Un periodo di grandi cambiamenti e invenzioni. La Belle Époque, con i suoi salotti, mode e costumi racchiusa nel segno grafico di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Giovanni Boldini, pittore del tempo
Dal 26 novembre 2022 al 10 aprile 2023 Giovanni Boldini, uno degli artisti italiani più amati di ognitempo, viene celebrato con una grande mostra a Palazzo Mazzetti di Asti. 80 capolavori dove perdersi tra letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot del tempo. Il ritmo sensuale del can can batte e riflette una straordinaria rinascita sociale e civile dell’epoca.
Un’indagine psicologica dietro a ciascuna dama
Il nuovo progetto espositivo, a cura di Tiziano Panconi, è dedicato al genio indiscusso di Boldini. I capolavori sono protagonisti di una narrazione cronologica e tematica al tempo stesso. Femminile e misteriosa la donna rappresentata nelle sue opere, che viene psicanalizzata per cogliere lo spirito più profondo dei suoi soggetti, scrutandone l’anima. Farsi ritrarre da Boldini significava svestire i panni dell’aristocratica superbia di cui era dotata ogni gran dama degna del proprio blasone. Occorreva stare al gioco e accettarne le provocazioni, rispondendo a tono alle premeditate insolenze ma, infine, concedersi, anche solo mentalmente, facendo cadere il muro ideologico, oltre il quale si celavano profonde fragilità.
Attimi fuggenti racchiusi in tele
Attimi fuggenti catturati dall’artista e ben rappresentati sulle sue tele. Occhiate sincere capaci di rivelare lo stato d’animo e la mimica del corpo più espressiva. Un’azione frazionata capace di trasformarsi in forza motoria fermata in un gesto volto a rigenerarsi nel successivo. Negli anni della maturità e poi della senilità, le lunghe e vorticose pennellate, impresse come energiche sciabolate di colore, rimodellavano in senso dinamico i corpi delle sue “divine” creature e il suo stile, a un tempo classico e moderno, costituiva la miglior risposta alle vocazioni estetiste dagli alti ceti sociali.
Un quadro storico fedelissimo
Sei sezioni per raccontare l’artista che passeggiando per Parigi guardava e osservava le persone dall’alto verso il basso, nonostante le sue umili origini, ma finito nei salotti dell’alta società. Tra gli 80 ritratti esposti, tutto ci porta a scoprire l’allure dei suoi protagonisti ritratti nel fiore della giovinezza, prima che l’autunno della vita appassisse la loro bellezza. E così l’opulenza di un’epoca si ricompone restituendo agli occhi dello spettatore un quadro storico fedelissimo, degno di ogni libro di storia.