La Swinging London protagonista, fino al 17 luglio 2022, a Palazzo Cipolla a Roma in una mostra inedita dedicata all’arte contemporanea. In esposizione, un’ampia selezione di opere realizzate da 13 artisti appartenenti a diverse generazioni, che hanno respirato il fermento creativo della capitale britannica divenuta il teatro di una rivoluzione sociale, dai “Sixties” in avanti.
Da Hockney a Scully, da Kapoor ai fratelli Chapman, da Hirst a Khan
Tanti artisti dai grandi nomi accomunati dal fatto di aver vissuto intensamente Londra, figlia del dinamismo e anticonformismo e polo principale dell’arte contemporanea. Il percorso della mostra London Calling. Da David Hockney a Julian Opie, curata da Javier Molins e Maya Binkin, si snoda e conduce il visitatore lungo un viaggio ideale in grado di condensare, in oltre trenta opere, la storia dell’arte contemporanea europea e occidentale, sia dal punto di vista delle sperimentazioni stilistiche che da quello delle ricerche di tipo concettuale.
Mat Collishaw Seria Ludo, 2016 Acrilico, alluminio, luci LED, motore, vernice, resina, acciaio, cera 343,89×375,24×375,24 cm Courtesy the Artist © Mat Collishaw by Siae 2022
Rappresentazioni di stili liberali e rivoluzionari
Di sala in sala, dipinti, sculture, installazioni e arazzi si alternano tra loro. Rappresentazioni di libertà e stile rivoluzionari spaziano attraverso l’utilizzo di materiali differenti: dal vetro al tessuto, dall’acciaio all’alabastro, ma anche una borsetta da donna in edizione limitata e un vaso tradizionale cinese decorato, entrambi realizzati da Grayson Perry, artista noto per aver trasportato l’esplorazione del genere e dell’identità in una sfera personale.
Colori arditi e modalità di lavoro creativa
Degne di attenzione particolare sono poi le opere realizzate con l’iPad e l’iPhone di David Hockney, uno degli artisti più importanti XX e XXI secolo, che si caratterizzano per l’attenzione alle risonanze psicologiche ed emotive. Colori arditi e una modalità di lavoro sempre più creativa: che comincia con il digitale e termina con la stampa in grandi formati per esaltarne il tratto e le tinte.
Foto di Angelo Marinelli
Le sculture di Anish Kapoor rivelano un utilizzo raffinato ed ingegnoso dei materiali plasmati per creare luoghi immaginifici ad alta carica emotiva. La visione di un’opera di Kapoor equivale a un incontro che produce sul pubblico un profondo impatto fisico. Tre le sue opere esposte, che invitano il visitatore a guardare più da vicino e scoprire nuovi significati intrinsechi.
I fratelli Jake & Dinos Chapman, artisti provocatori del mondo dell’arte, mettono in luce un’ipocrisia collettiva, un’esigenza di infrangere i tabù della società. In mostra, l’iperrealistico giubbotto esplosivo da terrorista fuso in bronzo, che si colloca nel solco della loro ricerca improntata alla denuncia dell’ipocrisia collettiva e della spettacolarizzazione morbosa che spesso accompagnano la morte e la violenza.
Foto di Angelo Marinelli
Damien Hirst, nome pop sul panorama artistico, analizza invece il legame che sussiste tra la mortalità e la fragilità del corpo umano. Una rappresentazione dello studio medico affollato di farmaci e oggetti di uso sanitario affianca lo Gadolinium, che egli stesso ha definito essere caratterizzato da «un approccio scientifico nei confronti della pittura simile a quello delle società farmaceutiche verso la vita».
Spaziando tra scultura, pittura, fotografia e video, Idris Khan utilizza tecniche di sovrapposizione per creare opere originali. Parole impresse su timbri riportano frammenti di testo dove l’artista esprime pensieri, sentimenti e reazioni al primo anno di Covid.
Foto di Angelo Marinelli
Un viaggio articolato e profondo intento ad indagare le tendenze e le manifestazioni più significative dell’arte in tutte le sue forme.
Cover_Foto di Angelo Marinelli
Approfondisci gli Itinerari di Wellmade nella città di Venezia alla scoperta dell’arte sublime di incidere il vetro.