Torna a Venezia, alla Fondazione Giorgio Cini, la seconda edizione di Homo Faber 2020. Crafting a more human future. Un grande evento culturale che celebra il meglio dei mestieri d’arte d’Europa e del Giappone, che sarà quest’anno ospite di eccezione al quale verranno dedicate diverse mostre per raccontare i suoi migliori maestri artigiani.
Cultura e savoir faire a Homo Faber 2020
Tecniche antiche, savoir faire tramandato di generazione in generazione e sguardo attento verso il futuro. Queste le principali tematiche protagoniste a Homo Faber 2020, organizzato da Johann Rupert e Franco Cologni, fondatori della Michelangelo Foundation, a Venezia, dal 10 settembre all’11 ottobre 2020. Oltre 400 gli artigiani e designer presenti alla mostra distribuiti lungo un percorso espositivo di circa 4.000 metri quadrati curato da un team di curatori, designer e architetti di fama mondiale. Ciascuno dei 17 gli spazi espositivi sarà dedicato a uno specifico aspetto dell’artigianato d’eccellenza mantenuto in vita dalla trasmissione dei saperi alle nuove generazioni. Un’esperienza coinvolgente che porterà il pubblico ad osservare da vicino la maestria che caratterizza la loro bravura e il loro savoir faire centenario. Inoltre, attraverso una serie di esibizioni satellite, Venezia si animerà e porterà Homo Faber in Città. Un interessante itinerario svelerà il patrimonio artigianale veneziano, le botteghe storiche e i laboratori della Fenice. Arte, cultura e artigianato: un ensemble d’eccezione.
©Courtesy of the Fondazione Giorgio Cini
Capitale umano, valore incommensurabile
Attraverso una serie di mostre, che metteranno in luce le tradizioni artigianali del Sol Levante, il visitatore avrà dunque la possibilità di vivere in prima persona l’esperienza dell’artigianalità a rischio di estinzione. Un palcoscenico inedito dove questi maestri, creatori di magnificenze, caratterizzati da un bagaglio di tecniche, tradizioni, metodi innovativi e creatività, abbracciano il visitatore e lo introducono in un viaggio prestigioso. Una serie di spettacolari esposizioni metteranno in luce sia il capitale umano, che rappresenta un valore incommensurabile e l’essenza delle creazioni più pregiate su cui la mostra intende focalizzarsi, sia le narrazioni più speciali, influenze territoriali e la varietà di materiali che fanno di un oggetto un capolavoro. Un’autentica celebrazione dell’eccellenza artigiana europea.
Homo Faber 2020 Curators and Designers with Founder Franco Cologni and Executive Directors Fabienne Lupo and Alberto Cavalli – Laila Pozzo©Michelangelo Foundation
Il Giappone. Ospite d’onore di Homo Faber
Partendo proprio dai tesori europei, Homo Faber 2020 allargherà i propri orizzonti per volare fino in Giappone e indagare il sottile legame culturale che unisce quest’ultimo con l’Europa. Come ospite d’onore della manifestazione, Homo Faber 2020. Crafting a more human future gli renderà uno speciale omaggio conferendo ai suoi stimati maestri, il titolo di Conservatori di Proprietà Culturali Intangibili. Di questi Tesori Nazionali Viventi, come vengono comunemente chiamati, il pubblico potrà sia ammirare le loro creazioni: porcellane, un’arpa laccata, kimono tinti a mano e molto altro – ma anche visitare una mostra fotografica che li ritrae all’interno dei loro atelier. Inoltre, grazie all’impiego di installazioni video, i visitatori saranno trasportati virtualmente all’interno delle botteghe d’Europa per vivere un’esperienza a 360°. Un allestimento iconico della Madama Butterfly di Puccini lascerà tutti di incanto.
«L’unicità di Homo Faber 2020 sta nel fatto che ci permette di vedere cosa succede quando cuore e mente si esprimono attraverso le mani»,
Franco Cologni, co-fondatore della Michelangelo Foundation.