduce le sue figure geometriche, i tagli simmetrici, le curve, nell’arredo quotidiano, aggiungendo a questi pezzi di puro design, la funzione utilitaristica. Lo stilista d’altronde adora considerare i suoi mobili come se fossero abiti.
Les Sculptures Utilitaires. Pierre Cardin - credits Galleria Carla Sozzani
«Ragiono come uno scultore, creo una forma. È un procedimento per cui ciò che conta è la creazione di una linea che non c’era prima. E che è destinata a durare».
Les Sculptures Utilitaires. Pierre Cardin - credits Galleria Carla Sozzani
Lo stile di questi pezzi d’arredamento si è evoluto nel tempo, senza mai smettere di stupire l’utente. Da questo percorso cominciato negli anni ’70, sono nate forme futuristiche che conciliano le tecniche della lacca tradizionale e dell’ebanisteria con le geometrie elementari. L’intuizione innovativa di Pierre Cardin diventa struttura e componente estetica. Mobili spaziali, lampade lunari, oggetti funzionali come armadi, cassettiere, scaffali, sono progettati da più prospettive e la loro funzionalità viene quasi nascosta dalla superficie laccata.
Les Sculptures Utilitaires. Pierre Cardin - credits Galleria Carla Sozzani
Dal tavolo cobra a quello aquila, il richiamo alla forma di questi animali carichi di significati simbolici è immediato. Profili astratti, che richiamano il senso di leggerezza, che lo stilista ha da sempre infuso nelle sue creazioni. Molte parti, scolpite direttamente sul legno, sono una caratteristica di questi pezzi. Il mondo della natura e la vita circostante sono fonte di ispirazione nella realizzazione di questa collezione colorata, ma molto pratica.
Les Sculptures Utilitaires. Pierre Cardin - credits Galleria Carla Sozzani
Un vulcano sempre attivo, che non si ferma mai. Grande organizzatore della sua attività, Cardin è una sorta di Re Mida, trasforma in oro tutto ciò che tocca, e ogni sua intuizione si rivela geniale.
Amante del particolare, all’inizio degli anni ’90 compra il Palais Bulles a pochi chilometri da Cannes. Villa senza angoli, dove tutto è tondeggiante, e la sua forma preferita predomina. Questo palazzo riempito e disegnato da linee sferiche è una meravigliosa visione futurista, che sposa esattamente i canoni e le forme geometriche ricercate dallo stilista. D’altronde, dopo aver creato nel 1954 il bubble dress, non poteva che lasciarsi incantare dalla struttura che rompe ogni schema e si insinua in un panorama architettonico nuovo. Ma l’impero di quest’uomo, che anno dopo anno ha collezionato successi, non si esaurisce qua.
Les Sculptures Utilitaires. Pierre Cardin - credits Galleria Carla Sozzani
Interessato ai grandi ambasciatori della cultura, non è riuscito a resistere al fascino di Casanova e del Marchese de Sade. Nel cuore di Rialto, a Venezia, Palazzo Bragadin, è stato dimora di Giacomo Casanova, il letterato dalla scrittura meravigliosa, e famoso per la sua vita tumultuosa. L’influenza che il seduttore ha avuto sull’artista, si è tradotta nel 2010 in una commedia musicale intitolata Casanova, amori e inganni a Venezia, presentata per la prima volta in Piazza San Marco, cornice ideale per rendere omaggio alla città e al famoso personaggio, di cui lo spirito ancora vive tra le mura della sua proprietà.
La città, grazie alla sua allure ha portato Monsieur Cardin a sviluppare un’idea, ancora in cantiere: la realizzazione di Palais Lumière. Una torre di 245 metri, costituita da sei dischi che richiamano le navicelle spaziali. Un’astronave in puro stile Cardin, che lo consacrerebbe ancora una volta come la figura leggendaria che è riuscita a cambiare la rotta di un’epoca.
Palais Bulles, vista - credits Louis Philippe Breydel
Anche Castello Lacoste, situato nel gioiello provenzale a pochi chilometri da Avignone, è intriso di storia e mistero. Appartenuto al famigerato Marchese de Sade, fu acquistato dallo stilista e venne trasformato in un teatro che ogni estate ospita il Festival di Lacoste.
Cardin, genio e maestro creativo poliedrico, ha abbracciato con gioia l’arte in tutte le sue declinazioni.
Un uomo che continua a vivere di passioni, e ha trasformato la sua fantasia in strumento di lavoro. Un intramontabile sognatore che si è guadagnato un posto nella storia.