Da poco inaugurata, la mostra Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso costituisce un dialogo aperto tra l’universo artistico dei capolavori Thannhauser, per la prima volta in Europa, e il suo pubblico. Un incessante dinamismo, che indaga con stupore e sensibilità la straordinaria collezione esposta in modo permanente al Guggenheim di New York e oggi ospitata eccezionalmente a Palazzo Reale, fino al 1 marzo 2020.
Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin, Édouard Manet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent van Gogh fino ad arrivare a Pablo Picasso. Nomi importanti, di maestri illustri, presentati insieme, in una cornice diversa, per far emergere, con maggiore enfasi, i valori e le sfumature artistiche che li connotano. In questa mostra, curata da Megan Fontanella, curatrice di arte moderna al Guggenheim e promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, MondoMostre Skira, si intreccia una delle più grandi storie di collezionismo che ha contraddistinto il ventesimo secolo.
Aragosta e gatto (Le homard et le chat), Mougins, 11 gennaio 1965
Olio e smalto (est.) su tela, 73 × 92,1 cm
Solomon R. Guggenheim Museum, New York
Thannhauser Collection, Lascito Hilde Thannhauser
91.3916
© Succession Picasso, by SIAE 2019
Un viaggio emozionante nel cuore della Madre Arte
Cinquanta opere di estremo rilievo caratterizzate dalla stessa sostanza degli artisti che le hanno realizzate sono esposte nelle sale di Palazzo Reale a Milano. E’ facile perdersi nell’abbraccio intenso che Madre Arte ci regala. Da Renoir, di cui ammiriamo, con Donna con pappagallino (1871) e Natura morta: fiori (1885), l’assoluta poetica di vaporose pennellate per una rappresentazione chiara e gentile della borghesia parigina. I tagli fotografici e le scene di figure in pose spontanee costituiscono i soggetti prediletti dall’artista francese. Georges Braque, anticipatore del cubismo, sperimenta un uso del colore differente, eliminando volumi geometrici che spaziano tra le nuance più scure. Pennellate corte si traducono in nature morte e paesaggi geometrici, in cui tutto acquista una nuova visione.
Georges Braque
Paesaggio nei pressi di Anversa (Paysage près d’Anvers), 1906
Olio su tela, 60 x 81 cm
Solomon R. Guggenheim Museum, New York
Thannhauser Collection, Donazione Justin K. Thannhauser 78.2514.1
Maestri illustri e capolavori inestimabili
Di Paul Cézanne sono esposte sei opere, tra cui quattro di proprietà dei Thannhauser. I luoghi rappresentati sono paesaggi conosciuti e frequentati dall’artista, dove aveva affittato un capanno per dipingere in solitudine, usando i colori della Provenza.
Il mondo danzante di Edgar Degas, è racchiuso in tre splendide sculture in bronzo realizzate tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento ed esposte in armonia con la sala e le opere circostanti. Di Paul Gauguin è possibile ammirare un suo meraviglioso paesaggio Haere Mai del 1891, dipinto a Tahiti, che riflette l’idealizzazione romantica di un paradiso puro, le isole del Pacifico, che sedusse molti europei al finire dell’Ottocento. Altro celebre artista collezionato da Thannhauser è stato Edouard Manet. Il dipinto Davanti allo specchio (1876) è uno dei più importanti della collezione, dove il pittore ritrae una nota cortigiana di spalle con il corsetto semiaperto. Un quadro molto intimo, dalle pennellate libere e sfumate che creano l’impressione di una immagine fugace.
La presenza di Vincent van Gogh nella collezione è testimoniata da tre opere in cui l’influenza degli artisti francesi impressionisti e postimpressionisti è forte. Le opere di Pablo Picasso meritano un capitolo a parte. Grande amico di Justin Thannhauser, in mostra troviamo ben tredici sue opere, di cui dodici appartenuti ai Thannhauser e una, Paesaggio a Céret (1911), del Guggenheim.
Paul Gauguin
Haere Mai, 1891
Olio su iuta, 72,4 x 91,4 cm
Solomon R. Guggenheim Museum, New York
Thannhauser Collection, Donazione Justin K. Thannhauser
78.2514.16
© Solomon R. Guggenheim Foundation, New York (SRGF)
Arte e collezionismo. Un dialogo aperto
La mostra costituisce un percorso creativo articolato, che evidenza la magnificenza delle opere esposte e la bontà del loro collezionista, Justin Thannhauser, che donò l’intera collezione nel 1963 al Guggenheim di New York, ancora oggi ammirata quotidianamente da centinaia di americani e di turisti in visita nell’edificio-culto realizzato da Frank Lloyd Wright. Un importante omaggio al ruolo di questa famiglia nella difesa e nella promozione degli artisti di avanguardia europei durata oltre mezzo secolo.