Archiviate – in successione – Hong Kong, Londra, Parigi e Torino, si atterra nella capitale totale del mercato dell’arte: New York. Nelle aste delle prossime due settimane – dalla multimilionaria Collezione Landau ai monumentali Diebenkorn, Richter, Rothko e Basquiat – passano le sorti di un’intera annata.
Novembre, nel mercato dell’arte, fa rima con due cose: le spettacolari aste a New York, le passeggiate d’autunno a Central Park, verso il Met, la Frick, il Guggenheim e il quartier generale di Sotheby’s dopo essere stati abbagliati dal Rockefeller di Christie’s. Esattamente oggi, martedì 7 novembre, entriamo nel vivo delle due settimane clou del sistema, i giorni in cui si gioca la stagione intera: le big auctions e le great sales della Grande Mela. Due gli sfidanti principali sul ring scintillante di Manhattan: Christie’s e Sotheby’s. Se l’anno scorso la scena era stata monopolizzata dall’asta “che ha fatto la storia” (vista la qualità delle opere e il fatturato da oltre 1,62 miliardi di dollari), la Paul Allen Collection, in questa nuova tornata d’incanti il plot si è ribaltato: è Sotheby’s a bruciare la storica rivale aggiudicandosi l’affidamento della Landau Collection, in vendita l’8 e 9 novembre. Pablo Picasso, Willem de Kooning, Robert Rauschenberg, Mark Rothko, Andy Warhol e altri giganti dell’arte moderna e contemporanea sono i protagonisti di un catalogo che, stime alla mano, potrebbe fruttare tra i 400 e i 500 milioni di dollari. Forse di più. Un quarto di questo risultato potrebbe arrivare da un unico grande dipinto: Femme à la Montre di Pablo Picasso. Un top lot coi fiocchi, che potrebbe addirittura scalfire il record per il pittore spagnolo (ovvero i 179 milioni di dollari di Les Femmes d’Alger Version “O” del 1955) che resiste dal 2015, quando Christie’s lo propose sempre qui, a New York. La sua aggiudicazione darà il via a una serie di otto vendite che corrono fino al 16 novembre. Tra queste la Modern Evening (13 novembre), dove a guidare il catalogo è ancora il pittore spagnolo, questa volta con Compotier et guitare del 1932 (la stima non è stata divulgata), accompagnato da Claude Monet e i suoi delicati e sospesi filari di Pioppi sulle rive dell’Epte da 30-40 milioni di dollari.

Claude Monet, Peupliers au bord de l’Epte, temps couvert. Courtesy of Sotheby’s
La serata del 15 novembre è invece dedicata al contemporaneo. The Now Evening Auction è guidata da Jenny Saville e il suo Shift, olio su tela di membra e carni schiacciate fino a sovrapporsi (9-12 milioni di dollari), un valzer orgiastico di corpi che le potrebbe valere un nuovo record in asta (per ora fermo a 12,5 milioni). Stessa valutazione per Plunge di Kerry James Marshall, che miscela testi e riferimenti politici e storici, disposti tutti insieme sul bordo di una piscina; poco meno la stima (7-10 milioni), ma antenne puntate sul Walkers With the Dawn and Morning di Julie Mehretu, fresca di record appena un mese fa a Hong Kong (9,32 milioni). La sera stessa il testimone passa alla Contemporary Evening, dove spiccano le opere di tre giganti del Novecento: Basquiat, con Self-Portrait as a Heel (Part Two) da 40-60 milioni; Richter, con un maestoso Abstraktes Bild da 25-35 milioni; e Joan Mitchell con un superbo Sunflowers da 20-30 milioni.

Jenny Saville, Shift. Courtesy of Sotheby’s
Sponda Christie’s, si parte stasera con la prima delle cinque vendite live dal Rockefeller Center. Apre le danze la 20th Century Evening. Top lot un dionisiaco Bacco di Cy Twombly stimato 18-25 milioni di dollari. Seguono, di nuovo, i grafemi segnici e numerici di Basquiat, tra i cui spicca un volto (anonimo) al contempo impaurito e minaccioso (Untitled, stima 10-15 milioni). Sulla stessa scia vola il Belle’s Turquoise di Brice Marden, esempio perfetto di ciò che il pittore definiva come “pittura sciamanica” (stima 8-12 milioni), apice del suo stile lirico. Dai primi monocromi degli anni Sessanta alla definizione di forme fantasiose e poetiche, i suoi dipinti “piani” hanno sempre celato un’inaspettata profondità. Come il dipinto del 1999 Nice’n Easy di John Currin, che immerso nel freddo bagliore della luce del Rinascimento settentrionale raffigura la carne morbida ed elastica di due nudi femminili. Ispirata alla lussureggiante ritrattistica manierista, la sua pittura riesce però a incarnare alcuni stilemi contemporanei, rendendo lo stile immediatamente riconoscibile.

Cy Twombly, Untitled (Bacchus 1st Version II) © Christie’s Images Limited 2023
Il 9 novembre scatta l’ora della 20th Century Evening Sale, anticipata da vari profumi di record anche senza le stime dichiarate ufficialmente. Vedi alla voce Recollections of a Visit to Leningrad di Richard Diebenkorn e Charred Beloved I di Arshile Gorky. Il paesaggio di Diebenkorn vibra di echi matissiani, per uso estremo del colore e mistificazione astratta; non a caso è stato realizzato nel 1965, subito dopo un viaggio del pittore in Unione Sovietica, dove per la prima volta vide dal vivo le opere di Matisse. Il dipinto di Gorky, invece, rappresenta un ponte ideale tra Surrealismo (per Breton, il pittore armeno era l’ultimo della sua schiera di artisti dei sogni) e Astrattismo, con alcuni accenni di figure fantastiche che galleggiano in un mare rosa. Altre due le opere dalla valutazione “misteriosa”, ma per cui è difficile immaginare un nuovo record. La prima è Figure in Movement di Francis Bacon, una straordinaria meditazione sull’amore, la perdita e la transitorietà della condizione umana. Dipinto nel 1976, la tela si colloca all’interno del gruppo di lavori che seguirono la tragica morte del suo compagno George Dyer avvenuta nel 1971. Nel lavoro le sue sembianze si uniscono a quelle di Bacon, formando una figura ambigua simbolo della loro viscerale relazione. Che possa arrivare ai 50 milioni di dollari? Una valutazione plausibile anche per la seconda, Untitled (Yellow, Orange, Yellow, Light Orange) di Mark Rothko, un profondo oceano arancio alto più di due metri che l’artista realizzò nel 1955, anno della sua prima grande mostra alla storica galleria Sidney Janis di New York. Questo giugno, il quadro è stato in vendita ad Art Basel, alla cifra di 60 milioni di dollari, da Acquavella, senza trovare acquirenti. Che sia giunto il tempo di rifarsi? Tra gli altri grandi dipinti in asta anche Fruits et pot de gingembre di Paul Cézanne (35-55 milioni), un Untitled di Joan Mitchell (25-35 milioni) e L’Empire des Lumiéres di René Magritte (25-35 milioni). Capolavori unici, iconici, onirici, pronti a far piovere meraviglia e milioni sui grattacieli di Manhattan per poi riflettersi più su, nei cieli di Magritte, in quelli della Grande Mela, in quelli del mondo intero.
