Il Giappone continua ad essere protagonista di un ciclo di mostre itinerante in tutta Italia, che raccontano la cultura di queste terre lontane e misteriose. Il fascino di un Paese dalla storia avvincente e avviluppante non cessa di catturare la nostra attenzione.
Con la mostra Giappone. Storie d’amore e di guerra, curata da Pietro Gobbi, a essere al centro della attenzione troviamo ora, il Giappone classico e i suoi artisti della pittura tradizionale ottocentesca.
Da Hiroshige a Utamaro, da Hokusai a Kuniyoshi,saranno esposti a Palazzo Albergati di Bologna dal 21 marzo al 29 luglio.

Geisha e samurai, donne bellissime ed eroi leggendari, attori kabuki, animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri saranno i protagonisti. Soggetti tipici della iconografia giapponese, che evidenziano la bravura e capacità nel raccontare attraverso tecniche inventive il quotidiano. Grazie all’impiego di colori tenui, ricavati da materiali naturali, i pittori nipponici hanno coltivato sin dall’antichità, l’attitudine a cogliere mutamenti delle stagioni attraverso un profondo rapporto di rispetto e amore verso la Natura, tema ricorrente in molte delle tele presenti. L’effimerità del momento e la raffinatezza di un bocciolo di fiore di ciliegio spiccano sulle tele, dove accanto ad ampi spazi vuoti, i soggetti risaltano particolarmente.
Attraverso una selezione di oltre 200 opere, il Mondo Fluttuante dell’Ukyo-e arriva per la prima volta a Bologna, a Palazzo Albergati, calato per l’occasione nella elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo (1603-1868). La mostra offre un panorama completo anche sulla vita dell’epoca in Giappone, con l’esposizione di vestiti di samurai, kimono, ventagli e fotografie. Il percorso espositivo si snoda tra il suadente mondo femminile delle Geisha e delle Ōiran (le cortigiane d’alto rango) e il fascino dei leggendari guerrieri samurai, ampiamento descritto nelle opere del visionario Kunyoshi. Il racconto della nascita dell’ukiyo-e e le famose stampe Shunga ricche di erotismo, di cui Utamaro ne è maestro. Ci sono poi le opere che ritraggono gli attori del teatro Nō e Kabuki accanto a quelle che rappresentano il mondo della natura in tutte le sue manifestazioni – fiori, uccelli e paesaggi del grande illustratore Hokusai, degno di menzione, in quanto i suoi lavori furono un’importante fonte di ispirazione per molti pittori impressionisti come Claude Monet e post-impressionisti come Vincent Van Gogh e Paul Gaugin, che fecero dei fiori un elemento distintivo nelle loro opere. Ad accogliere i visitatori, ci sarà un ponte di legno, che una volta attraversato ci porterà in un mondo visionario e unico.
