A distanza di 110 anni dalla sua partecipazione all’Esposizione Internazionale dʼArte del 1911, Gustav Klimt torna in Italia con la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia. Un grande evento espositivo a lui dedicato per celebrare il percorso artistico della secessione viennese
A pochi giorni dalla sua apertura al Museo di Roma a Palazzo Braschi, la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia, ha contato un’affluenza totale di oltre 30mila visitatori amanti del grande pittore austriaco. Un viaggio nell’arte e nel segno grafico dell’artista, che con le sue opere, ha scritto una delle pagine più significative del Novecento europeo.
Un racconto a più voci
La mostra, aperta fino al 27 marzo 2022, ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e ne indaga il suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi. Oltre 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia. La rassegna, curata da Franz Smola e Maria Vittoria Marini Clarelli, e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna, presenta anche una selezione di dipinti e sculture di altri artisti, che supporta il racconto del periodo della Secessione viennese e dell’influsso di Klimt in Italia.
Gustav Klimt. Per un’opera d’arte totale
Una figura poliedrica, quella di Gustav Klimt, artista viennese, che abbracciava il pensiero dell’opera d’arte totale. Un’aspirazione che passava attraverso pittura e architettura fino alle arti applicate. Un brulicare di idee innovative, verso un percorso artistico nella Vienna di fine Ottocento e Novecento. Un contesto di grande fermento dove l’opera artistica di Klimt si inscrive elaborando un futuro artistico fluido, in bilico tra sogno e materia.
Un viaggio nel repertorio dell’artista
Un’analisi attraverso la pittura della donna e del suo ruolo sociale, ma non solo. Circondate da una cornice simbolica costituita da ornamenti concentrano lo sguardo dell’osservatore solamente sul viso e mani, che evocano un fascino nascosto e una superiorità spirituale incomparabile all’uomo, che spesso costituisce una figura di sfondo nel repertorio dell’artista.
Gustav Klimt Giuditta, 1901 Olio su tela, 84×42 cm Belvedere, Vienna © Belvedere, Vienna Photo: Johannes Stoll
Nel mondo simbolico di Klimt
Foglie d’oro, linee sinuose e le famose donne di Klimt, simbolo femminile e anticipatore del tema sviluppato in un secondo momento anche da altri artisti, tra cui Egon Schiele, ci accompagna in un viaggio tra opere iconiche, dove ritroviamo la donna in posa statica o in attesa. Esposti, lungo il percorso espositivo ritroviamo importanti titoli come Giuditta I, la Signora in Bianco, Amiche I. Il rapporto tra arte, artista costituisce il patrimonio artistico di Klimt e dà visione completa del pittore e della sua poetica artistica.
Gustav Klimt Ritratto di Signora, 1916-17 Olio su tela, 68×55 cm Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi
Una mostra unica, per scoprire tutti i soggetti entrati a far parte della vita dell’artista, considerato come uno dei più grandi pittori del XIX e XX secolo.