Tutto pronto per le Evening Sales di Londra, primo vero stress test del 2024 dedicato all’arte moderna e contemporanea. Uno sguardo ai top lot di Sotheby’s e Christie’s, alla vigilia dell’inizio ufficiale
I riverberi del primo mattino che increspano la Senna. E l’inverno tiepido del mercato ad accoglierli, oltremanica, a Londra, nei quartieri generali di New Bond e King Street. C’è attesa tra i due punti cardinali di Mayfair per questo primo vero e proprio esame d’ingresso della nuova stagione del mercato internazionale. E c’è, come l’aria d’incipit racconta, un capolavoro di Claude Monet all’asta, nella settimana degli incanti dedicati al XX e al XXI secolo – il primo termometro dell’arte moderna e contemporanea, come da migliore tradizione. Matinée sur la Seine, temps net dates, si chiama, il bagliore iridescente dell’alba che si mescola placido allo scorrere del fiume. La sua stima, da Christie’s: una cifra compresa tra £ 12 e 18 milioni. Risponde a stretto giro Sotheby’s, Monet versus Monet, quasi una sfida non scritta: Arbres au bord de l’eau, printemps à Giverny, del 1885, è la placida tela impressionista proposta domani, 6 marzo, dalla maison di Patrick Drahi. È rimasta nella stessa collezione privata per oltre vent’anni, fu dipinta en plein air, spinta dalla stessa tensione di «dipingere l’aria», ovvero «l’impossibile», e adesso calca il rostro londinese con una valutazione calmierata di £ 5-7 milioni. Come inizio, niente male.
Claude Monet, Arbres au bord de l’eau, printemps à Giverny. Courtesy of Sotheby’s
Su il sipario. Si fa lunga la lista di capolavori all’incanto, sotto il martello della London Week. Vedi Sotheby’s, che offre Homme à la pipe di Picasso – un lavoro tardo, del 1968 – mix esatto tra un moschettiere che fuma la pipa e un torero, omaggio per niente velato a Diego Velázquez e Rembrandt van Rijn. Stima: £ 8-12 milioni. O ancora il piccolo Studio di George Dyer ad opera di Francis Bacon, acquistato direttamente dalla Marlborough Gallery di Londra nel 1970, anno in cui fu dipinto, e poi inghiottito tra le pieghe del mercato per oltre mezzo secolo. Seducente, intimo, tormentato. Fu incluso nella più importante mostra dell’artista a Parigi nel 1971, al Grand Palais, ed è ispirato a una fotografia di Dyer scattata da John Deakin intorno al 1964 – una delle tante trovate strappate, accartocciate e schizzate di vernice nello studio di Bacon dopo la morte dell’artista. La valutazione pre-asta, oggi: £ 5-7 milioni. Indugiamo ancora tra i capolavori di Sotheby’s, la prima a sfilare in ordine di tempo, il 6 marzo, con un inedito incontro del format The Now – dedicato ai giovani, ai giovanissimi, ai riscoperti, ai cosiddetti artisti red-chip – e dei maestri, più o meno altisonanti, del Novecento internazionale. Ci sono tutti: dalle tinte acide di Victor Man ai paesaggi fiabeschi di Salvo, dalle stratificazioni violacee di Jadé Fadojutimi ai beer garden di Nicole Eisenman, dritti e diretti ai grandi del secolo XX, Gerhard Richter, Andy Warhol e Jean Dubuffet in primissima linea. Due lotti per tutti: Soirée snob chez la Princesse del 1946, iconica narrazione di segni e di colori primari ad opera di Joan Miró (stima: £ 5-7 milioni); e ancora Portrait de Geneviève avec un collier de colombes di Françoise Gilot – le colombe del colletto che si stagliano sull’azzurro del maglione, come fosse un cielo di lana – donato dall’artista ad Arianna Huffington, fondatrice di The Huffington Post (stima: £ 150.000-200.000).
René Magritte, L’ami intime, 1958. © Christie’s Images LTD. 2024
Nuova alba, nuova asta. Il 7 marzo è il turno di Christie’s. Non solo il già citato Matinée sur la Seine di Monet, tra gli assi nella manica della major. Si aggira intorno ai £ 16 milioni la grande tela California di David Hockney, custodita dal 1968 nella stessa collezione privata europea. È una delle primissime – iconiche – piscine di Los Angeles, dove tutto è caldo, tutto stordisce, come una sorta di storia d’amore estiva. «It was all so sexy», per dirla come il pittore britannico. «Tutti indossavano i calzini bianchi e c’era sempre il sole». Ma il record di Portrait of an artist (Pool with Two Figures), $ 90,3 milioni – nel 2018 era l’opera di un artista vivente più costosa mai battuta sul mercato, poi scalzata dal Rabbit di Jeff Koons – resta ancora un ricordo lontano. «Opere blue-chip del XX secolo con provenienze prestigiose, esposte insieme a entusiasmanti creazioni degli artisti attivi oggi, i più ricercati», così Giovanna Bertazzoni, Vice Chairman, 20th / 21st Century Art Department, annuncia i capolavori eterogenei in vendita da Christie’s. Il top lot assoluto: L’ami intime di René Magritte, anno 1958, sfilerà mercoledì nel corso della Art of the Surreal con una stima monstre di £ 30-50 milioni. In ottima compagnia, nella stessa giornata, con la carne colante di Lucian Freud, Kai è in vendita per £ 4-6 milioni; e con Landscape near Malabata, Tangier di Francis Bacon, un altro scontro frontale con la competitor Sotheby’s, qui la stima è di £ 15-20 milioni. Poi Liu Ye, Sonia Delaunay, Agnes Martin, ancora Jadé Fadojoutimi – è il suo momento, dopo l’escalation in asta dello scorso novembre, dritta fino al traguardo di $ 1,9 milioni. C’è anche una selezione di superstar italiane, da Tutto di Alighiero Boetti (stima: £ 400.000-600.000), altro artista fresco di record, fino a Lucio Fontana, sei squarci bianchi verso l’infinito che puntano a quota £ 3,5 milioni. Insieme a Giorgio de Chirico, Marino Marini, l’onnipresente Salvo, Giulio Paolini. Poche ore ai nastri di partenza, poi sarà il turno delle palette al cielo a far vibrare l’aria di milioni. Impressione, levar delle offerte.