Ad Amsterdam la mostra che celebra un’icona senza tempo
Grandissima attrice e diva di fama internazionale. Icona di stile senza tempo. Di chi stiamo parlando?
Di Lei, una donna che non ha bisogno di presentazioni: l’inimitabile Marilyn Monroe.
Una mostra dedicata, “90 years Miss Monroe. Reflecting on a Female Icon”, racconta luci e ombre di questo mito del cinema diventato leggenda.

Biografia, storia e vita di un intramontabile simbolo di stile.
Era il 5 agosto del 1962, quando Marilyn Monroe, all’anagrafe Norma Jeane Baker, si suicidò nella sua casa di Los Angeles dopo aver assunto un cocktail letale di farmaci, suscitando grande clamore e curiosità nell’opinione pubblica dell’epoca.
Se quel brutto episodio non fosse mai avvenuto, il 1 giugno di quest’anno, la biondissima attrice statunitense avrebbe cantato “Happy Birthday” e spento la sua 90sima candelina.
Per ricordare la donna e il mito che vive tuttora nei cuori dell’amato pubblico, fino al 5 febbraio 2017, la Nieuwe Kerk di Amsterdam, chiesa neogotica sconsacrata, ospiterà una mostra biografica che ripercorre tutta la sua vita. Una location ambigua e insolita proprio come lo era la personalità dell’attrice: sensuale e affascinante sul grande schermo, sensibile ed introspettiva nel privato.
La nascita di una delle più grandi star di tutti i tempi.
“Diamonds are girl’s best friends” cantava Marilyn nella celebre pellicola “Gli uomini preferiscono le bionde” del 1953.
Ed è proprio questa la scena riprodotta al centro della navata che accoglie il visitatore. Alta ed imponente si erge su di una scalinata. Ai suoi piedi uomini distesi, folgorati dal suo fascino e grande potere seduttivo.
La mostra, costituita da più di 250 oggetti personali, molti dei quali appartenenti al collezionista d’arte tedesco Ted Stampfer, spalanca le porte sul mondo di Marilyn. Un viaggio introspettivo nella vita della star che ha posato una pietra miliare nella storia del cinema.
“Sapevo di appartenere al pubblico e al mondo non perché avessi bellezza o talento, ma perché non ero mai appartenuta a nessuno”
Le prime fotografie in bianco e nero, mostrano il volto di una bambina in cerca disperata di amore, di una famiglia che l’accudisca e che si occupi di lei. Ma gli anni passano e da “gatto randagio” come ella stessa si definisce, diventa brevemente una giovane teenager dai grandi sogni e ambizioni profonde. Presto comincia a posare come modella.
Il suo aspetto radioso e lo sguardo enigmatico bucano l’obiettivo attirando un vasto pubblico maschile.
Abbandonato il suo casto cardigan rosa cipria, comincia a scegliere un look che la faccia spiccare nella gloriosa Hollywood degli anni ’50. L’innocente fanciulla dal passato turbolento si trasforma così in un personaggio unico e originale, divenendo la femme fatale che oggi tutti conosciamo.
Un’immagine senza tempo di un mito intramontabile.
I piccoli dettagli che hanno caratterizzato il quotidiano e la sua realtà fatta di ciglia finte, cipria e bigodini, lettere, diari e appunti raccontano, come un libro aperto, il suo personale mondo interiore.
Una mostra in omaggio a chi ancora ammira e ama l’ammiccante fascino di Marilyn.
Gli oggetti e gli abiti di scena esposti parlano il linguaggio delle pellicole, e ripercorrono cronologicamente la carriera dell’artista. Dal famosissimo abito bianco indossato durante il film “Quando la moglie è in vacanza”, all’abito in raso rosso della commedia “Come sposare un milionario”.
Vestiti opulenti e sfarzosi, riccamente decorati che mettono in mostra le curve e tutta la sua femminilità, custoditi come pregiate reliquie in teche di vetro. Accanto a questi magnifici capolavori dell’alta sartoria, troviamo gli indumenti scelti durante il tempo libero: il dolcevita nero portato con i pantaloni capri, la camicia di seta firmata Pucci, gli occhiali da sole e il foulard.
Un ritratto complesso di un’icona che preferisce uno stile classico e sobrio nel tempo libero, ma che abbraccia l’eleganza di una diva con la semplicità della ragazza della porta accanto.
Una donna dalla doppia personalità che dovrà convivere con il suo doppio per tutta la vita.