Tra intrepidanti attese e rivisitazioni d’archivio, fino al 23 settembre 2023, sarà visitabile il progetto creativo Gucci Prospettive n.1 in Via Fiori Chiari a Milano ideato dal nuovo direttore creativo Sabato De Sarno.
Milano come scenario per una storia bellissima
Una lettera d’amore aperta dedicata a Milano e alla sua arte. Dal 19 al 23 settembre, Via Fiori Chiari, con il Bar Jamaica alle spalle, luogo di ritrovo per tutti gli artisti che passavano in città, ha ospitato una galleria temporanea dove un gruppo di giovani artisti selezionati ha esposto le proprie opere accompagnando il primo atto del nuovo percorso della Maison Gucci che sottolinea l’importante legame che esiste tra arte e moda. E proprio a Brera, il quartiere artistico della città, che si sarebbe dovuta tenere la sfilata di debutto venerdì 22 settembre, Ancora, del nuovo Direttore Creativo Sabato De Sarno prima che il maltempo sia arrivato a sconvolgere tutti i piani riportando dunque lo show nel suo quartier generale, il Gucci Hub.

TOMBOYS DON’T CRY, XYZ, 2021© The Artist
Un lavoro di selezione accurato
Stefano Collicelli Cagol, (PhD), direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e già curatore della Fondazione La Quadriennale di Roma (2018-2021), ha interpretato la visione per il primo appuntamento, Gucci Prospettive n.1, Milano Ancora. In mostra troviamo i lavori di Cristiano Rizzo, Martino Santori, Noura Tafeche, Valerio Eliogabalo Torrisi, selezionati da Sabato De Sarno insieme all’Accademia di Belle Arti di Brera, di cui sono stati alunni e sono inseriti nel primo volume omonimo di oltre 130 pagine che ci accompagnerà in un viaggio alla scoperta di una Milano divenuta mito grazie al proprio passato; una similitudine che accomuna anche la Maison dai tempi del suo fondatore fino a oggi.

Andrea Cocco, Andri, 2017 © The Artist
Cinque capitoli per un unico atto d’amore
Il volume racconta in cinque capitoli l’intricato legame tra l’arte milanese e l’ombelico della città: Dal primo capitolo, Brera, emerge il profilo di un luogo simbolo del movimento e di creazione e il volto di una città dove caos ordinato e rigore convivono. Il secondo capitolo, Strada ci ricorda un luogo non luogo compromesso dove bellezza e violenza convivono. Continua il libro portandoci nel terzo scenario, la Parola, dove l’architettura di Gabriele Basilico e gli scritti di Alda Merini convivono. Il volume si conclude poi con Momenti e in ultimo Ancora, primo atto di un lungo percorso, un inizio simbolico, quanto significativo attraversato da una storia controversa quanto affascinante.
