Una mostra speciale, ospitata nelle sale del Museo del Tessuto di Prato fino al 21 novembre, Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba mette in mostra i costumi e gioielli di scena usati nel corso della prima assoluta della Turandot di Puccini andata in scena per la prima volta al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926 sotto la direzione di Arturo Toscanini.
Un’esposizione inedita, dal fascino suggestivo
Un’esposizione inedita, suggestiva, multidisciplinare e di ampio respiro, ripercorre le vicende che hanno portato il compositore toscano Giacomo Puccini a scegliere Galileo Chini, voluto fortemente dal maestro per la realizzazione delle scenografie di ispirazione orientale. Molte le istituzioni museali, di tutta Italia, che hanno collaborato alla realizzazione della mostra, sia pubbliche sia prestatori privati.

Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba
Oltre1.000 metri quadri di percorso espositivo
Il percorso espositivo della mostra di oltre 1.000 metri quadri si apre nella Sala dei Tessuti Antichi. Inevitabile il richiamo all’Oriente e ai suoi costumi, con una selezione di circa 120 oggetti della collezione Chini, proveniente dal Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze. Maschere teatrali, porcellane, strumenti musicali, sculture, armi e manufatti d’uso di produzione thailandese e cinese danno il benvenuto al visitatore, facendolo entrare nel vivo dell’esposizione.

Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba
Nel vivo dell’Opera
La mostra prosegue al piano superiore e ci fa entrare nel vivo dell’Opera. Esposta, una sezione dedicata alle scenografie per la Turandot che mette in evidenza il forte influsso che l’esperienza in Siam ebbe nell’evoluzione del percorso creativo e stilistico di Chini. In questa sala sono esposti anche i cinque straordinari bozzetti finali delle scenografie della Puccini Turandot. Tra le scene più famose, troviamo Vasto piazzale della reggia, dove viene rappresentata la reggia e tutto lo sfarzo della principessa, appagando le aspettative del Maestro.

Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba
Turandot Puccini: costumi dal fascino antico
Esposti nella terza e ultima i costumi della prima dell’opera, di cui è possibile trovare anche 30 costumi straordinari provenienti dall’archivio della Sartoria Devalle di Torino, comprendenti ruoli primari come l’Imperatore, Calaf, Ping, Pong e Pang, il Mandarino e i secondari i Sacerdoti, le Ancelle, le Guardie, i personaggi del Popolo. Tutti gli abiti presenti in mostra sono stati ideati e realizzati da Luigi Sapelli, detto Caramba, primo vero costumista del Novecento. E’ lui che ha firmato gli spettacoli in cartellone al Teatro alla Scala di Milano per oltre vent’anni e che ha gestito una sua sartoria di costume cine-teatrale fino alla sua morte avvenuta nel 1936.

Luigi Sapelli (in arte Caramba) Bozzetto per costume di Turandot 1926 Milano, Museo Teatrale alla Scala
Un’esperienza artistica a 360°
A completare l’experience, troviamo esposti anche alcuni bozzetti originali realizzati da Umberto Brunelleschi, artista inizialmente designato da Puccini e il manifesto originale della prima dell’opera.
Una mostra straordinaria, che celebra la storia di un’Opera entrata nella storia. Un vero e proprio viaggio nel mondo del teatro, così affascinante, quanto prezioso.
