Una lettera d’amore indirizzata alle radici fiorentine del brand tutto italiano che da 102 anni rende possibile l’impossibile. La mostra Gucci Cosmos aperta a Shanghai in aprile ci catapulta nel cuore della Maison in un viaggio immersivo a 360°.
Scoprire la storia del tempo
Avanti e indietro, a spasso nel tempo attraverso i decenni per scoprire la storia e i prodotti più iconici della Maison dalla doppia G. Gucci Cosmos è un’esplorazione a doppio senso dei codici e dello spirito che hanno contraddistinto da sempre il marchio. Dai più classici che hanno definito un’epoca e sono stati reinterpretati dagli stilisti visionari, all’immagine sempre più progressista e inclusiva, ancorata al potere della creatività, che trasforma la tradizione e l’artigianalità nello specchio dei tempi, diventando motore di progresso sociale e di evoluzione estetica.
Passato, presente e futuro
Ideata dall’artista britannica Es Devlin e curata da Maria Luisa Frisa, studiosa della moda italiana, la mostra Gucci Cosmos attraversa il passato, il presente e il futuro snodandosi in otto mondi espositivo che riuniscono tesori, alcuni dei quali inediti, per raccontare e illustrare ciascuna delle diverse sfaccettature del brand. Dalla sua nascita nel 1921, principi irrinunciabili animano il brand e le sue infinite fonti di ispirazione, sempre attuali. Dal fondatore Guccio Gucci allo spirito pioneristico dei figli Aldo e Rodolfo, al potere di immaginazione dei direttori creativi più recenti: Tom Ford, Frida Giannini e Alessandro Michele.
L’espressione del tempo che modifica e riadatta ogni aspetto
Ogni passaggio racchiude l’espressione del tempo e la sua capacità di evoluzione. Come un abito può essere modificato e riadattato, allo stesso modo la pelle cambia e muta, rinnovandosi continuamente. Attraverso abiti, oggetti, personaggi e atmosfere il marchio viene letto e rivisto come un segno figlio di una cultura visuale condivisa, mai banale, che ci catapulta in un’esperienza espositiva immersiva il cui racconto è continuamente messo alla prova dall’immaginazione del futuro.
Otto sezioni per un’unica mostra
Ad aprire la mostra, Portals, che racconta la storia del fondatore Guccio Gucci e degli echi del periodo in cui come fattorino iniziò a studiare il mercato disegnando poi le emblematiche valigie alla fine degli anni ’20. Sezione dopo sezione la mostra viene scandita dagli altri elementi simbolo del brand: l’equitazione, dove i numerosi pezzi d’archivio stimolano l’immaginazione nel corso del tempo, Eden, terzo mondo che ripercorre la storia di Flora, l’aspetto più naturalistico di piante e fauna che risale al 1966, passando poi a Due e al periodo di Tom Ford, ma anche al rimando della sfilata Twinsbug del 2022 di Alessandro Michele. Con Archivio il visitatore è catapultato alla scoperta delle borse più iconiche, in uno spazio che richiama l’Archivio fiorentino. Cabinet of Wonders, gabinetto delle meraviglie, propone invece i look più inaspettati, che hanno costellato le singole collezioni e caratterizzato lo spirito libero anima di Gucci. Carousel, una serie di 32 manichini abbigliati in capi Gucci anni ’70 scorrono lentamente come i modelli su una passerella. Collegamenti inusitati e come una danza attraverso il tempo evidenzia una conversazione creativa continua. Duomo sottolinea lo spirito del tempo e omaggia la città meneghina.
Un’incarnazione esperienziale dell’anima di Gucci e un omaggio ai simboli e ai prodotti più iconici che evidenziano un brand che unisce creatività e artigianato volto a plasmare il futuro, fino al 28 giugno in mostra a Shanghai.